Inizia da oggi una nuova rubrica, un bellissimo regalo del super tifoso Roberto C, memoria storica blucerchiata.
Roberto con un impegno che merita applausi a scena aperta ha scritto una sorta di Enciclopedia doriana, un grande dizionario dalla A alla Z dei giocatori che hanno segnato il mondo blucerchiato, pietre miliari della storia di tutti noi.
Il suo lavoro potrebbe essere raccolto in un libro. Intanto lo pubblichiamo a puntate sul blog.
Parola dunque a Roberto
IL DIZIONARIO BLUCERCHIATO
In un giorno qualunque di un’anomala stagione in cui il coronavirus costringe ancora a comportamenti restrittivi (almeno per quel che mi riguarda e in contraddizione con le masse un po’ stoltamente volitive e superficiali per quel che riguarda i comportamenti difensivi da adottare), in un momento di rilassamento “calcistico”, dopo la salvezza e in attesa di quel che verrà, mi piace l’idea di compilare una sorta di “Piccolo dizionario blucerchiato” nel quale inserire personaggi, calciatori e altri, che hanno lasciato un qualche segno nella storia della Sampdoria. Ovviamente non sarà esaustiva per qualche dimenticanza che qualcuno potrà colmare in questa sorta di gioco. O potrà vedere figure non abbastanza importanti ma questo è ciò che mi è passato per la mente. E anche altre che hanno riferimenti del tutto personali. Ci sarà anche qualche citazione negativa che comunque, anche in questo, ha lasciato il suo segno. Vado ad iniziare.
A
ANTONIOLI Francesco
Dal 2003 al 2006 si è dimostrato uno dei migliori portieri della storia blucerchiata al netto di qualche papera (sconfitta 1-2 a Marassi con il Parma il 21 febbraio 2004). Come canta De Gregori “Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”.
Nella stagione 2004/2005 la Samp ha chiuso il campionato con la terza miglior difesa anche per suo grande merito.
ARNUZZO Domenico
Questa è una presenza molto importante perché ha una caratteristica rara: è un sampdoriano Doc dalla testa ai piedi. Quando lo vedi percepisci sensazioni blucerchiate. Nella Samp ha fatto tutto dal calciatore, al direttore sportivo, al dirigente. Ha segnato un solo gol in tutta la sua carriera ma è stato importante per la salvezza nel campionato 1973/1974, rete del 2-2 a Foggia (24 marzo 1974) ad un minuto dalla fine. Quando si dice “è uno di noi”. Più di così!
B
BADIANI Roberto
Dal 1972 al 1974 ha giocato nella Samp “tutta corsa” di Heriberto Herrera e stava bene in quella squadra per la sua rapidità di manovra. I compagni per questo lo chiamavano “scheggia”. 57 partite e 5 gol. Era bravo e come tale finì alla Lazio.
BALDINI Giuseppe
Detto “Pinella”, è stato uno dei primi a lasciare il segno, facendo parte del mitico “attacco atomico”. Dal 1946 – 1950 e 1953 – 1955 ha totalizzato 186 presenze 73 gol. Fu autore del primo gol nella storia dei derby. Era il 3 novembre 1946 con la Samp che da pochi mesi è…Sampdoria dopo la fusione. Pinella segna al 26’ (pt) nella partita che vincemmo 3-0. Lo ricordo con simpatia. E’ una parte molto importante della storia blucerchiata.
BALLERI David
Mi piaceva da morire questo terzino “beep beep” che si faceva tutta la fascia destra senza mai stancarsi. Dal 1995 al 1999 con 116 presenze è stato un ottimo inserimento nella squadra pur se anche lui ha patito la retrocessione.
BARDELLI Ezio
E’ stato il portiere della mia infanzia. Dal 1956 al 1961 ha giocato in decrescendo (da 30/31 partite giocate a 19/14 ). Non era un fenomeno e beccava diversi gol ma bisogna dire che a quei tempi le difese erano alquanto ballerine. In pratica divenne il secondo di Rosin Ugo.
BARISON Paolo
“Paolone” nostro ha giocato due campionati nella Samp. Il primo in particolare è quello che rimane nei ricordi dei tifosi. In 24 partite giocate ha segnato 13 gol ma quello più importante è stato realizzato al 61’ minuto nello spareggio contro il Modena il 7 giugno 1964 sbloccando il risultato. Alla fine sulle gradinate di San Siro cantavamo tutti, ubriachi e felici, la hit del momento “Sei diventata nera, nera, nera, sei diventata nera come il carbon…” Oltre al mitico “Serie A, serie A!!”
