Il ciclo di ferro, secondo alcuni sarebbe terminato il 20 novembre con il pareggio di Firenze. Sciocchezze: in realtà non è mai finito. Dopo l’1-1 del “Franchi” la Samp ha fatto visita al Crotone, squadra ultima in classifica ma per nulla arrendevole tra le mura amiche, come abbiamo visto. In ogni caso, la sequenza di sfide toste iniziata nella seconda metà di ottobre si arricchirà nei prossimi 10 giorni di due nuovi, complicati capitoli: uno di colore granata, l’altro biancoceleste.
Le prossime avversarie della squadra di Giampaolo si chiamano Torino e Lazio. Due impegni da affrontare con la massima attenzione, dato il tasso tecnico superiore alla media espresso da queste due squadre. La Samp ha il vantaggio di sfidarle in casa, in un “Ferraris” che – incrociando le dita – sta tornando il fortino di un tempo, con 4 vittorie nelle ultime 4 partite giocate a Marassi.
Domenica si comincia con il Toro di Sinisa Mihajlovic. I granata, tolta l’Atalanta, sono la vera sorpresa del campionato. Diversamente da quanto fatto vedere alla Samp e al Milan, Mihajlovic ha costruito una squadra dal gioco non speculativo, con tanti calciatori giovani e bravi. Temibile il tridente d’attacco, formato da due ali rapide e tecniche (Falque e Ljajic) e dal “Gallo” Belotti.
La sfida contro un avversario ambizioso come il Torino servirà a testare le ambizioni della Samp. Nel dopo-partita di Coppa Italia, mister Giampaolo ha messo tutti sul “chi va là”: domenica, per conquistare un risultato positivo, bisognerà tirar fuori una prestazione perfetta.
ROBERTO BORDI
1 commento
Il nostro caro Mister farà bene a dare il “chi va la!” anche a se stesso, per organizzare la squadra in modo da non farsi infilzare dai guizzanti granata di fascia. Il Toro ha fatto quasi il doppio delle nostre reti! Se riusciamo a non subire reti significherebbe che abbiamo capito come difendere; se prendiamo punti significa che riusciamo a segnare con continuità. Se i punti li prende il Toro significa che il “chi va la” qualcuno non l’ha capito ….