La proposta di Massimo Ferrero potrebbe avere sviluppi interessanti. L’ultimo turno di campionato ha confermato lo stato degradante e decadente in cui versa il nostro stadio. Sampdoria-Roma è solo l’ultima di una serie di partite rinviate: un disagio per i tifosi ma anche per la nostra squadra, che si trovava alla guida della classifica in uno stato di ottima forma.
Inutile dire che la sicurezza dei cittadini e di Genova viene prima di tutto: non poteva essere presa altra decisione oltre a quella di rinviare la partita, che prevedeva un assembramento di oltre 25.000 persone in un luogo potenzialmente pericoloso.
Il Viperetta in questi giorni si è azionato: “Chiederò al sindaco Bucci. E se la cifra è giusta compro io lo stadio e lo trasformo nel cuore pulsante della città non solo la domenica, ma sette giorni alla settimana – ha dichiarato Ferrero – “La proposta del sindaco ci interessa, nei prossimi giorni vogliamo rincontrarlo e parlarne. Certo c’è bisogno che il prezzo sia quasi simbolico”.
Quasi gratis, insomma, o al limite un prezzo di estremo favore.
Nell’incontro dei giorni scorsi tra Romei e Bucci per parlare del prolungamento della concessione per la gestione dell’impianto si è anche discusso dell’ipotesi di una cessione dello stadio.
Si è messa sul tavolo anche l’ipotesi di un prolungamento della co-gestione coi dirimpettai bibini. Ma sarebbe meraviglioso che Ferrero comprasse quasi gratis lo stadio. E poi ospitasse i derelitti rossoblu, proprio nella casa considerata il loro Tempio sacro (in preda ad una chiara distorsione allucinata della realtà).
Per l’angolo della burletta, di fronte a questa ipotesi ieri Onofri stava per avere un attacco di orticaria acuta e spaccare una telecamera.
“Lo stadio non si vende – ha tuonato Onofri a Telenord, in veste sacerdotale. – “E’ come vendere un monumento, come vendere la Lanterna!”
Certo, come vendere la Fontana di Trevi.
Onofri, indispettito dalla possibilità che lo stadio diventi proprietà doriana ha ripetuto il mantra bibino sulla sacralità del tempio. Ci si chiede: quanto durerà ancora questa follia, mentre lo stadio è ormai una carcassa superata dai tempi?
Ma restano i dubbi anche sulla proposta di Ferrero: l’ipotesi ammodernamento del Marassi scongiurerà altri rinvii?
Certo che no: il Bisagno non si sposta e con lui nemmeno le case a dieci metri l’alto rischio durante le alluvioni sarà sempre presente e i rinvii dietro l’angolo.
Abbellire il Ferraris sarebbe come volere una Ferrari ma comprare una golf, vecchia e spompata, e cercare di truccarla.
Intanto il presidente doriano ha annunciato che parlerà ancora con Bucci e la vicenda potrebbe avere sviluppi interessanti.
E apprezzabile che Ferrero si attivi sul tema e la speranza è che faccia qualcosa di buono.
Ma la sola strada perseguibile è quella di uno stadio nuovo di proprietà fuori dal centro abitato o in area adeguata (tipo Foce).
Il resto sono purtroppo chiacchiere o peggio deliri bibini.
6 commenti
Stadio alla Foce solo per noi, niente coabitazione con i bibini, tu lo rimetti a posto e loro tutte le Domeniche che giocano te lo sfasciano, troppo facile da intuire
ipotesi interessante ma secondo me di difficile attuazione per il fatto che devi sorbirti il fetido fardello di farci giocare anche gli altri.poi il solo fatto che schiumino di rabbia mi fa sbellicare dalle risate.per quanto riguarda i rinvii con l’allerta rossa non si giocherebbe da nessuna parte né alla foce per la foce del bisagno ne a trasta per il polcevera a fianco.le norme sulle zone alluvionabili sono molto chiare non e’ questione di strutture nuove o vecchie.ai tempi del progetto di garrone all’aeroporto ne sarei stato entusiasta ma come al solito qiesta citta’ vecchia nell’eta’ anagrafica e nella mentalita’ ostacolo’ in tutti i modi qull’idea fantastica.genova citta’ del mugugno e della paura delle novita’ e dei cambiamenti.comunque se ferrero porta avanti questa iniziativa staremo a vedere quello che succede.sarei contento di entrare in uno stadio decente e dove per entrare al cesso non devo prendere il respiro prima di entrare e stare in apnea per tutto il tempo necessario a pisciare……..
SANTE PAROLE!
L’apoteosi in questo nostro grande ma derelitto Paese la si é toccata con l’allucinante vicenda dello stadio di Cagliari, per cui si é addirittura fatto demolire uno stadio modello costruito in meno di un anno a spese del Presidente di una societá, poi arrestato per aver “provocato” un “abuso di ufficio” da parte del lungimirante assessore comunale che aveva permesso la costruzione pensando solo all’interesse generale e non a quello della casta di grigi burocrati che governa di solito i comuni, le province, le regioni e lo stato centrale…
Se per caso Ferrero riuscisse a comprare il Ferraris, la domanda spontanea sarebbe una sola: perché solo ora?
O tempora o mores
marco ha colto in pieno il problema,uno stadio ferraris solo nostro ed in cui i bibini giocano in affitto sarebbe da loro perennemente vandalizzato,deve essere solo nostro e stop
Lo stadio alla foce non ce lo faranno fare mai. L’ideale sarebbe all’Aeroporto ma, attenzione Ferrero non è Garrone, non può investire certe somme. Comprare il Ferraris, da un lato, sarebbe una bella mossa. E’ certo che se la Samp ci pensa avrà un progetto per poterlo usare tutta la settimana. Mi preoccupa il rapporto con i cugini. Dovrebbero affittarlo e certamente, non pagherebbero, almeno finchè che ci sarà Preziosi e quando saranno morosi che facciamo?
Un nuovo stadio alla Samp non lo faranno mai costruire lo dicevo già ai tempi di Garrone il tempo mi ha dato ragione e che Ferrero compri il Ferraris la vedo dura e secondo me in quella zona non serve non ci costruisci nulla dentro comunque vedremo…