BASSETTO Adriano
Vedi alla voce Baldini. Dal 1946 al 1953 per 196 presenze e 92 gol. Non a caso faceva parte dell’ “attacco atomico”. Per la statistica realizzò il primo gol della storia della Sampdoria il 22 settembre 1946 a Roma giallorossa. Fu il momentaneo pareggio al 67’ della partita persa 3-1. E’ un punto fermo nella teca blucerchiata.
BATTARA Piero
Grande portiere della Samp di tutti gli anni sessanta. E’ stato il “re di Napoli”. Da quelle parti lo temevano come un incubo, ma anche ammiravano e applaudivano perché si esaltava sempre con parate straordinarie. E con lui tra i pali, anzi davanti alla saracinesca, al S.Paolo non abbiamo mai perso.
BAZZANI Fabio
Specie negli anni 2002/2005 ha formato una bella coppia d’attacco con Flachi. E’ tornato dalla Lazio nel biennio 2005/2007 ma è stato preda di tanti infortuni. A suo tempo qualche tifoso li chiamò “i gemelli del gol”. Ha contribuito alla promozione in serie A (2002) e ai miei occhi ha avuto il pregio di essere uno di quei calciatori che esaltano la tifoseria per l’impegno vigoroso e per come riusciva a trascinare la squadra. Un bel ricordo.
BELLOTTO Gianfranco
Povero Bellotto, mi stavo dimenticando di lui. Tre campionati (1981 – 1984) uno in B e due in serie A. Promozione e poi nell’embrione della Samp che verrà. In panchina nel 2001 – 2002. Un bravo centrocampista dal sicuro rendimento. Il mio ricordo personale riguarda la visita a casa sua quando entravo nelle dimore dei giocatori di ambedue le squadre genovesi per interviste a tutto tondo senza parlare di calcio.
BELLUCCI Claudio
Dalle giovanili alla prima squadra (1994-1996) e …ritorno (2007-2010).La sua stagione più fortunata è quella del 2007-2008 che pur funestata da due seri infortuni lo vede protagonista con 12 gol. Ma il ricordo più bello e brutto al tempo stesso è legato alla malefica serata del 20 aprile 1995 (Samp – Arsenal) nella quale si esalta in una doppietta che fa impazzire lui e tutto lo stadio di Marassi. Purtroppo invano causa…Zenga.
BENETTI Romeo
Ha giocato un solo anno (1969 – 1970) ma ha lasciato il segno. E’ arrivato nello scambio con Vieri e Morini alla juve con annesso pacchetto di 800 milioni. Un grande leader. Tanto è vero che il periodo alla Samp sta tra Juventus, Milan, ancora Juventus e Roma
BERGAMASCHI Mario
Dal 1958 al 1964 con 166 presenze e un gol. Grande difensore centrale fece una splendida coppia con Bernasconi specie nell’anno del quarto posto. Veniva dal Milan dove giocò la finale di Coppa dei Campioni con il super Real Madrid di Di Stefano persa 3-2.
BERNARDINI Fulvio
“Fuffo” nostro mi è molto caro. A Parte il fatto che l’ho anche conosciuto in una cena conviviale nel locale rustico che alcuni miei amici gestivano nella Società della Certosa. Purtroppo, e non per la colpa sua, è arrivato alla Samp in un brutto momento e pur affiancando Baldini nella conduzione della squadra non ha potuto evitare la prima retrocessione nel 1965/1966, ma si è rifatto ampiamente l’anno dopo con la cavalcata in serie B finendo al primo posto con 54 punti, 20 vittorie, 14 pareggi e solo 4 sconfitte. Poi ha mantenuto la Samp in serie A fino al 1971 anno del suo addio. Per i “vecchi” Bernardini è Samp!
BERNASCONI Gaudenzio
Grande difensore della Samp di Ravano presidente e Monzeglio allenatore. Bernasconi, detto “orsacchiotto” dai tifosi per la sua riservatezza, è stato una delle grandi bandiere blucerchiate. Dal 1954 al 1965 ha giocato 334 partite.
BERSELLINI Eugenio
Il simpatico “Sergente di ferro” dal cuore buono, il caro “Mastro Lindo”, come lo aveva soprannominato qualche tifoso per la somiglianza al personaggio della pubblicità, è stata una persona straordinaria, genuina. Avrà sempre un posto in prima fila nella storia della Samp perché con lui è arrivato il primo trofeo, la Coppa Italia. Il ricordo che conservo con molta dolcezza è il momento in cui, con Paolo Mantovani entrambi sorridenti, si gode la Coppa sul prato di Marassi il 3 luglio 1985. Questi sono momenti indimenticabili. Grande Eugenio, nei nostri cuori per sempre!
