Ieri ce la siamo data sulle palle, buttando alle ortiche tre punti fatti. Ha ragione Mihajlovic a ribadire questo concetto: i punti erano pesantissimi, potevamo entrare nel prossimo “ciclo di ferro” con una classifica pantagruelica.
Ma si sapeva che il Cagliari di Zeman va avanti a fiammate: le avevamo contenute alla grande, dimostrando una superiorità netta per quasi un’ora di partita, in ogni zona del campo.
La squadra era al solito quadrata, con un plauso particolare alla coppia colored Okaka-Obiang che dimostravano freschezza atletica e una potenza invidiabile.
La colpa grave è stata quella di non aver chiuso la partita. Il Cagliari era sbilanciato, attaccava alla garibaldina. E noi non siamo stati capaci di fare la terza rete, dimostrando immaturità.
Infine, non si può non evidenziare la castroneria di Cacciatore che si fa ammonire due volte, stoltamente. La sua espulsione stravolge la partita.
Due righe anche su Romero: l’argentino entra a freddo al 22′ e per fortuna, si dimostra pronto.
Dopo il primo tuffo sul colpo di testa di Ibarbo, in cui Romero è sembrato un gatto domestico, più impacciato che felino, il resto della gara è stato ben giocato dal portiere, incolpevole sui gol.
Il 2-2 finale premia la rincorsa di Zeman, che ha in campo attaccanti pericolosi e ha approfittato della nostra confusione mentale. Al Sant’Elia ieri c’erano quasi 30 gradi. I nostri giocatori alla fine sembravano cotti, spremuti come limoni.
In altre epoche partite come queste le avremmo perse di sicuro, travolti dall’onda avversaria.
Ieri almeno ci siamo tenuti stretti il punto, che comunque fa classifica e ci colloca a meno tre dalla Roma, grande potenza del campionato.
Va bene, se i giallorossi sabato sera saranno in giornata possono anche tritarci, macinare le nostre carni. Ma il calcio non è una scienza esatta. Se prepariamo bene la gara e diamo il massimo, con la spinta della Sud e di tutto allo stadio, possiamo fare la nostra porca figura, tentare l’Impresa.
E comunque sono sensazioni, quelle di alta classifica, che non provavamo da un po’ e ci fanno piacere. L’ebbrezza ci esalta.
Ferrero ha smulinato le corna dalla tribuna di Cagliari. Domenica porteremo amuleti e quant’altro e speriamo che ci sia ancora una Grande Samp.
8 commenti
Stavolta vedremo se Romero avrà le palle del grande professionista. A meno di clamorosi ripensamenti, sarà lui il titolare per i prossimi mesi (su Viviano non si sa nulla ancora? ma comunque minimo un mese starà fuori) e dovrà farsi valere se qualcuno in Europa realmente lo vuole, come dice lui. Comunque, a Cagliari ci vorrebbe una benedizione da Lourdes per la Samp ogni volta gioca.
Non so perchè ma ho un presentimento che domenica – vedrete! – sarà confermato dall’esito della difficile gara contro l’antipaticissima Roma. La partita sembrerà incanalarsi verso il pari, ma alla fine ci sarà una graditissima sorpresa e recupereremo i due punti persi contro il Cagliari. Saluti blucerchiati, Amedeo da Roma
Ciao Amedè, anche io sono un doriano trapiantato nella Capitale, per noi è un pò un secondo derby…
Ieri dovevamo vincere, Romero mi è piaciuto, averlo come secondo portiere ci dà qualche garanzia in più. Fermo restando che bisogna augurarsi che viviano torni in fretta!
Comunque vada sabato dovrà essere una festa. Sarà uno scontro di alta classifica, è bello rivedere una partita così importante a Marassi. Forza Sampdoria, sabato facciamoci sentire!
Speriamo solo che Cacciatore non si faccia vedere per un pò, non e’ la prima volta che fa una belinata del genere. Ma cavolo, lo sai che se lo tocchi e’ rigore fisso! Fallo entrare in area e al diavolo, ma almeno non restiamo in 10!
Punto buono, fino al gol di Gabbia avevamo passato la meta’ campo si e no due volte e dopo il 2 a 2 si poteva vincere o perdere a ogni capovolgimento di fronte. Per sabato sarei contento di vedere una squadra coraggiosa e veloce, il pronostico e’ chiuso, la differenza tecnica e’ abissale ma possiamo giocarcela senza paura.
SICURAMENTE!