L’ultimo ciclo di successi e di bel calcio si chiude con una sconfitta piuttosto netta contro la Lazio. Mister Giampaolo, sportivamente, ha accettato il verdetto del campo evidenziando la superiorità fisica e tecnica dei nostro avversari.
Gli uomini di Inzaghi conquisteranno verosimilmente un posto per la prossima Europa League (solo un miracolo potrebbe proiettarli in Champions). Ciò significa che il divario tra questa Sampdoria e la zona europea (meno nobile) del nostro campionato è ancora molto ampio: il salto di qualità per ora non ci riguarda, con buona pace degli entusiasmi giovanili della talentuosa promessa Patrick Schick che in un impeto di esaltazione aveva parlato di lotta per l’Europa.
Osti ha ribadito che a gennaio non saranno fatte cessioni importanti, ma si cercherà di porre rimedio a quelle che sono le lacune della nostra rosa.
Il centrocampo è intoccabile, tra i migliori del campionato.
Difesa e attacco, al contrario, hanno bisogno di rinforzi.
Il mercato alle porte deve però essere contestualizzato all’interno di una stagione calcistica piuttosto particolare.
Il campionato in corso infatti costituisce l’esempio più evidente di come una serie A a 20 squadre sia una castroneria madornale: non siamo ancora a metà dicembre e il discorso retrocessione è già praticamente concluso, resta un affare per le ultime 4 compagini di irrisoria pochezza.
La lotta per l’Europa League ha già le sue candidate. In pratica una quantità notevole di squadre galleggeranno a metà classifica senza obiettivi, se non la valorizzazione dei singoli giocatori.
E’ chiaro che nessuna di queste società, compresa la Samp, opererà in modo significativo sul mercato: il baratro della retrocessione è lontanissimo e la possibilità di un posto in Europa è un traguardo che resta precluso.
Ma a gennaio cosa potrà servire, senza fare voli pindarici, alla nostra Sampdoria?
Un rinforzo, almeno numerico, in difesa.
Col rientro di Pavlovic, Regini potrà piazzarsi al centro. Skriniar primo panchinaro va benissimo, ma sulla destra servono più garanzie. Un terzino e un centrale in più conferirebbero solidità ad un reparto piuttosto fragile.
Discorso attacco: dipendiamo sempre troppo dalle lune di Muriel.
Quagliarella è encomiabile per impegno, ma non stiamo parlando del Quaglia di qualche anno fa. Molto più impreciso e anche poco lucido negli ultimi metri (con la giustificazione della mole di lavoro che si sobbarca ogni partita), è impensabile che Fabio tiri la carretta fino al termine del campionato.
E’ necessario dunque l’inserimento sempre maggiore di Schick e di un rinforzo in avanti, al posto di Ante Budimir che ormai può considerarsi silurato.
Ma il sostituto di Budimir dovrà essere un giocatore pronto, non quel non precisato giovane in prestito di cui si favoleggia in queste settimane.
Viva la gioventù, ma il campionato lo giochiamo oggi, non fra qualche anno.
“È importante che i giovani abbiamo un percorso di crescita. Siamo una squadra che ha grandi margini di miglioramento” – queste le parole di Pradé dopo Sampdoria-Lazio. Parole legittime, che però hanno un senso soltanto nel caso in cui i giocatori crescano e compiano il proprio percorso nella Sampdoria. Che Torreira cresca e migliori nel Siviglia, onestamente, non ce ne frega una mazza.
A gennaio la finestra di mercato non vedrà grandi rivoluzioni in casa blucerchiata. Servono due giocatori pronti: difesa e attacco i reparti da migliorare per portare a termine con soddisfazione questo campionato.
8 commenti
Ah ah scusa ho letto bene Skriniar panchinaro e Regini al centro della difesa?? Scusa Roberto non me ne volere ma il pranzo era indigesto o Regini è un tuo parente? Ovvio libertà di pensiero quindi aggiungo che se come dici tu in Europa difficilmente si va la quota salvezza è lontana a giugno almeno 2 titolari partiranno voglio essere cinico e dire che se non ci sono obiettivi a questa squadra non serve acquistare nessuno.
per l’attacco un solo nome.antonio cassano!!!!!!per il resto l’importate e’ non vendere nessuno ora poi a giugno si vedra?
raga dai… siamo seri.