BERTARELLI Mauro
Non avrebbe grandi meriti per stare in questo elenco ma il suo ricordo è legato alla contropartita parziale per la cessione di Vialli alla Juve (insieme a Corini, Serena e Zanini). Pochi gol tra cui uno nel derby (1992/1993) e quello nella finale di Coppa Italia (1993/1994) contro l’Ancona. Ad un certo momento sembrava dover esplodere ma nel ritorno del primo turno di Coppa delle Coppe a Genova contro i norvegesi del Bodo/Glimt si infortunò sotto la Nord in uno scontro con il portiere avversario Rohnny Westad e fu la fine dei sogni di gloria.
BETTARINI Stefano
A proposito di corridori questo era proprio forte, come direbbe Celentano. E’ stato uno dei protagonisti della bellissima Samp di Novellino (2002- 2004). Lui ricorda volentieri che ha vinto tre derby di fila. Anche noi!
BISTAZZONI Guido
Devo dire la verità, durante la stesura di questo dizionario mi sono ricordato (quando ero alla lettera F) di aver…dimenticato Bistazzoni. E chissà per quanti altri succederà. Ma in questo caso sono tornato indietro perché il buon “Bista” merita un ricordo. Otto anni alla Samp, pur in due blocchi, non sono pochi. Fu la chioccia di Pagliuca e vinse la prima Coppa Italia blucerchiata.
BONETTI Ivano
Ahi, ahi, ahi, mi stavo dimenticando pure il simpaticissimo Bonetti, tre stagioni alla Samp ma soprattutto quella dello scudetto. E’ nel trio dei “capelli biondi” con Cerezo e Vialli nell’ultima partita a Roma con la Lazio della Samp scudettata.
BONETTI Dario
Ricordiamo anche suo fratello. Due campionati (1982-1983 e 1991-1992) e una vittoria in blucerchiato con la Supercoppa Italiana
BONI Loris
In quattro stagioni alla Samp (1971 – 1975) ha realizzato 99 presenze segnando 5 gol. Ma non era un attaccante. Uno di questi è rimasto celebre. Una perla da ricordare. All’ultima giornata del campionato 1972/1973 a Torino al 78’ minuto prende la palla poco oltre la metà campo dribbla mezza difesa granata e segna la rete che salverà la Samp proprio sul filo di lana. Ovviamente ci ritrovammo tutti in Piazza De Ferrari. Boni divenne un idolo e sta di diritto nella teca dei grandi blucerchiati. E poi fece piangere un mio amico genoano…
BORDON Ivano
Militò nella Samp dal 1983 al 1986 e fu, a mio parere, uno dei migliori portieri che abbia difeso la porta blucerchiata. Fu Campione del Mondo nel 1982 e vinse la prima Coppa Italia doriana. Ottimo in tutti i sensi. Da ricordare.
BOSKOV Vujadin
Che dire di lui? Ha giocato in maglia blucerchiata solo un campionato (1961/1962), ma noi lo ricordiamo per ben altro. E’ stato l’allenatore della Samp magica, una squadra d’oro. Personaggio straordinario in campo e fuori. Per noi è una specie di mito. Inventore di simpatiche e colorite espressioni (“Rigore è quando arbitro fischia”). Indimenticabile. Si è letteralmente identificato con l’ “essere” Sampdoria. E’ stato uno dei pochissimi che nella sua immagine esterna emanava blucerchiato.
BRADY Liam
Le basi della “Sampdoro” sono state costruite anche su calciatori come l’irlandese che Mantovani prelevò dalla Juventus dove dimostrò la sua grande professionalità quando, all’ultima giornata del campionato 1981/1982, segnò il rigore decisivo a Catanzaro che portò lo scudetto a Torino, pur sapendo di essere stato ceduto. Fece gol su rigore nella vittoria della Samp a Torino juventina (20 ottobre 1983) e giustamente esultò. (Non esisteva ancora la moda-mania un po’ ipocrita di non festeggiare). Ottimo regista mancino con grande visione di gioco. Da giocatori come lui è cominciato il sogno blucerchiato.
