Esiste una parte della redazione di SampGeneration che adora visceralmente la musica Soul e Funky almeno quanto ama la Sampdoria.
A noi è sempre piaciuto pensare ad una colonna sonora da accostare ai diversi momenti della Storia Blucerchiata, una Original SoundTrack intrisa di musica nera, intensa e dal ritmo perfetto.
D’altra parte questa nostra meravigliosa e travagliata squadra ha un dna alquanto black: le origini operaie, una vita in cui si sono alternati clamorosi picchi a fragorose cadute ma pur sempre abbracciata da una passione costante e decisamente bollente ed infine vestita con colori eccitanti e molto, molto funky.
Abbiamo quindi pensato, in questi giorni liminari prima del fatidico derby, ad accostare questo desiderio di musica nera alle facce dei nostri protagonisti, gli uomini ai quali toccherà scendere in campo domenica e per il resto della stagione.
Per loro questa vuole essere una salutare iniezione di ritmo nel corpo e di poesia nell’anima.
Per voi che ci leggete, invece, un’ottima scusa per ascoltare una buona mezz’ora di sana, ottima musica.
Da Costa: Dead End Street. Low Rawls.
La traduzione del titolo è “Vicolo Cieco”. Inutile dire che tutti noi speriamo che questo si riveli il nostro Brasiliano: più che un portiere, un muro alla fine della strada rossoblù.
De Silvestri: (It’s Not The Express) It’s The JB’s Monaurail (Part 1). Fred Wesley & The J.B.’s. Il ritmo di questo pezzo suonato dal mitologico gruppo di James Brown ricalca il suono prodotto da un treno in transito. E treno dovrai essere, caro Lorenzo.
Palombo: Are you man enough? The Four Tops. Povero ex-capitano. Ancora una volta sarà chiamato ad essere un baluardo della nostra difesa, in una giornata che non ammette errori. La domanda, che speriamo sia solo retorica, è: “Sei uomo abbastanza”?
Gastaldello: Rock Steady. Aretha Franklyn. Letteralmente significa “Roccia Costante” ed in questo frangente pare essere il dipinto di ciò che il Capitano dovrà essere: uno scoglio ineludibile.
Costa: I put a spell on you. Screamin’ Jay Hawkins. Qualche incantesimo da spargere qua e la sarà forse cosa buona e giusta. Blocca il genoano con ogni arte magica a tua disposizione, Andrea.
Kristicic: Doing it to the Death. Fred Wesley & The J.B.’s. Un altro pezzo made in J.B.’s. “Fallo fino alla morte”, contrasta, schiaccia, interrompi e ricomincia. E’ tutto ciò che si chiede al buon Nenad. Oltre, ovviamente, a salutarci da vicino Matuzalem.
Obiang: Hercules. Aaron Neville. Dice tutto il nome: Pedro dovrà essere inevitabilmente l’Ercole di un centrocampo obbligato a mettersi in luce. Speriamo che riesca a svolgere le 13 fatiche come dio comanda.
Bjarnason (perchè ci rifiutiamo di pensare ad un pezzo per Soriano… bisognerebbe pescare nella musica olistica!): Hold on, I’m coming. Sam & Dave. Questo classico della Stax, magistralmente proposto dal duo dynamite, ricalca esattamente ciò che il biondo islandese dovrà urlare ai suoi compagni di reparto: Resisti, sto arrivando!
Regini: I don’t wanna stop. The Bamboos Feat. Kylie Auldist. Ci si augura veramente che non si voglia fermare, il giovine Vasco. Su quella fascia occorre andare avanti ed indietro, senza risparmiarsi affatto. Magari facendo pure qualche bel cross invitante.
Eder: Shining Star. Earth, Wind and Fire. Tutta la gradinata si aspetta che questa stella, prima o poi nasca e che sia splendente. Speriamo non si debba aspettare l’intervento di terra, aria e vento perché ciò avvenga…
Gabbiadini: Shotgun. Jr Walker & All Stars. Un colpo di fucile, di una doppietta potente e fragorosa. L’abile Manolo dovrà colpire nel segno, anche con una rosa larga ed imprecisa visto che l’importante per lui sarà fare semplicemente molto male.
Delio: What I’d Say (Part 1 & 2). Ray Charles. E’ molto importante che tutti sappiano esattamente ripetere con il gioco ciò che il mister ha espresso a parole. Concentrati insieme fino all’orgasmo finale!
Tutto ciò, ovviamente, sperando che questi brani si rivelino per i cugini the tracks of their tears…
2 commenti
Bellissimo articolo, anche se a mio modesto parere per De Silvestri vedrei meglio un sax alla Fausto Papetti…lo so, non è soul e neppure funky…ma non scordiamoci che stiamo parlando del pornodivo della fascia. Un saxettino impertinente e malizioso che faccia da sottofondo alle sue sgroppate.
grande idea! Samp e Soul! due garanzie nella vita!