Da Costa 5.5 – Niente da dire. Intellettualmente è solido come la filosofia di Schopenauer, atleticamente è così e così, prendere o lasciare. Non regala balzi felini nè mirabolanti voli all’incrocio. Non ha alcuna colpa specifica sui quattro goal ma non si registrano interventi decisivi, svolge il suo compitino da semplice impiegato dell’area di rigore. INSIPIDO MA COMUNQUE NUTRIENTE.
De Silvestri 6 – Cerca di contenere il guerriero di ebano Asamoah e avanzare sulla fascia, una lotta dura tra ragazzi con i quali la natura è stata prodiga di centimetri, riuscendo con sufficienza nell’intento. Talvolta impreciso o sfortunato, come sull’occasione di testa neutralizzata da un miracolo di Buffon, ha il merito di spingere costantemente, e questo comunque a noi piace. TREVOR CAMMINAVA SULL’ACQUA, LOLLO CORRE SUL BRODO DI DADO.
Mustafi 5 – Soffre la prosopopea degli attaccanti bianconeri, in particolar modo la spocchia di Nando il bello, ovvero Llorente, che lo anticipa inesorabilmente in occasione del 2 a 0 della Juve. In evidente difficoltà, viene sostituito da Sinisa ad inizio ripresa. UNA SERATA DA PREDA, DOPO TANTE DA CACCIATORE.
(Dal 52′ Costa 5,5 – contributo senza infamia, lieve come un alito di vento in una mattina primaverile, perde molti palloni ma comunque sia difende ordinatamente la fascia sinistra.)
Gastaldello 6 – Contro l’attacco bianconero il capitano se la sfanga con i centimetri e con l’esperienza ma sulla velocità soffre parecchio Tevez, al quale più di una volta grida, rincorrendolo, “TO MARE VACA!!” e compagnia bella. Fatica e talvolta va in affanno come una vecchia 127 scarburata, ma nel complesso guadagna la sufficienza. Si concede anche un buon colpo di testa in area avversaria. GASTALBELLO!
Regini 5 – Gara dai due volti per Vasco. Primo tempo da dimenticare, come un album di Marco Carta: tiene in gioco Vidal sull’uno a zero e successivamente lo atterra (peraltro soffiandogli come un micio in calore sulla schiena) in occasione del rigore che porterà al 3 a 1.
Spostato al centro nella ripresa gioca una buona partita, contenendo Llorente e disimpegnandosi egregiamente. TRIBUNO DELLA PLEBE, OVVERO “POWER TO THE PEOPLE”.
Palombo 6 – 90 minuti dolorosi contro il nerboruto centrocampo juventino. Angelo si impegna e prova a “costruire” gioco, ma in interdizione soffre parecchio la velocità e la freschezza degli avversari. Sopperisce come può con la precisione e l’esperienza, di più forse non gli si poteva chiedere. UNA GARA SOFFICE, UNA GARA SEMPLICE.
Obiang 6 – Corsa, verga e sacrificio talvolta non bastano quando di fronte ci si trova sua maestà Pogba, l’unico a potersi fregiare a tutti gli effetti, tra i bianconeri, dei famosi “30 sul campo”. Pedro l’amour però se la cava con una partita di quantità e, quando può, di qualità. Non conclude moltissimo ma gioca tantissimi palloni ed è sempre nel vivo del gioco. AIACE !
Gabbiadini 7.5 – Il migliore in campo per la Samp, gioca con la rabbia di chi torna a letto con la propria ex, carico di nerbo e voglia di farsi rimpiangere. Mette lo zampino nel primo goal e segna il secondo, coronando un’ottima partita. Potrebbe addirittura segnare il goal del pareggio ma il suo sinistro micidiale si ferma di nuovo sulla traversa, peccato. Per il resto svaria sul fronte offensivo offrendo belle giocate e pressando gli avversari. BUENO, SENOR MANOLITO!
Bjarnason 5 – Preferito a Sansone come trequartista (!), corre e pressa, mulinando le sue leve, panza sballottante all’aria, senza ottenere alcun risultato. L’islandese è sempre fuori dal gioco, impalpabile in interdizione e completamente assente in avanti. Sinisa se ne avvede e ad inizio ripresa gli fa trovare negli spogliatoi una cassa di Baffo d’oro da 66, e se lo leva dalle scatole. BIRROMANE.
Dal 46′ Renan 6 – Contribuisce al buon secondo tempo blucerchiato mettendo dinamismo e soprattutto la qualità che mancava in mezzo al campo. Con la sua faccia da pastore buono, non fa miracoli ma il suo sinistro è sempre pericoloso. IL SOLITO BUON UOMO.
Wszolek 6 – Premessa. Avete Fifa 14? Se si, e se non lo avete già provato, testate Pawel nel vostro 11. UNA FORZA DELLA NATURA, esterno destro alto in un 4-2-3-1. Dribbling e cross , veloce come un puma! Detto ciò, avvio timido per Pawel, che cresce lentamente mettendo qualche grattacapo a Lichtsteiner faccia da Yodeler dell’Engadina. Utilissima la sua corsa per le ripartenze blucerchiate, ha il limite di avere poco più di un tempo nelle gambe. POLISH TURBOMAN
(Dal 71′ Sansone 5,5 – entra in campo quando la Samp sta tentando una difficile rimonta e purtroppo non dà l’apporto sperato. Ultime prestazioni non soddisfacenti rispetto alle potenzialità. CAMBIATEGLI CROCCANTINI)
Éder 6 – Si danna contro l’arcigna difesa bianconera, facendo quello che può. Gioca per lo più a servizio della squadra ma non punge. BUT THE SAD SAMBAMAN IS NOT BACK AGAIN
Sinisa 7 – La Samp ha perso, ma aver messo paura per mezz’ora ad una Juventus inaffondabile è un mezzo successo. Senza contare che, con un pizzico di fortuna, in un paio di occasioni la sua squadra avrebbe potuto portarsi sul pari. A voler esser critici avrebbe potuto fare meglio nel primo tempo, probabilmente non schierando Bjarnason… CORAGGIO SINISA, HAI PERSO UNA BATTAGLIA, MA LA GUERRA E’ ANCORA LUNGA!