La furia di Bjarnason (e di tutta l’Islanda). E’ questo il segnale positivo nella lunga pausa che avvicina al derby.
Mentre su sponda rossoblu Gilardino sviolina al “Barbera”, Antonelli fa crack ed è in dubbio per la stracittadina, Preziosi delira e mariuoleggia prevedendo tre punti (e ponendo il risultato previsto in una busta chiusa, che aprirà dopo la partita), dalla parte blucerchiata registriamo le buone prestazioni del venerdì internazionale: Obiang e Mustafi hanno disputato ottime prove con le rispettive nazionali under 21, mentre, tra le nazionali maggiori, i risultati sono altalenanti. Gabbiadini non entra in campo contro la Bulgaria e anche Kristicic guarda la sfida caldissima Serbia-Croazia (1-1) dalla panchina.
Gli unici ad aver messo piede sul terreno di gioco sono il trattore agricolo Wszolek, entrato al 62′ in Polonia- Montenegro (1-1), e, soprattutto, il nuovo condottiero biondo Biarnason, protagonista dell’impresa della settimana: il clamoroso pareggio dell’Islanda sul campo della Svizzera per 4-4. Da sottolineare che al 10′ della ripresa il punteggio raccontava di un agile 4-1 per la Svizzera, in estrema scioltezza, con l’Islanda alle corde e la Svizzera ad un passo dalla qualificazione. Ma gli abitanti della Terra del ghiaccio sono duri a morire e confermano di essere una nazionale in sorprendente crescita.
Gli islandesi si portano in vantaggio già al 2′, grazie alla punta Gudmundsson. Poi si scatenano gli elvetici: doppietta dello juventino Lichsteiner, in forma olimpica, e rete di Shar. Al 30′ siamo già sul 3-1. Nella ripresa il rigore iniziale realizzato da Dzemaili fa pensare ad una vittoria senza problemi per gli svizzeri. Che però non fanno i conti con la prepotenza dei mastodontici islandesi, caricati da una furia degna del dio Thor.
Cambiano gli equilibri: i nordici vichinghi attaccano a testa bassa. Il prepotente Bjarnason, stando alle cronache giunte da Berna, è tra i più decisi a guidare la riscossa. Sightorssòn segna subito il 4-2. Poco dopo ancora Gudmundsson realizza il 4-3. E al 91′, su azione lanciata dal nostro pilastro Bjarnason, la punta islandese mette a segno la sua personale tripletta, con una rete da incorniciare, un’autentica prodezza tecnica. Gudmundsson da oggi è eroe nazionale. Ma c’è gloria anche per Bjarnason, considerato tra i migliori in campo nell’implacabile rimonta scandinava.
Ecco le reti del match