Montella era chiamato ad un’impresa impossibile. Rivitalizzare i giocatori in tempo record per Udine, dopo una gestione tattica alla scapoli contro ammogliati di puro stampo Walter.
Per Vincenzo sarebbe stato un miracolo tale da dover per forza allertare papa Francesco.
Così, a proposito di profezie, aveva annunciato giustamente l’ottimo Rissetto nel suo blog Finale di partita, riferendosi alla beatificazione preventiva di Mister Vincenzo:
“Gli chiederanno pure di estrarre la radice quadrata di un numero negativo, di fare tredici al lancio dei due dadi, di congiungere due rette parallele prima dell’infinito, impresa quest’ultima peraltro ritenuta possibile da Bernhard Riemann”.
In effetti anche noi contavamo di vedere segnali positivi dalla prima uscita, forse anche parallele che si univano alle soglie dell’Infinito, sulla base delle indicazioni ottimistiche che arrivavano da Bogliasco.
Segnali di crescita non pervenuti.
Ma è pur vero che anche Maestro Sarri, l’allenatore più quotato del momento, ha avuto bisogno di un mese (forse più) per far assimilare gli schemi al Napoli.
Sarri è andato dritto per la propria strada, tra le furie dissennate dei propri tifosi che accoglievano gli Azzurri a suon di fischi e minacciavano un lancio di pizze in campo per i risultati deludenti. Ora il Napoli è senz’altro la squadra che gioca meglio in Italia. Quindi, keep calm.
Cosa dovrebbe dire Vincenzo Montella, alle prese con una rosa di giocatori abituata ad allenamenti in stile balneare. Con Walter l’estate a Bogliasco sembrava non finire mai.
E non dimentichiamo che la scorsa settimana 4/11 dei titolari sono arrivati al Mugnaini molto tardi, Muriel e Carbonero hanno svolto soltanto mezzo allenamento con Montella.
Ecco, se Muriel doveva giocare per necessità (viste le precarie condizioni dello svagato Fantantonio), su Carbonero forse Montella ha riposto troppa fiducia.
L’idea era quella di mantenere l’ossatura della squadra di Zenga, non avendo Montella né il tempo né il modo di preparare in modo adeguato la gara di Udine. Risultato: una delusione.
Ma la sensazione è che per le circostanze particolari del cambio tecnico il primo match sarebbe stato in qualche modo regalato agli avversari. Avversari per altro di livello infimo, la peggior Udinese vista da anni.
E’ questo dunque il campionato dei regali blucerchiati, una tendenza da invertire al più presto, anche perché l’attuale classifica non ci permette di perdere ulteriore terreno.
Montella, intanto, affretta i tempi e già prepara la gara di Milano.
A proposito, siamo coscienti del fatto che, per uno stano gioco del destino, possiamo dare il fatale calcio nel deretano a Sinisa?
C’è ancora affetto verso Sinisa, ma è anche l’ora di finirla di resuscitare le carcasse, lo abbiamo già fatto con Colantuono.
A San Siro si vedrà maggiormente la mano del Tecnico, ma anche i giocatori devono tirare fuori le palle. Nei momenti difficili ci vuole almeno la personalità. Fuori gli attributi!
3 commenti
Però bisogna anche dire, ad esempio, che il Bologna era quasi allo stadio finale di sopravvivenza (assai peggio di noi) e Donadoni ha fatto sette punti in tre partite. Se vogliano essere onesti……Perchè, come dice il grande Woody Allen (“Basta che funzioni”) “bisogna avere una visione d’insieme della vita”. Anche perchè la sconfitta con i “morti” di Udine ci costringe a non perdere a Milano…..e se andasse male poi c’è il Sassuolo (squadra difficile nonostante domenica….) e allora cosa si dovrà dire? Domenica ho mandato “figurativamente” (?) tutti i giocatori a “farsi fottere”. Non ho cambiato idea. Sono loro infatti(autentiche larve) ad aver portato squadra e soprattutto allenatore in questa tortuosa e non preventivata situazione assai imbarazzante. Sarà l’età ma comincio a non credere più ad alcuno…..E poi, in certi casi, preferisco essere pessimista,c’è sempre tempo per ricredersi.(e comunque che influenza può avere sullo stato delle cose lo spirito di una singola persona?) Ad maiora!
secondo me montella potrebbe provare un 3-5-2 con moisander un po’ staccato dietro(visto che è tecnico ma non un fulmine)e con le due punte(eder-muriel)piu’ vicine e libere di svariare per l’attacco…
Se fai una preparazione atletica estiva da spiaggia è normale vedere una squadra piatta….corrono tutti più di noi….non abbiamo intensità…. Non cambi mai ritmo alla partita …speriamo di fare più punti possibili sino alla sosta di Natale…..per poter rifare una piccola preparazione