Incassato l’ok del Sindaco, Samp e Genoa avrebbero trovato l’accordo per la gestione in proprio dell’impianto, tramite una società partecipata al 50% da entrambe le squadre.
La trattativa è ben avviata, al punto da indurre Ferrero a sbilanciarsi, parlando di accordo raggiunto in settimana, prossime conferenze stampa congiunte con Preziosi e venti milioni sul piatto per “fare lo stadio più bello d’Europa, che dovrà vivere 7 giorni su 7”.
I proclami di Ferrero, però, non devono essere piaciuti alle controparti: sia il Consorzio Stadium (che rimane ufficialmente l’ente incaricato della gestione di Marassi) che il Genoa hanno smorzato l’entusiasmo del Vipera: Preziosi conferma i passi avanti nella trattativa, bollando come “falsità” le voci circolate sul pesante debito accumulato verso il Consorzio, ma nega di aver mai parlato di venti milioni da investire.
Dal canto suo, il Consorzio ribadisce piena disponibilità a passare la mano, ma non prima del saldo dei debiti pregressi (cifra oscillante tra i due e i tre milioni di euro, a seconda delle fonti consultate).
Quindi, prima si paga, poi le società avranno mano libera. Il debito sarebbe diviso in parti pressoché uguali tra Samp e Genoa; il Consorzio puntualizza di non aver più ricevuto una lira da parte blucerchiata da quando Ferrero è diventato presidente.
In effetti, prima del giugno scorso, Doria e il Consorzio avevano bacchettato più Preziosi di Garrone per il mancato pagamento dell’affitto, in quanto il debito blucerchiato sembrava più basso.
Saldato il debito, comunque, non finisce qui: il Consorzio ricorda che, a giugno, saranno necessari lavori di ristrutturazione del campo per migliaia di euro, ossia il rifacimento del sottofondo, il miglioramento del drenaggio e la nuova erba. Operazioni indispensabili per rendere praticabile un campo, le cui condizioni sono state spesso aspramente contestate da Preziosi e Ferrero (anche se bisogna dire che, se le società avessero versato il dovuto al Consorzio, probabilmente i lavori di manutenzione sarebbero stati fatti prima e senza intoppi).