Si conclude l’incontro tra Ferrero e Giampaolo. Sarebbe stato interessante assistere al colloquio: il Viperetta che parla di calcio col Mister è un po’ come Gigi il Troione che disquisisce di alta cucina con Gualtiero Marchesi. Ma tant’è, questo è ciò che passa il convento.
Il sostegno al Mister era già stato dato il giorno prima da Romei. La presa di posizione della Sud, apertamente dalla parte del tecnico (“Forza Mister e forza Sampdoria”) ha rafforzato in qualche modo la fiducia dell’ambiente in Giampaolo.
Come ogni essere umano il nostro allenatore è lungi dalla perfezione, ma sta conferendo una solida identità di gioco alla squadra, troppo spesso penalizzata nel risultato da errori tecnici individuali, che poco hanno a che fare con la preparazione del match in settimana.
D’altronde, come si ripete spesso, non è colpa di Giampaolo se ha a disposizione una difesa ridotta all’osso, se deve fare i salti mortali con Dodò (acquistato incomprensibilmente) e se in attacco abbiamo giocatori acerbi che costringono l’anziano Quagliarella a giocare 90 minuti.
Ferrero, nel suo pensiero basico, ha fatto una giusta osservazione: “Se nun vincemo cor Palermo, con chi vincemo?”. Non ha tutti i torti.
Non segnamo nemmeno con le mani ed è giusto che Giampaolo studi soluzioni offensive differenti, magari inserendo Fernandes e Praet che potrebbero dare più fantasia e qualità in avanti.
Il Vipera, nella cena di ieri a base di porcini, ha invitato Giampaolo a puntare maggiormente sui giovani: Fernandes e Praet scalpitano, ma Alvarez chi l’ha confermato? Chi ha convinto Alvarez a restare alla Sampdoria, con un ingaggio sostanzioso, a cui corrisponde un rendimento penoso?
Ora il calendario è in salita: dopo Pescara e il derby inizierà un ciclo terribile, in cui sarà difficile portare a casa i 3 punti. Dunque: dobbiamo avere la capacità di muovere la classifica nelle prossime due gare, con il gioco e senza il gioco.
Ferrero ha dato fiducia al tecnico, ma a quanto sembra è una fiducia che dovrà necessariamente portare risultati in tempi brevi.
4 commenti
M’immagino Giampaolo a discutere di calcio con uno che fino a un paio d’anni fa probabilmente neppure sapeva quanti tempi ci sono in una partita, povero mister, dev’essere stata una serata lunghissima, interminabile…
Saro’ banale ma farei giocare uno che fa goal. Fernandes. Poi farei tornare Regini al centro. Della difesa e a sinistra farei giocare chiunque anche Pereira che forse essendo meno sicuro starebbe piu attento
Enrico Mantovani ha fiducia. Bene. Romei parla di progetto. Bene. Giampaolo è stato blindato. Bene. Ma tutto queste sono parole che di fronte a fatti ben precisi si squaglieranno come neve a sole. Un esempio? Bene. Se non facciamo una prestazione coi fiocchi a Pescara, possibilmente vincendo, poi in rapida successione ci sono: Genoa (che di questi tempi è facile che ci…affetti). Juventus (persa in partenza) , Inter (*) a Marassi, Fiorentina fuori casa e Sassuolo a Marassi. Rischiamo alla 13^ giornata di essere penultimi e magari distanziati molto dalle altre. O no? Con Giampaolo ancora in panchina?
(*) Non si capisce perchè con Inter e Milan (che non sono grandi) a Marassi ce la facciamo sotto, specie psicologicamente, e perdiamo quando una squadra come l’Atalanta invece batte il Napoli (se non è grande allora rimane solo la Juventus nel campionato italiano). A voi la palla.
Per non fare confusione l’ultimo commento è di Roberto 48.