La mattinata del venerdì si apre con una divisione in due gruppi: mentre un gruppo lavora in palestra l’altro esegue un lavoro sul campo, si invertiranno dopo circa 45 minuti.
Al lavoro per primo il gruppo dei centrocampisti e degli attaccanti.
Dopo un riscaldamento fisico a “secco” di 10 minuti su velocità, rapidità e cambi di direzione si lavora sugli sviluppi offensivi contro le sagome disposte in 4-2-1.
Si lavora molto sull’idea che se l’azione parte a destra trova il suo sviluppo a sinistra e viceversa, cercando di colpire il lato debole dell’avversario.
Palombo e Capezzi simulano i difensori centrali, come play troviamo Ekdal e Vieira, mezzala destra Thorsby/Praet/Barreto, mezzala sinistra Verre/Linetty/Jankto, esterno a sinistra Maroni e Caprari, punta centrale Quagliarella e Bonazzoli, esterno a destra Ramirez e Gabbiadini.
Gabbiadini in questi giorni sta ruotando molto tra punta centrale ed esterno destro.
Lo sviluppo offensivo ricalca i principi visti in questi giorni e porta le mezzali al cross oppure all’inserimento insieme all’esterno opposto dentro l’area.
Il mister impartisce ordini ed idee per poi lasciare spazio nelle ultime prove all’inventiva dei ragazzi.
Chiede tocchi limitati, addirittura in fase di rifinitura un solo tocco, la palla deve girare veloce.
40 minuti circa di lavoro,mcombinazioni diverse di tiri e cross.
Finito il lavoro in attacco il mister lavora sulla difesa.
La difesa inizia con lo stesso lavoro fisico del gruppo preedente e poi passa all’esercitazione.
Principi ed esercizio simili a quelli visto con Giampaolo, schiera un centrocampo a 4 e due punte fatte con lo staff ed i difensori che lavorano successivamente.
La prima linea difensiva vede impegnati De Paoli, Ferrari, Chabot, Sala a sinistra.
L’altra Bereszinski, Murillo, Colley ed Augello.
Palombo fa il play.
Dopo una serie di scivolamenti laterali dove il terzino esce forte e la linea viene guidata dal mister, si provano i palloni centrali, si richiede l’uscita forte del centrale in zona palla e “chiusura del castello” da parte degli altri tre giocatori, che stringono verso il centro. Dopo l’uscita centrale si prova la palla aperta e la palla scoperta.
Nell’ultima sequenza il mister dopo un paio di scivolamenti chiama il goal quindi chi è in possesso attacca la difesa che deve difendersi.
Il mister rassicura i ragazzi di stare tranquilli perché siamo ancora l’inizio e c’e tempo per migliorare.
Il pomeriggio si apre con riscaldamento a secco, in tre quadrati squadra divisa in tre gruppi.
5-6 minuti di mobilità articolare e poi si parte con un torello 6 contro 2 per una decina di minuti. Finito il torello la squadra si divide.
Due gruppi da 8, con formazione schierata e l’ausilio di due jolly, questa volta i due play Ekdal e Vieira.
Gioco di posizione al massimo a tre tocchi.
Le squadre devono esercitare il possesso, al fischio del mister chi è in possesso deve riuscire a verticalizzare per andare a fare goal, anche su cross con inserimento di mezzala o terzino.
Chi non effettua il gioco di posizione gioca una partitella sull’angolo dell’area 3 contro 3 con jolly palombo, esrcizio molto intenso.
Ogni 7/8 minuti il mister cambia interpreti e chi non lavora sta fuori nella “gabbia”.
30 minuti di lavoro circa per poi passare ad una partitella a campi ridotti: 10 contro 10 molto intensa con il mister che dà la palla ai difensori che devono esercitarne il possesso e andare a fare goal.
Si lavora molto sull’uscita aggressiva del play e delle mezzali, il mister quasi li spinge e si sentono grida molto simili a quelle che già si sentivano in questi anni a ponte di legno con mister Giampaolo.
La partita è molto tirata e dopo il rigore sbagliato da Ramirez per i bianchi su un fallo di Murillo su Quagliarella arriva il goal decisivo dei neri.
Chi fa goal vince, Ramirez si rotola a terra con di Francesco che lo consola.
Due ottime sedute di allenamento in preparazione della gara di sabato contro il Real Vicenza con due tempi da un’ora.
7 commenti
Caro Carlo,
mi interesserebbe la tua opinione su Bonazzoli. A me è sempre piaciuto. Forse a questo punto valga la pena a provarlo almeno fino a gennaio.
Mi permetto di dire la mia su Bonazzoli, la scorsa stagione l’ho seguito nel derelitto Padova e gli ho visto fare sia gol che “numeri” di pregevole fattura, questo potenziale crac che faceva cose fenomenali nella primavera dell’Inter ormai 4/5 anni fa potrebbe essere finalmente maturato, io sia a lui che a Verre una chance di far parte di questo organico la darei, ma sentiamo Carlo che se ne capisce di più e che l’ha visto dal vivo cosa ne pensa…
Ciao El,
esatto, anche Verre mi pare abbia fatto il salto. Nella scorsa stagione facceva benissimo nelle cosidette due fasi….e ha sviluppato una pericolosità niente male.
Su Bonazzoli hai detto tutto tu. Speriamo…ma du Verre rincorrono alcune voci di mercato.
Verre l’anno scorso è stato reinventato trequartista da Nesta nel Perugia e ha fatto sfracelli, se non sbaglio ha realizzato una dozzina di reti ed anche di lui sono anni che si dice un gran bene…ma si dai!
Diamo una chance a questi ragazzi, altrimenti che cavolo investiamo sui giovani a fare?
Tanto mica dobbiamo andare in Champions, per giocarci il nostro tranquillo centroclassifica con eventuale vista sull’Europa qualora le cose girassero in un certo modo Verre e Bonazzoli ci possono stare, se poi quando chiamati in causa eventualmente falliranno allora faremo altri discorsi…
Completamente d’accordo! Dopo anni che gli mandano in giro e obiettivamente sono cresciuti dal punto di vista tecnico sarebbe il tempo dì integrarli nel concetto. GP non si fidava troppo, con DiFra forse….mi ricordo il bel lavoro fatto col giovane Antenucci alla Roma, che occupava regolarmente e bene la fascia
Antonucci se non sbaglio esordì proprio contro di noi nel match di recupero che si disputò di mercoledì e, sempre se la memoria non mi tradisce, confezionò il cross per il pareggio beffa di Dzeko a tempo scaduto!
M’impressionò, però mi sembra che andato poi in prestito al Pescara in B abbia un pò stentato, non so se sia pronto per la A ma se il mister lo richiede direi che possiamo stare tranquilli…
Scusa, naturalmente Antonucci, hai ragione! Con questo volevo un po‘ accennare il modo di lavorare sui giovani del mister, che mi ha impressionato ai tempi del Sassuolo! Mi auguro l‘ influenza positiva sul nostro vivaio, che evincerà un po‘ del antico splendore.