La Samp ha valori tecnici importanti oppure è stata sopravvalutata dall’inizio del campionato?
E’ questo il dubbio dei doriani, che vedono la squadra scivolare mestamente nelle prestazioni indecenti dell’ultimo mese, con ulteriori picchi di schifo sparsi qua e là per il campionato (e tralasciamo l’inizio fetente di Torino).
Diciamo subito che una risposta a questo dubbio l’ha data implicitamente Montella, alias l’allenatore italiano più quotato sulla piazza, che ha accettato la proposta di Ferrero valutando la rosa della Samp competitiva, non certo da lotta salvezza.
Probabile che Vincenzo abbia trovato più problemi di quanti ne potesse immaginare. E’ un dato di fatto che la condizione atletica blucerchiata sia imbarazzante, dopo che il Mugnaini è stato trasformato per mesi in un villaggio vacanze (mancava solo Jerry Calà).
Ma i giocatori stanno anche assimilando poco o nulla degli schemi di Montella: una situazione fino ad un certo punto compresibile, dal momento che il salto Zenga-Montella è stata una vera e propria rivoluzione copernicana.
Parafrasando Ferrero (che disse che con Montella è arrivata una stella) siamo effettivamente passati repentinamente dalla stalla alla Stella.
E’ come andare a letto per mesi con una sosia di Ughina Fantozzi (fedeli al motto “In tempi di carestia, etc..”) e poi passare d’improvviso e per una circostanza inaspettata a Belen Rodriguez. Ci vuole del tempo, per così dire, per prendere le misure.
Restiamo convinti che Mister Montella abbia bisogno di tempo (e magari di qualche aggiustamento a gennaio), ma anche che la Samp possieda valori importanti.
Siccome si ascoltano voci (deliranti) secondo cui Ferrero starebbe smantellando la squadra, che la crescita di qualità è solo una favola, siamo andati a vedere con quali 11 è scesa in campo la Samp negli ultimi anni pre-Ferrero, prendendo come metro di paragone proprio le sfide a San Siro col Milan.
Il 16 aprile 2011 andammo a Milano (perdemmo 3-0) con i seguenti titolari: Curci, Volta, Gastaldello, Martinez, Dessena, Tissone, Palombo, Koman, Laczko, Pozzi, Maccarone. Tolto capitan Gastaldello, vengono i brividi a vedere la pochezza di questa formazione.
In data 27 agosto 2012, nell’inizio vittorioso di Ciro Ferrara, battemmo a sorpresa il Milan 0-1 con questi 11: Romero, Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa, Tissone, Obiang, Poli, Kristicic, Eder, Estigarribbia. Insomma, la vittoria aveva tutto il sapore del miracolo.
Ma l’apice si raggiunse forse in data 28 settembre 2013, quando nella sconfitta per 1-0 di San Siro proponemmo cotanta formazione titolare: Da Costa, De Silvestri, Regini, Mustafi, Costa, Wszolek, Obiang, Palombo, Gavazzi, Gabbiadini, Sansone. Quindi avevamo due giocatori seri (Gabbia e Mustafi), due più che sufficienti (Obiang, De Silvestri). Poi l’abisso (col colpo di classe Gavazzi-Wszolek sugli esterni).
Restiamo convinti che la Samp di quest’anno abbia qualità nettamente superiori rispetto alle citate accozzaglie di pedatori, almeno fino al 2013.
Un complesso interessante, che magari ha la necessità di un paio di innesti a gennaio, più consoni al modulo Vincenzino.
Le voci da Bogliasco confermano che l’attuale staff tecnico è mostruosamente più preparato del precedente. Servirà tempo e pazienza, ma dobbiamo sostenere la squadra e credere nelle grandi capacità di Mister Montella.
10 commenti
Credo in Montella, ma sono anche convinto che questa squadra sia più debole in tutti i reparti di quella che aveva iniziato lo scorso campionato, oltre che inadatta al tipo di gioco che Montella ha sempre praticato; se si aggiunge che atleticamente siamo a terra c’è di che preoccuparsi.
Più che colpa del mister mi sembra che abbiamo perso per errori individuali.
Lollo è appena rientrato da un brutto infortunio, sul primo gol si è fatto anticipare dopo un grave errore di Regini che ha lasciato girare Niang e sul secondo ha causato il rigore.
Sul terzo ha sbagliato Viviano.
