Quasi certamente il sesto posto sarà utile per l’Europa League. L’ultimo successo con l’Inter ci porta dunque ad un passo dal traguardo, inatteso a inizio campionato anche dal più esaltato fra gli ottimisti.
“Ragioniamo di partita in partita”, dice Mihajlovic ispirato più che mai, dopo aver azzeccato le mosse contro l’amico Mancio. Ha ragione, ma intanto vediamo una squadra fortissima, come non la vedevamo dai tempi del quarto posto di Delneri.
Abbiamo ancora nelle orecchie le uscite di alcuni tifosi “lungimiranti” che parlavano di rottura del giocattolo a gennaio.
Come se gli innesti di Acquah, Muriel e il divin Eto’o non abbiamo alzato mostruosamente il tasso qualitativo della squadra.
Ci soffermiamo su Samuel: sul Secolo, dove non hanno palesemente senso della misura, si passa da un estremo all’altro. Dopo che al suo arrivo avevano descriito Eto’o come una “leggera” sfascia spogliatoio, ora compaiono notizie al limite della santificazione.
Due titoli apparsi oggi sul quotidiano:
“Eder: Mi ha detto Eto’o di tirare la punizione”.
Oppure: “Regini: Avevo i crampi ed Eto’o mi ha aiutato”.
A breve diranno che Eto’o camminerà sulle acque benedicendo i passanti. O che sparge il bene come Madre Teresa di Calcutta.
Senza scadere in questi toni da agiografia, limitiamoci al rettangolo di gioco.
Eto’o ha una classe mostruosa per i nostri standard, è capace di vedere il gioco come solo i grandi campioni, dà ordine alla squadra, fa la differenza.
Sta rendendo oltre ogni più rosea aspettativa, questo vuol dire che è un professionista serio.
Morale della favola: come accadeva con un alto 99, con lui in campo non partiamo battuti con nessuno. Eto’o potrà essere un favoloso valore aggiunto per il rush finale (e la vittoria di ieri è ancora più importante, se si pensa che l’Inter era in ottima giornata, lontana dalla squadra in crisi degli ultimi mesi).
Ma non solo Eto’o: la Samp è quanto mai solida, la difesa si è risvegliata, Lollo sta vivendo un periodo d’oro, a centrocampo abbiamo diverse ottime scelte e Luis Muriel infiamma con le sue giocate (e ha ancora margini di miglioramento).
Forse Eder appare un po’ sacrificato, confinato sulla fascia. Ma ieri è stato ugualmente fra i più pericolosi con almeno tre conclusioni dalla distanza.
Godiamoci quindi questo momento, questa Sampdoria che vince e ci fa divertire, e fra due settimane ce l’andiamo a giocare a Firenze.
Se lasciano libera la trasferta dovremo invadere il Franchi. Si va per vincere.
4 commenti
Potete spiegare in quali casi sesto posto= Europa? Grazie
Accede all’Europa League anche la sesta classificata se la vincitrice della Coppa Italia è una delle prime 5 alla fine del campionato.
Le semifinali di coppa sono Juve-Fiorentina e Lazio-Napoli, quindi è altamente probabile che vada in Europa anche la sesta. Ciao!
Si ripete la storia dellla Samp di Del Neri. Ora veramente bisognerebbe, a fine campionato, non rompere il giocattolo come avvenne allora. Perchè se è vero quanto affermato in questo articolo (e per me lo è) allora con i dovuti ritocchi ulteriori (oltre a quelli già effettuati, Barreto ecc..) allora perchè il prossimo anno non si può andare oltre? Scudetto? Perchè no? Anche giocarselo sarebbe una gran cosa. Certo in tal caso bisognerebbe avere la mente sgombra (senza coppe europee….). Forse chiedo troppo. Comunque questo dovrebbe avvenire con la conferma di Sinisa altrimenti si dovrebbe ricominciare tutto daccapo, e con i conseguenti ovvii problemi.
P.S. Nell’anno di Del Neri vincemmo le prime quattro partite e poi fummo sconfitti a ….Firenze. Tocchiamoci e speriamo in un altro risultato. Perchè se dovessimo vincere allora sarebbe una marcia trionfale e non escluderei il…secondo posto considerando che la Lazio deve venire a Genova. E’ meglio che la smetta, forse sto sognando troppo…..
Lo ammetto: a gennaio ero uno di quelli del “giocattolo si è rotto”.
Non conoscevo Acquah, Muriel ed Eto’o erano due scommesse. Ben contento di essermi sbagliato e sicuramente Muriel ed Eto’o possono ancora migliorare di condizione.
Inoltre abbiamo Silvestre e Romagnoli di nuovo in forma mostruosa, un Obiang sontuoso, Eder sempre più concreto… insomma a gennaio era quasi un’altra squadra.
E non sottovalutiamo il fatto che Fiorentina Napoli e Lazio potrebbero essere distratte dalle coppe.