Mister Giampaolo ha presentato la partita di domani, Sampdoria-Torino: ore 15, stadio Luigi Ferraris di Marassi.
La Sampdoria arriva all’appuntamento dopo aver disputato un match a doppia faccia contro il Milan: ottima la prestazione nel primo tempo, eccessiva di timidezza, persino arrendevolezza nella ripresa.
Un match da mettere alle spalle, ora arriva a Marassi il Torino e si gioca una sorta di scontro diretto per l’Europa.
Ma c’è una differenza di fondo fra i blucerchiati e i granata, secondo Giampaolo: il Toro è costruito per centrare l”Europa League, la Sampdoria sta lavorando per raggiungere quest’obiettivo.
“Il Torino – spiega Giampaolo in conferenza stampa – “È una squadra costruita per centrare l’obiettivo Europa, attraverso investimenti seri. La Sampdoria sta lavorando per raggiungere quest’obiettivo. Noi dobbiamo fare partite serie: ciò che è stato fatto nell’ultima partita è stato ampiamente analizzato, ora bisogna ripartire per vincere le partite, essendo propositivi e divertendo il nostro pubblico. I comportamenti fanno la differenza – aggiunge il Mister – “ prescindere dalla qualità e forza dell’avversario. Le partite bisogna giocarle con umiltà e grande attenzione, che ci sia davanti la Juventus, prima in classifica, o il Chievo, ultima in campionato. Il Toro ha investito su giocatori forti, fisici, muscolari, con qualità davanti. Non ha mai perso in trasferta fino ad oggi, è una squadra solida. Domani sarà una partita complicata dove la Sampdoria deve fare bene tante cose. La partita è fatta di furbizia, attenzione e ci vuole una prestazione di altissimo livello per vincere contro il Torino”.
Saponara potrà essere l’arma in più per la Sampdoria?
“Saponara è un giocatore di talento che deve essere contestualizzato nella squadra – spiega Giampaolo – “È un ragazzo che ha bisogno di tornare a dare continuità alle partite. Io ne conosco le qualità, lui bisogno di tempo e di fiducia. A Milano ha offerto un grande calcio e sono convinto che possa fare sempre meglio”.
Su Kownacki
“Il polacco sta attraversando un periodo, fa parte di un processo di crescita. Ha sbagliato il rigore a Cagliari e gli è rimasto addosso. E’ un ragazzo umile che lavora. Non è una testa calda, anche lui ha bisogno di una mano, di fiducia. È giovane, forte, con caratteristiche diverse dagli altri».
Caprari
“Ho sentito l’intervista del suo procuratore dove si lamentava della panchina – dice Giampaolo -“Per me Gianluca è un titolare, una volta dall’inizio, una volta in corsa ma pur sempre un titolare. Io non ho undici giocatori, meno male ne ho tanti, non conta quante presenze fai, ma la qualità delle partite. Per me i titolari sono quelli che sono in grado di fare la prestazione: Io voglio avere venti titolari e avere problemi. Se domani non gioca Ramirez e Saponara sulla trequarti, gioca Caprari. Se domani non gioca Quagliarella, abbiamo bisogno di un attaccante. In sostanza, dobbiamo sempre essere competitivi. Chi è titolare per ora è Tavares e Ferrari che non hanno mai giocato. Titolari sono anche Colley, Andersen e Tonelli. Ekdal è un titolare e spero che Vieira lo diventi»