E’ arrivato Bjarnason, lo Stromberg dei derelitti, a rinfoltire un centrocampo menomato dopo le prove dubbie di Eramo e quelle, di altrettanto dubbio gusto, di Renan.
Sarà l’islandese, classe 1988, ha comporre il trio della mediana blucerchiata con Obiang e Kristicic. Oggi è atteso a Genova per le visite mediche: al Pescara vanno un milione di euro per la comproprietà, più 200.000 di bonus se il giocatore disputerà un certo numero di partite (sembra 15). Una pratica, quella dei bonus, sempre più frequente negli affari tra le squadre: un escamotage per dilazionare i pagamenti.
Birkir Bjarnason ha disputato una buona stagione lo scorso anno nel Pescara, in una squadra andata progressivamente allo sbando, che ha tuttavia messo in luce buone individualità, soprattutto a centrocampo. Qui, nello sfacelo generalizzato, spiccavano le figure di Quintero e dell’islandese, autore anche di due reti. Bjarnason si presenta come un centrocampista duttile, abituato al sacrificio, potente in interdizione ma anche abile negli inserimenti. E’ dotato di buon tiro e di un ottimo colpo di testa, il che non guasta.
Ecco due reti belle, ma sfortunate del nostro nuovo acquisto:
La prodezza di testa contro il Napoli, lo scorso campionato (partita terminata 5-1 per i partenopei)
Questa, invece, è una rete che dà lustro alla sua carriera: maggio 2012, a Parigi, contro i Bleus, l’Islanda perde 3-2
Bjarnason ha voluto fortemente la Sampdoria, che ha battuto la concorrenza “temibile” di Sassuolo e Livorno, e si metterà a disposizione di Delio Rossi già dal prossimo allenamento. Gioca stabilmente nella nazionale del suo paese (dove ha disputato 22 partite), ed è il secondo islandese a giocare nel nostro campionato: l’altro è il tartarugone tutto sinistro Emil Halfredsson, centrocampista dell’Hellas Verona.