E’ forse proprio dai tempi della Nazionale di Gianluca Vialli, guidata da un altro grande ex doriano come Azeglio Vicini, che l’Italia non gioca un calcio così convincente e amato dai tifosi.
Nell’epoca in cui Gianluca spadroneggiava in blucerchiato e in azzurro (fra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90) la Nazionale era stata ribattezzata ItalVialli, dal nome del suo giocatore più rappresentativo e guerriero.
Durante la partita di ieri sera contro la Polonia, lo scenario era meraviglioso: in mancanza del Ct Bobby Gol Roberto Mancini, ancora quarantenato per il virus, è stato creato un nuovo e memorabile ponte radio: Fausto Salsano e Attilio Lombardo erano in tribuna, alla ricetrasmissione. Le informazioni da casa Mancini passavano, attraverso i due ex doriani, a Gianluca Vialli e da questi Alberico Evani.
5 undicesimi di una grande Samp che fu operavano dalla panchina (anche se Vialli ed Evani non hanno mai giocato insieme in blucerchiato). E pazienza se il terreno di gioco era popolato di caproni in maglia italica. I campioni erano presenti a Reggio Emilia, ed erano tutti fuori dal campo.
In mancanza di fuoriclasse in campo, i fuoriclasse sono stati inseriti fra la panchina e lo staff tecnico. Una delle poche strade percorribili per dare un senso a questa Nazionale. Che intanto, senza affrontare squadroni, è a un passo dal conquistare il primo posto nel girone e a qualificarsi alla Final Four di Nations League.
Ieri la Polonia è stata asfaltata: pressing furibondo degli Azzurri e dominio assoluto, al netto degli incredibili errori dell’arbitro (che non vede due espulsioni polacche e un rigore per l’Italia). Abbiamo portato a casa la vittoria con il controllo assoluto di almeno tre quarti del campo. Purtroppo restano gli errori copiosi di conclusone e di ultimo passaggio.
Ma, leggerezza a parte del reparto offensivo, resta la grandezza dell’Italia che non gioca così bene forse da una trentina d’anni.
Ieri al 35′ del primo tempo è scesa anche una calda lacrimuccia di nostalgia, quando il gallo Belotti ha ricevuto una palla dalle retrovie e in area ha tentato il diagonale al volo. Era uno dei pezzi forti e pregiatissimi di sire Gianlcuca Vialli.
Ma il Gallo si ingobbisce come solo lui sa fare, e con la visione di porta degna di Mr Magoo sparacchia un tiraccio verso gli spalti desolati, una tristezza immonda.
Ci fosse stato Vialli sarebbe stata una perla nel cielo di Reggio Emilia incastonata sotto l’incrocio.
Pazienza, è sempre bello vedere Gianluca, anche solo in panchina.
Nella giornata che vede un fiorire di monumenti blucerchiati in Nazionale, la Sampdoria fa notizia perché il suo residente ha la brillante idea di vestire il proprio cane con la maglia più bella del mondo, ed esibirlo come un pupazzo, adagiato su un divano.
Il cane osserva lo spazio circostante con uno sguardo che, se fosse umano, sarebbe da definirsi ‘inebetito’. Dietro il telefono ci sarà probabilmente un residente che se la ride, rallegrandosi per la sceneggiata.
Una sceneggiata già triste in partenza, ma che diventa ancor più malinconica quando l’immagine viene condivisa sui social con tanto di primo piano dei tarzanelli in bella mostra sul divano, forse provenienti dalle regioni basse dell’animale.
Il mondo blucerchiato è senza mezze misure: si passa dalle stelle di Gianluca alle stalle di chi ci rappresenta.
E’ chiaro che ci sia molta più Sampdoria e Sampdorianità sulla panchina della Nazionale (vincente) che a Corte Lambruschini.
6 commenti
Aggiungo:
che tristezza vedere che sia nella Nazionale maggiore, pur ridotta all’osso a causa di una ventina di indisponibili, che nella Under 21 non ci fosse uno, dico solo un giocatore rappresentante della SAMPDORIA…brutta cosa…
La politica della Sampdoria attuale è quella di privilegiare i giovani provenienti dall’estero e di conseguenza difficilmente abbiamo dei convocati nella nazionale italiana. Grazie a Pecini il giochetto funziona alla grande purtroppo il nano malefico poi cede tutti. Per quanto riguarda la sampdorianità in nazionale è una cosa bellissima ci sono stati anni in cui i giocatori amavano la maglia, ed in particolar modo gli anni di Paolo Mantovani, ma anche in passato giocatori come Bernasconi o Ocwirck avevano simil atteggiamento.. Il genio del prater, così lo chiamavano, dicevano avesse colorato di blucerchiato la pompa di benzina acquistata con i proventi del calcio (altri tempi) io non ci credevo poi in vacanza a Vienna vidi la pompa blucerchiata, purtroppo ero su un pullman e non riuscii a fotografarla. Oggi sono quasi tutti mercenari, daltr’onde non rimangono abbastanza per attaccarsi alla maglia, peccato era molto meglio prima……
Sicuramente Silverfox,
ma al di là delle politiche societarie ( ormai quasi tutte le squadre sono infarcite di stranieri e noi non facciamo eccezioni ) è stato avvilente constatare che non ci fosse neppure un blucerchiato tra nazionale maggiore e Under 21, secondo me al nostro pari forse giusto Benevento e Crotone, ma non ne sono neanche così sicuro…
Cambiando argomento avrete notato anche voi che ci hanno ridato un arbitro di scarsissima esperienza, se non mi sbaglio è la terza volta consecutiva, segno evidente di scarsa importanza della società nella Lega
Bè sulla carta Samp-Bologna è una gara tranquilla e poi siamo a inizio stagione,
credo che la scelta di mandare un arbitro giovane a farsi le ossa si possa anche condividere,
poi personalmente a chi arbitra non ci faccio quasi mai caso, raramente so il nome del direttore di gara…
Ranieri non sembra pensarla così