BRANCA Marco
Nell’anno dello scudetto è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nell’attacco blucerchiato soprattutto quando ha sostituito Vialli infortunato e i suoi gol (5) risultarono decisivi. Il 7 novembre 1990 nella gara di ritorno per gli ottavi di finale della Coppe delle Coppe segna una doppietta nella porta dell’Olympiakos.
BRESCIANI Carlo
Ha militato nella Samp dal 1976 al 1979. Doveva essere la nostra punta di diamante per la sua altezza ed elevazione ma era troppo esile. 71 presenze e 14 gol e nonostante tutto ha avuto anche lui il suo bel coro “Biscia gol, biscia gol”. Magari non troppo ripagato…
BRIEGEL Hans-Peter
Due anni in blucerchiato (1986 – 1988). Grande atleta con un misto di tecnica e forza atletica di cui ricordo le esaltanti sgroppate sulla fascia sinistra. Mai più nessuno come lui. Mi faceva godere perché ogni volta che partiva metteva in subbuglio le difese avversarie ed ogni sua iniziativa poteva essere foriera di gol per i nostri attaccanti. Lui ne marcò uno molto importante, il primo (10’ minuto) nella finale di Coppa Italia a Marassi contro il Torino il 5 maggio 1988. Briegel, Uber alles!
BRIGHENTI Sergio
Ha giocato tre stagioni (1960 – 1963) diventando capocannoniere del campionato nell’anno del quarto posto con 27 reti, centravanti nell’attacco della squadra dei “vecchietti” diabolici. E’ stato il miglior realizzatore in un torneo della storia blucerchiata. E detiene il record di gol (4) in una partita segnati all’Inter il 2 aprile 1961. Una Pasqua da ricordare. Per gli strani casi del destino il 7 giugno 1964 nello spareggio col Modena era…dall’altra parte!
Fine 1° Puntata
20 commenti
Per questioni anagrafiche alcuni di questi li ho solo sentiti nominare…
Anzi, in tutta sincerità, devo ammettere che un paio di questi nomi ( Badiani e Bardelli ) non credo di averli mai sentiti, ahimè le mie lacune sulla Samp pre-anni ’80 sono diverse…
Chi più chi meno ho tutti nel cuore,
faccio una menzione particolare per Gianfranco Bellotto,
del quale ho vaghissimi ricordi da calciatore ma ben nitidi da allenatore,
in quella travagliatissima stagione 2001/02,
alla guida probabilmente della peggiore SAMPDORIA di tutti i tempi,
diede letteralmente l’anima per tirarci fuori dalla bratta…
E per una menzione positiva ne faccio una negativa: FABIO BAZZANI!
Come tutti mi esaltò da matti nelle prime due stagioni,
ma non gli perdonerò mai che quella fuga a metà stagione per correre dalla Merz,
e quando a fine campionato tornò con la coda tra le gambe da noi perchè alla Lazio fece pena ( come altrettanta pena fece Simone Inzaghi qui da noi…) mi sentii offeso, fossi stato in Riccardo Garrone piuttosto che rivederlo con la nostra maglia l’avrei regalato…
Molto interessante e simpatica questa idea del “Dizionario blucerchiato” che io (amante delle statistiche) apprezzo moltissimo. Mi dispiace però non aver visto in questo elenco, Emiliano Bonazzoli, attaccante, non di grandissimo valore, ma che, con i suoi 28 gol, ha contribuito in qualche modo alla nostra storia: mi ricordo il 4-0 infierito al Cagliari (nostra bestia nera) in cui Emiliano fu protagonista con due reti per il passaggio ai quarti di finale nella stagione 2008-2009.
Di Coppa Italia intendevo.
Correggo: della stagione 2007-2008.
BOSOTIN UNA PIETRA MILIARE DELLA NOSTRA STORIA !