Cristiano: parlare di Cassano sino a 3 mesi fa’ era secondo me una bulinata tardo-estiva; parlarne oggi é da nemici della Samp: Dio ce ne scampi e liberi (una volta per tutte).
Luigi: per una volta sono in disaccordo con te. Io credo che Regini stia giocando una delle sue migliori stagioni, nel senso che continua goffo in campo, ma sbaglia molto meno e corre, corre, corre.
A mio modesto parere, dovremmo dare Cigarini al Bologna e prende Oikonomou alla pari.
Poi vendere Sala e promuovere Pereira, affiancandogli un terzino di fascia esperto (non credo all’esperimento Eramo).
Per l’attacco sarebbe interessante far tornare il Venezuelano che abbiamo incomprensibilmente dato al Lugano, e/o un ariete puro da tenere ugualmente in panca, da terzo attaccante, dietro Schick (no.1) e Quaglia (no.2).
Resterebbe aperta la casella di sinistra, considerando Pavlovic una riserva, al pari di Regini. Dodó via al volo.
Tutto questo blindando a sette chiavi Pereira, Torreira, Skriniar, Linetty e a questo punto anche Barreto (mi pento e mi dolgo di averlo duramente criticato), che insieme a Schick e Praet devono costituire l’ossatura della Samp per i prossimi 2-3 anni, se (e ribadisco SE) volessimo davvero provare a vincere qualcosa.
Ciao Luca è sempre un piacere leggere i tuoi commenti che apprezzo a prescindere mi auguro che l’ultima tua analisi sul provare a vincere qualcosa (coppa Italia? ) sia ascoltata in società ma ho la sensazione che a giugno (gennaio non credo) si debbano vendere almeno 2 campioncini perché siamo la Samp squadra meravigliosa ma con una proprietà senza palanche se così non sarà e si proverà giustamente a trattenerli almeno 2 anni rispondo EVVIVA!!!!
GRAZIE LUIGI per le parole di stima.
Sono un po’ visionario, lo confesso, ma avendo superato la soglia dei 50, ricordo che poco dopo l’ avvento di S.S. Paolo Mantovani, ci mettemmo 2-3 anni a capire che avevamo in squadra lo scheletro di quella che poteva diventare la squadra rivelazione, con legittime aspirazioni a vincere “addirittura” il campionato: dopodiché quella ossatura fu completata con qualche pezzo giusto al posto giusto e successe quel che Grazie a Dio abbiamo visto vissuto.
Ora, ti concedo che la parola Scudetto oggi sia quasi blasfema (che schifo riconoscere una cosa oscena come questa, parlando di sport!), ma ció che allora era la norma, ovvero arrivare in finale di Coppa Italia, oggi potrebbe e dovrebbe essere l’aspirazione di una squadra che si deve arrabattare finanziariamente, ma che gioca bene, ha una buona struttura e gente con voglia di emergere, no?
Sì la tua analisi è corretta purtroppo l’entrata nel calcio delle Pay TV ha rovinato il giocattolo infatti Garrone senior si era ribellato al gioco delle sperequazioni finanziare e voleva far fronte a questo schifo come lo hai chiamato (giustamente) costruendo un nuovo stadio ma Genova città matrigna per non dire altro ha posto il veto. Difficile prevedere il futuro ad oggi proviamo comunque a pensare come direbbe jovanotti POSITIVO!!!
Manca una società che non venda nessuno a gennaio o, forse c’è? Mancherebbe un terzino destro più che sinistro. Ma l’annata boom sarebbe la prossima se, per un anno, non si vendessero i migliori! anche per venderli a prezzo maggiore nel 2019.
IO direi che servono terzini a destra e a manca molto più di un altro centrale (Silvestre, Skriniar, Regini e …. Krajc quando lo proveremo?). Poi, per dare il cambio al Quaglia, una punta di passaggio ma ben rodata, se non rovina equilibri interni. Per trovare la punta forte si può aspettare giugno quando ci saranno le grandi manovre in uscita (sicure) e in entrata (speriamo).