“Me faccio presidente onorario. Nel frattempo sono amministratore delegato e posso andare ovunque: sono molto sereno”.
Non si abbatte il Ferrero “decaduto”, in attesa degli sviluppi sul ricorso portato avanti dal club blucerchiato, basato sul principio che il patteggiamento non è una condanna. Per Romei e il suo stuolo di avvocati la condanna non dovrebbe essere applicabile. Staremo a vedere. Nel frattempo, con la figlia o il nipote di Ferrero candidati a prendere il ruolo al vertice della Samp, il Viperetta sta studiando un modo per restare ancorato al trono della presidenza.
L’uscita di diventare Presidente onorario, fatta negli ultimi giorni, è una boutade piuttosto grossolana: il problema è che con Ferrero è possibile che ciò accada per davvero.
Diciamo che il Viperetta, dopo un campionato soddisfacente, a lunghi tratti divertente e una campagna acquisti riuscita che gli è valsa l’apprezzamento di gran parte dei tifosi doriani, farebbe bene a mantenere il profilo basso, quello che gli sta portando più risultati e maggiore sostegno da parte dei doriani. Farebbe bene dunque a limitare al massimo le boutade e le boutannade.
Anche Lorenzo Licalzi nella sua rubrica sul Secolo punge ironicamente il Viperetta: “Non credo che la decadenza possa avere conseguenze sostanziali sulla sua attività – così scrive Licalzi, che poi aggiunge saggiamente: “L’unico impedimento a cui Ferrero forse dovrà sottostare è quello di non poter più scendere negli spogliatoi nel dopo partita. Ma essendo la “zona mista” il luogo nel quale la sua natura di Viperetta prendeva il sopravvento direi che, nel caso, sarebbe meglio così. La soluzione da lui stesso avanzata con la meravigliosa dichiarazione: “Ahò me faccio presidente onorario” è stato il momento più esilarante della vicenda – aggiunge lo scrittore. “A questo punto, modifica per modifica, mi permetto di suggerirgli di autoproclamarsi “Megapresidente Galattico”.
Il Megadirettore galattico (o Megadirettore clamoroso, che dir si voglia) è come tutti sanno il capo supremo della Megadittta di fantozziana memoria.
Noto anche come Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, il Megadirettore è il personaggio creato dalla fantasia a dir poco geniale di Paolo Villaggio, blucerchiato a modo suo, ma Sampdoriano dal 1946.
I consigli a Ferrero sono sempre gli stessi: meglio volare basso, non chiudiamo una stagione brillante sul campo nella classica burletta.
Anche perché, come conclude Licalzi, quando Fantozzi dopo la scalata nella Megaditta “ottenne un cocchio con lacché (dopo la cartella in pelle umana, il ficus d’ordinanza e la limousine con autista rigorosamente omosessuale, ndr), oltre al diritto al potere temporale, si trovò di fronte ad una nuova e inquietante qualifica: Natural. Prestanom. Om. Di pagl. Gran paracul”
3 commenti
Chissà se un giorno sapremo mai come sono andate davvero le cose…
Ammesso che qualcosa esca tra qualche anno ci racconteranno quello che vorranno farci credere quindi caro El Cabezon con cui condivido tante (ma non tutte sorrido ovvio) tue analisi non ne verremo mai a capo. La mia preoccupazione è dettata dal fatto che se Ferrero continua su questa falsariga e le sue manie di protagonismo possa ulteriormente infastidire qualche potente di lega ed a rimetterci sarà solo la nostra amata SAMP.
Ma non dovevamo portare i libri in tribunale dopo due anni?