44 punti a 8 giornate da termine. Comunque vada a finire, Giampaolo è stato il vero fenomeno della Sampdoria 2016-17, per la sua capacità di trascinare una squadra che inizialmente aveva ben pochi punti fermi e molte giovani promesse che dovevano sbocciare.
Il Mister è dunque il vero top-player della Sampdoria, come ha commentato con giustezza a fine gara il sempre più sorprendente Quagliarella, che sembra aver fatto il bagno nella pozione di Obelix tanto è ringiovanito e tornato agli antichi splendori.
La stagione della Sampdoria ha preso una piega positiva oltre ogni più rosea e ottimistica previsione. Grazie ai ragazzi, ma grazie soprattutto allo stratega, all’impeccabile direttore d’orchestra chiamato Marco Giampaolo.
Non sapremo mai se la scelta del tecnico di Bellinzona sia stata un’intuizione magistrale di Ferrero o più prosaicamente un magistrale colpo di culo del Viperetta.
Ciò che conta è che Giampaolo siede sulla nostra panchina ed è l’uomo perfetto per quella posizione, l’uomo giusto al momento giusto.
Il Mister ha avuto l’aspirazione ma soprattutto la capacità di riuscire a giocarsela alla pari con tutte le squadre del campionato, anche in trasferta, in quegli stadi che negli ultimi anni per noi erano diventati praticamente impossibili.
La sicurezza e la solidità degli 11 in campo vista a San Siro sono il sigillo di una capacità e competenza tattica che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di Maestro.
“Il suo è un calcio scientifico, che nulla lascia al caso – ha scritto Renzo Parodi, dopo la partita di San Siro. “Giampaolo è riuscito a metter su un’orchestra in cui ogni strumentista conosce a memoria lo spartito e tutti seguono convinti il direttore, ossia lui. Non ha rinunciato ai suoi ferrei principi, li ha affinati, è diventato meno dogmatico. Migliore. La società gli estende il contratto al giugno 2020. Giusto. Si deve a lui se giovani talentuosi (Schick, Skriniar, Linetty, Torreira), pagati cifre modeste (bravi Romei, Osti e Pecini) sono maturati così bene e così in fretta, con benefici effetti – oltre che nell’economia della squadra – sulla patrimonializzazione della società”.
La speranza è che il suo giocattolo non venga smontato il prossimo anno. Ma il nostro Mister, deus ex machina di una stagione ad alto livello, merita il giusto tributo. Solo applausi per Giampaolo, signore della panchina.
2 commenti
Concordo che su Giampaolo inizialmente ci sia stato scetticismo da parte di tutti e che lui abbia dimostrato la sua bravura però è altresi’ vero che dispone di ottimi giocatori di buona tecnica prova un po’ a esprimere questo calcio con i giocatori del Crotone o del Palermo con tutto il rispetto per queste 2 squadre e queste 2 belle città comunque complimenti al nostro allenatore perché non sempre con buoni giocatori riesci ad inculcare il tuo credo quindi bravo Giampaolo
Grande Giampaolo!!! Gioco, sicurezza dei giocatori, gestione dei giovani, appartenenza. Grande Giampaolo!! L’unica cosa che personalmente non mi convinceva era legata ai cross dalla destra del portiere all’uomo alla sinistra del nostro portiere. Ho sempre detto o èGiampaolo che accentra troppo Regini o è Regini che si perde l’uomo (vedi il gol di Quadrado ad esempio) con Dodò non è successo. Forse a questa squadra manca solo un terzino sinistro!!!!!!