Quelli dell’altra sponda parleranno di complotto, anzi di gomblotto. Ma arriva l’ex arbitro De Marco a dire la sua sul discusso gol di ieri sera di Gabbiadini. Il gol che ha fatto perdere le staffe a Gasperson, trasformandolo in una zitella isterica dell’alto Piemonte.
Non c’è pace per i bibini, il danno e la beffa.
Ma la scelta dell’arbitro Damato, se ne facciano una ragione, è stata una scelta giusta, visto che De Maio ha fatto la frittata, colpendo la palla col suo capoccione e rimettendo in gioco gli attaccanti della Samp.
“La decisione è molto al limite, perché la regola in questo caso mette in difficoltà gli assistenti – ha detto l’ex arbitro Andrea De Marco, intervistato da Radio 19.
“Per come è strutturata la regola, però, Tonolini ha fatto la scelta giusta. Quando De Maio salta il giocatore più vicino è Romagnoli, che non influenza l’azione in nessun modo. Lui salta e colpisce la palla, quindi è una giocata a tutti gli effetti e rimette in gioco tutti gli altri giocatori. La stessa cosa è successa in Inter – Cagliari con Nagatomo che rimette in gioco Sau, che in precedenza era in fuorigioco sul primo lancio. Se Perin fosse uscito, avesse tentato la parata, e quei giocatori gli avessero dato problemi allora sarebbe cambiata la sostanza”.
E allora basta chiacchiere. Abbiamo vinto e il gol era sacrosanto. Ci vediamo al ritorno.