Avanziamo a piccoli passi. Il pareggio con il Parma ci regala un punto importante, nonostante il gioco blucerchiato non abbia entusiasmato.
E’ ancora decisivo Eder, in totale stato di grazia, in odore di beatificazione: il ragazzo è un portatore sano di adrenalina ed è nel pieno della sua stagione migliore da quando è in Italia. Non è più la pura fuffa di un tempo, non più un giocatore d’aria fritta, ma un goleador decisivo, che timbra ancora da vero attaccante, quando al 44′ la partita (brutta) è ancora inchiodata sullo 0-0. Sul cross dalla tre quarti, (quelli che quasi sempre sono innocui) Felipe capitombola, rotola per le terre. Eder guizza come solo lui sa fare e insacca sotto la Sud.
Ma il seconto tempo blucerchiato non è di buon livello. E infatti Sinisa si incazza: la squadra non gli è piaciuta, e lo sottolinea a chiare lettere nell’intervista post gara.
Infatti, nella ripresa è il Parma a fare la partita e a trovare la via della rete con Lucarelli al 21′, lasciato inspiegabilmente solo, solissimo dai nostri difensori.
I gialloblu hanno altre le occasioni per portarsi in vantaggio con Amauri e soprattutto Parolo, che ciccano e per nostra fortuna sono sempre imprecisi da posizioni favorevoli… Da Costa salta come un Tarzan brasileiro, di liana in liana, di palo in palo. Ma le conclusioni parmigiane sono tutti fuori dallo specchio della porta.
Il fantasma di Cassano, intanto, aleggiava su Marassi: per fortuna che Antonio si è fatto squalificare, un problema in meno. Passano i giorni e la querelle Antonio sarà sempre viva finché il mercato di gennaio non si concluderà. Ghirardi dice che se lo tiene stretto. Cassano, per tutta risposta, si compra casa a Quarto e si fa squalificare con un’ammonizione inutile che puzza di bruciaticcio lontano un chilometro.
Comunque, senza il 99, Amauri si rende ugualmente prricoloso. E alla resa dei conti il pareggio è giusto. Nei minuti conclusivi le squadre non vogliono farsi male: il Parma si prende un punto in trasferta, la Samp continua la striscia positiva dell’era Mihajlovic: 9 punti in 5 partite, una media più che decorosa: da salvezza piena e tranquilla.
C’è sempre il problema, annoso, che davanti siamo leggeri come una piuma: i nostri pesi piuma d’attacco hanno bisogno assoluto di un rinforzo. Anche ieri la mancanza di un centravanti di peso è stata lampante. Spetterà a Garrone comprare un puntero libero nel mercato invernale.
Djordjevic si accaserà alla Lazio, quindi ce lo scordiamo. La cosa strana è che non si fa mezzo nome di attaccanti accostati alla Samp, a parte il fuggevole Djordjevic e la promessa Santini. Ma l’attaccante di gennaio è necessario, per non restare tutta la stagione una squadra incompleta e incompiuta.
3 commenti
Nel calcio spesso gli episodi, come battiti di farfalla, cambiano la storia di una partita. Se alla fine Eder l’avessa buttata dentro, cosa non impossibile, pur immeritatamente avremmo vinto ed ora saremmo qui ad esaltare la posizione in classifica della Samp che, clamorosamente ed in poco tempo, da penultima in classifica si troverebbe addirittura nella parte sinistra……..Ed avremmo colmato uno svantaggio di otto punti…ma per quello ogni cosa a suo tempo….per il resto va bene così.In attesa di Cassano (sarà vero?) e magari del Pazzo. Intanto, con la Samp sempre nel cuore, auguro BUON NATALE a tutti!
Io dico ma non è che si può fare 31 e prenderli di nuovo tutti e due…..dovesse funzionare sai che rivincita…..se ne parlerebbe in tutto il mondo 🙂
Magari! Cassano spinge chiaramente per tornare.. Con lui Eder e Gabbiadini il tridente sarebbe di tutto rispetto