Bellissima iniziativa questa, suscita tanti ricordi, anche di calciatori dimenticati da tempo, da album delle figurine, complimenti
do sta il like da pigià ? like like like
aspeeto con ansia la c…curci gianluca…non ho mai insultato un giocatore che vestisse la nostra maglia…lui nel 2011 col goal preso dal brescia e’ riuscito nell’ impresa…scherzi a parte bellissima iniziativa, bravo roberto…anche a me come conoscenza anche solo per sentito dire mancava bardelli…ale’ doria
Purtroppo a differenza di El cabezon li ho visti quasi tutti. Mi manca solo il periodo dal 1946 al 1958 quando a 12 anni ho incominciato ad andare allo stadio. la prima partita che ho visto Sampdoria Padova. Risultato sull’ uno a zero per noi il portiere Bardelli esce sui piedi di Brighenti (allora al Padova) ed esce in barella. Non c’erano sostituzioni e i porta ci va Bruno Mora, risultato finale 3-0 per noi. Da quel giorno da simpatizzante sono diventato sampdorianissimo
Modernist, hai perfettamente ragione per quanto riguarda il ricordo di Emiliano Bonazzoli. Chiedo venia. E probabilmente, come ho scritto nell’introduzione, ci saranno altre dimenticanze. Il fatto è che in principio volevo scrivere un mini dizionario con uno, massimo due nomi per lettera. Poi mi ha preso la mano e ciò mi è costato un mese di lavoro (agosto), almeno un’ora al giorno, anche perchè nel frattempo stavo scrivendo il libro “Lock down, o meglio Clausura.. Diario di un (auto) recluso” che ho terminato il 31 dicembre come conclusione dell’anno solare e perchè ero già arrivato a oltre 300 pagine.Il problema sarà trovare chi potrebbe pubblicarlo. Per quel che riguarda Bosotin l’ho ricordato alla voce “Tifosi”. Ovviamente aspetto eventuali annotazioni di dimenticanze ma come ho detto è stato una sorta di divertimento che si è allargato ma al tempo stesso non poteva essere esaustivo in tutti i sensi.
Ma certamente Roberto, figurati, stai facendo un lavoro più che prestigioso ed è sicuramente scontata qualche dimenticanza.
Io sono un pò “malato” di statistiche blucerchiate e il ricordo di Bonazzoli mi è saltato all’occhio proprio in funzione di quella partita in Coppa Italia con il Cagliari che, solitamente ci riserva sempre dei dispiaceri molto sostanziosi in termini di gol (l’altra squadra è l’odiata Lazio) ma che per una volta abbiamo “suonato” con un sonoro 4-0 nel lontano 2007-2008 proprio con il contributo del buon Emiliano.
Sono molto contento dei tuoi articoli che “divoro” letteralmente quando compaiono su questo blog.
Grazie per il tuo grande contributo che serve a mantenere alto con ricordi eccellenti la nostra storia.
Belin Modernist359,
ricordo bene quella partita,
il Cagliari venne qui a Genova in giornata e in pratica con la squadra Primavera, o quasi ( potrebbe esserci stato Ballardini in panchina, se la memoria non mi tradisce…)
Fossimo riusciti anche nell’impresa di farci eliminare dagli isolani in quella circostanza avremmo scritto una pagina imbarazzante della nostra storia…
Si è vero, El Cabezon, confermo tutto quello che hai detto: primavera del Cagliari e Ballardini allenatore…
Credevo personaggi e calciatori fossero tutti insieme , quelli che hanno avuto un riscontro negativo sono a parte ? Un bel lavoro comunque sia complimenti !
Complimenti Roberto, grande cuore, ti sei guadagnato l’eternità!
Un “Panini della memoria” senza foto, ma le abbiamo dentro di noi…
Hai estratto dal caveau dei miei ricordi un coacervo di flash meravigliosi, anche se sbiaditi:
Pali quadrati, TV in bianco e nero aspettando le sintesi delle partite alle 18 del lunedì, berrettini blucerchiati di carta modello “massacan”, la rosetta farcita di farinata bollente nella friggitoria di Via del Piano a fine partita…
Grazie!!!
Grazie, Roberto! Magnifico! Aspetterò con gioia F come Trevor 😉
Bellissima idea.
Bello inserire anche Balleri, attendo con ansia la M di MIhailovic, Mannini e Mancini. E la S di Sampgeneration :).
Io la F di Ferrero…..scherzavo.CHIORRI,NICOLINI essenza di Blucerchiato puro ,altro calcio altri tempi,quando ti facevano entrare a 15 minuti dalla fine in tempo per vedere i cuscini di paglia disintegrarsi nel campo lanciati da ogni dove…
ero piccolo e mi divertivo come un matto a lanciare i cuscini di paglia in campo….mi sembrava di fare una cosa malfatta e che non si dovrebbe fare ma che eccezionalmente era concessa
Ciao Roberto anche il sottoscritto ti fa i complimenti sperando tu riesca a pubblicare il libro che ti è costato tanta fatica e che comprerò qualora tu lo faccia sapere attraverso questo blog. Aggiungo di mio una postilla sui vecchi tempi ed è che se tutti noi siamo così nostalgici un motivo dovrà pur esserci…. poche storie era un mondo migliore.