Ferrero conferma il Ravano in barba agli scettici, quelli che pensavano che col suo avvento sarebbe calata una mannaia su molti elementi della storia blucerchiata. Uno di questi è senz’altro il Trofeo Ravano, fiore all’occhiello di Paolo Mantovani, perpetuato egregiamente dai suoi figli e dalla famiglia Garrone.
Vittorio Ottonello, presidente ligure del Coni, ha dato a Ferrero una sorta di ultimatum: “6 giorni di tempo per dare una risposta ufficiale e definitiva sul futuro del Torneo Ravano“. La situazione infatti era ancora in stallo, tanto che anche Enrico Mantovani si era offerto di dare una mano al nuovo presidente doriano per organizzare lo storico torneo giovanile.
Ferrero, intanto, ha risposto ad Ottonello:
“Sono molto arrabbiato, perché c’è gente che si fa pubblicità usando il mio nome e quello della Sampdoria. Ho già rassicurato i tifosi, manifestazioni socialmente storiche a Genova come il Ravano sono parte integrante del nostro programma. Non abbiamo bisogno di lettere, che peraltro non sono mai arrivate, ma di fatti. E se c’è qualcuno come noi che ha voglia di fare e di lavorare, sa dove trovarci”.
Ferrero rassicura dunque sulla conferma del Torneo Ravano, che per tempistiche non si svolgerà più come tradizione fra gennaio e febbraio, ma posticipato verosimilmente a maggio. Una sorta di ritorno alle origini, visto che il Trofeo, nei suoi primi anni, andava in scena proprio in primavera.
Il Ravano fu un’invenzione di Paolo Mantovani, il sant’uomo, che pensò ad un torneo di calcio che radunasse le scuole genovesi.
E i figli di Mantovani avranno probabilmente un ruolo attivo anche nelle future edizioni. Ludovica incontrerà nei prossimi giorni il nuovo responsabile del marketing doriano, Paolo Carito. A quanto pare anche Edoardo Garrone è pronto ad intervenire e a offrire il suo aiuto con moneta sonante. Se così fosse: bravo Edoardo.
Anche perché Ferrero ha fatto intendere che in epoca di taglio ai costi c’è bisogno del sostegno di tutti per mantenere queste iniziative sociali legate al nome della Sampdoria.
Tutti riuniti, quindi, per continuare il Trofeo Ravano.
1 commento
Il Presidente mi sta stupendo per come sta affrontando la questione stadio.
Un giorno dichiara che il grande Sindaco Doria passerà alla storia per aver firmato un progetto simile. Il giorno dopo lo insulta per non aver dato risposte. Il giorno dopo Doria si mostra un po’ stizzito per le dichiarazioni di Ferrero e fa una dichiarazione in merito. Il giorno dopo Ferrero a nome di tutta la Sampdoria lo ringrazia per il riscontro e l’interesse dimostrato. Il giorno dopo ci sarà un incontro tra i due. Io davvero non so se questo stadio si farà mai, ma uno come Ferrero ci ha messo un microsecondo a capire che, se si vuole anche solo sperare di ottenere qualcosa, bisogna comportarsi come sta facendo lui: coi complimenti un giorno, con le critiche l’altro facendo dei nomi, e il terzo giorno anche battendo i piedi per terra come i bambini se serve. Insomma, tradotto fa: fare casino! I Garrone avevano una certa netiquette da mantenere, e non sono mai andati oltre il “bisogna combattere contro i poteri forti”. Frase che dice tutto, ma se non vai oltre, rimane esattamente li dove l’hai messa senza sortire nulla. Con questo non li sto criticando (l’idea dello stadio nostro è loro!) ma Ferrero bada meno alla netiquette e più all’efficacia… Ripeto che non so affatto se questo stadio si farà, ma sono convinto che, l’unico modo per anche solo sperare di farlo, è fare casino! Insomma i Garrone ci hanno messo il progetto, Ferrero sembra voglia aggiungerci i (ahime dovuti) fanculi e sveglia.