Ecco le nuove maglie: presentate in pompa magna oggi pomeriggio nella prestigiosa cornice del Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Come ormai noto, il particolare che salta all’occhio è la ricomparsa del colletto, che fa il suo ritorno sulla divisa blucerchiata dai tempi della stagione 2003-2004. Il trittico è maglia blu, bianca nera. Grigia per il portiere. Il particolare in più e il colletto blu, solo per la divisa casalinga.
E’ una storia sempre affascinante quella che lega la Sampdoria e la sua maglia: una maglia fortunata, amata anche da moltissimi tra gli appassionati che non si definiscono strettamente tifosi blucerchiati. Ricordiamo che in un recente sondaggio pubblicato sul Guerin Sportivo la prima maglia della Sampdoria, stagione 1946, è stata premiata come la più bella divisa per squadre di club nella storia. Per non parlare poi dei team che hanno omaggiato i colori blucerchiati: Amantea e Maceratese sono i casi più noti. Ma anche Dundee United e Whitby Town hanno glorificato le loro vesti con vessilli dei nostri colori. Tra gli omaggi stranieri, come non segnalare la seconda maglia indossata dall’OGC Nice nei primi anni Settanta: dalla foto si può facilmente notare che solo lo stemma di Genova la distingue da una qualsiasi prima maglia della Sampdoria: una maglia blu, fasciata di bianco con una striscia rosso-nera (ossia i colori sociali della gloriosa società francese).
Casualità ? occulto omaggio ai “vicini di casa” doriani? Chissà…
L’ultima menzione, decisamente “ad honorem” va a Roberto Mancini: come dimenticare le sue valorose escursioni creative, diciamo pure “coi fiocchi”, appartenenti alla stagione di grazia 1992-93: avveniristici “rossi-cerchiati”, colletti già svettanti, che riconducono, in qualche modo, alla maglia di oggi. I tempi sono cambiati, ma il cuore è rimasto.