È un periodo così così per Dawid Kownacki. Il giovane attaccante della Sampdoria è entrato nel mirino di alcuni tifosi per l’errore dal dischetto senza il quale – è la matematica a dirlo – staremmo parlando di una Samp al terzo posto in classifica a pari merito con l’Inter. Dopo avere spedito il calcio di rigore tra le mani del portiere del Cagliari, il polacchino è stato rincuorato da un tweet della società che ha citato, come si fa di solito in casi come questi, una stupenda canzone di Francesco De Gregori.
Eppure Kownacki è un rigorista doc. Basta vedere lo score con la sua nazionale Under 21, seconda nel proprio raggruppamento a un punto dalla Danimarca di Andersen. Giusto ieri i due giocatori blucerchiati si sono sfidati nel match, terminato 1-1, dove Kownacki è andato a segno per la nona volta in 8 partite, blindando così il titolo di capocannoniere dei gironi di qualificazione all’Europeo di categoria che si disputerà in Italia a giugno. Ebbene sì, a livello europeo l’ex attaccante del Lech Poznan non ha eguali con 9 reti segnate in altrettante partite. In realtà, a essere precisi, sono 8, visto che il giovane polacco ha saltato il match di andata contro la Danimarca per un’espulsione rimediata la giornata precedente. Un ruolino di marcia esaltante che porta con sé una curiosità: 6 delle 9 reti sono state segnate su rigore.
6 reti su 6 tentativi: una percentuale realizzativa del 100% che stride con il 50% di Kownacki in Serie A, dopo il rigore trasformato a Frosinone e l’errore di Cagliari. Georgia, Finlandia, Far-Oer, ancora le Far-Oer, Finlandia e Danimarca. In sei occasioni Kownacki è andato sul dischetto: e non ha mai sbagliato, senza contare gli altri gol segnati su azione a Georgia, Finlandia e Lituania. Una continuità di rendimento impressionante che rappresenta un’iniezione di fiducia per il futuro. E dimostra che il ragazzo ha della stoffa. Anche dagli 11 metri, nonostante la “ciofeca” in terra sarda.