Mister Giampaolo carica la squadra in vista della stracittadina. O meglio, Giampaolo ha ribadito che un match di questo tipo è già talmente colmo di motivazioni che aggiungerne altre sarebbe superfluo. L’obiettivo è portare a casa i 3 punti, facendo la partita.
Di fronte avremo una squadra in difficoltà (come noi del resto), infarcita di caproni del pallone, con una punta pericolosa.
Ebbene sì, come di consueto dalla sponda calcistica bibina voleranno pedate, il gioco tecnico non si addice alla loro parte.
Minus habens per tradizione, il bibino punterà sull’agonismo. Noi non dovremo essere da meno, non dimenticando il calcio propositivo che vuole il Mister:
“Il derby è il derby, a un valore sportivo importante per la città, ma i drammi e le difficoltà che vive Genova non vanno confusi con una partita di calcio – spiega Giampaolo in conferenza stampa – “Chi ha giocato il derby sa che è una gara bella da vivere e va giocato con un certo tipo di emozione. I giocatori li ho visti bene, domani abbiamo l’ultima rifinitura ma è la partita forse più semplice da preparare. È solo un lavoro tecnico da fare sul campo, perché calciatori la sentono già.
Ci sarà il calore dei nostri tifosi che verranno a caricarci in hotel. C’è poco da spiegare ai nuovi giocatori, lo hanno già capito cosa è il derby per questa città Io – aggiunge Giampaolo- “mi aspetto una Sampdoria che moltiplichi le sue qualità giocando a calcio, non voglio che la squadra cambi il modo di essere perché domani c’è il derby. Voglio che la squadra vinca il derby giocando a calcio, tutto il resto non mi interessa. E’ una partita che non devi subire, devi giocare. Ho rispetto per loro, ma molta fiducia nella mia Samp”.
3 commenti
Personalmente vorrei vincerlo in ogni modo,anche su autorete e giocando di merda come in queste ultime partite
Giocando bene è meglio, comunque basta vincere!!!
Aperitivino all’AC Hotel…
Tutto bene, tutto divertente, c’erano le bandiere, i fumogeni, quello con la tromba, i canti giusti.
Però, per la serie “ci sono proprio tutti”, peccato per quel demente, minorato mentale che ha portato le bombe carta, mi ha spaccato i timpani, i bambini si mettevano le mani sulle orecchie. Magari la prossima ha la miccia corta e risolviamo.