Altri tre punti per continuare a sognare. Arriva il Milan, acciaccato dopo la sconfitta in casa contro il Palermo di Iachini.
E’ la solita storia: arriva a Marassi una squadra che sulla carta ha un potenziale tecnico superiore al nostro.
Ma noi siamo praticamente una macchina da guerra: undici giocatori che corrono come assatanati sferzati dalle sonore frustate serbe che arrivano dalla panchina.
“Battere il Milan per continuare a stare in paradiso”, è quel che ha detto Sinisa nella conferenza stampa di ieri. E noi ci proveremo, abbiamo visto che possiamo giocarcela con tutti.
A parte Juve, Roma e forse Napoli le altre squadre suderanno freddo quando giocheranno con noi. Non ce lo aspettavamo ad inizio campionato. Ma la realtà è questa e il merito va tutto alla triade Sinisa-De Leo-Sakic.
Stasera non sarà facile, l”attacco del Milan è pericoloso: El Sharawy, Menez e il ritrovato Honda possono fare male.
Noi ripresentiamo la difesa a 4. La proposta di mantenere il modulo 3-5-2 con due punte vere non ha trovato d’accordo Sinisa.
Il Mister, nella conferenza stampa di ieri, ha detto in due parole: “Non mi piace il modulo a 3”, quindi buonanotte al secchio.
Ci fidiamo di lui visto che i risultati sono sempre arrivati.
Noi schieriamo Romero in porta, difesa: De Silvestri a destra, Gastaldello e Regini (o Silvestre) centrali, Mesbah a sinistra. Centrocampo: Soriano, Obiang e il blucerchiato Rizzo (o Duncan) a sostituire Palombo squalificato. Attacco confermatissimo: Gabbiadini-Eder-Okaka.
Il Milan si presenta col 4-3-3 di Pippo Inzaghi: Diego Lopez in porta, difesa: Bonera, Rami, Mexes, De Sciglio. Centrocampo Essien, De Jong, Bonaventura. Attacco: Menez, El Sharawy, Honda.
Insomma, sono lontani i tempi eroici per il Milan: la squadra presenta una sfilza di vecchie cariatidi e i tifosi rossoneri sono sul piede di guerra contro la propria dirigenza.
Noi dobbiamo approfittare del momento di difficoltà dell’avversario.
Dovremo dare il massimo per portare a casa la vittoria: concentrazione e lucidità per 90 e più minuti.
Forza Doria, riempiamo lo stadio di colori blucerchiati!