Sul quarto di nuovo Regini si è fatto ubriacare da cerci e luiz adriano è rimasto tutto solo.
Anche il mister ha commesso i suoi errori, appunto schierando De Silvestri, ma è stato obbligato anche a schierare Mesbah anche lui inguardabile.
Aspettiamo le partite in casa un po meno rimaneggiati, poi non c’è bisogno di tiki taka o cose del genere, basta un po di compattezza, assimilare certi movimenti e tutto andrà meglio.
Ne sono certo…NON MOLLIAMO!!
Condivido in toto il pensiero di Giacomo, di Montella ho sempre apprezzato anche e soprattutto l’intelligenza per cui delle due l’una: o a gennaio arrivano giocatori adatti al suo credo calcistico e quindi nel frattempo si “preparano” gli altri al nuovo gioco oppure sarà meglio che Vincenzino abbandoni almeno per quest’anno le sue idee perchè temo che questo organico c’entri poco o nulla con quello che l’Aeroplanino avrebbe in testa…
A me fa tanta ma tanta paura la condizione fisica penosa.
C’é “dentro” un po’ di tutto. Errori dei singoli come dice Pizeta. Preparazione atletica appunto. Ma non dimentichiamoci delle assenze (ad esempio con Coda e Zuckanovic a disposizione avremmo visto una difesa diversa per il 50%…). Vabbé, a tornare indietro anche Zenga al posto di Donadoni (soprattutto nella eventualità che Donadoni abbia ricevuto un definitivo no a causa della incompatibilità col ciccione ingrato e strafottente… qui mi viene proprio da piangere, sigh!).
Ma alla fine, io anche se propenso ai sogni penso che difficilmente col ritorno delle milanesi quest’anno avremmo potuto replicare l’anno scorso, in ogni caso.
Per cui, un pó’ mi consolo, ma é anche vero che si può fare un anno senza troppe ambizioni divertendosi comunque, molto di piú. Vedi Atalanta che espugna Roma.
Magari cercando anche di non prendere dei ceffoni al derby, che se si giocasse domani… mamma mia!
Il problema , come giustamente sottilineato nell’articolo, è la condizione fisica penosa della squadra. Credo che il pessimo lavoro di Zenga ce lo cagheremo per un pò , almeno sino a Natale. Recuperata la condizione fisica anche tutto il resto si metterà a posto, tenendo conto che ci sono alcuni giocatori che con il calcio “tecnico” di Montella non c’entrano nulla (Barreto e De Silvestri su tutti).
Dici bene sentinel, una stagione senza arte nè parte ci può stare, e comunque meglio questo tipo di annate rispetto a quelle dove a questo punto della stagione si era penultimi in classifica…
Certo, fa rabbia e mette anche un pò di tristezza comprendere che quando fai dei bei campionati, tipo l’anno scorso, è perchè si sono verificate delle fortunate coincidenze e non perchè tu l’abbia davvero programmato…
Sicuramente l’undici titolare è tra i più forti che la squadra abbia potuto vantare nell’ultimo decennio…..purtroppo dobbiamo anche valutare se la guida tecnica di Montella possa fare il suo gioco con questi effettivi. Non ci si illuda a riguardo: a Firenze 17/21esimi della rosa vennero ricostruiti da Vincenzo per costruire il gioco che voleva…..quindi probabile serva del tempo allo staff per azzeccare il modo di giocare congeniale ai giocatori e con una squadra con queste caratteristiche….oppure cambiarne molti per fare un tipo di gioco imposto.
Ma la condizione fisica, i giocatori spompati, quella è una cosa che non si cancella…e solo noi ammiriamo Pereira entrare al 70′ e avere le mani sui fianchi all’80’esimo…..
Forza Vincenzo
Penso che prima ancora di apprendere l’impostazione della manovra Montelliana sia più che necessario sistemare la difesa che sabato è stata imbarazzante (Viviano incluso).
Iniziamo a non prenderli e poi vediamo se riusciamo a farli.
Iachini impiegò 2 mesi e una rivoluzione a centrocampo per portare in A lo straccio di squadra reduce dal disastro-Atzori. E’ ovvio che non ha senso discutere Montella adesso: si dovrà aspettare fine gennaio per vedere progressi con un nuovo modulo (vorrei ricordare ). Così come non occorre un grande osservatore per constatare le migliore preparazione dello staff dirigenziale rispetto a certi lombrosari degli anni addietro (un nome per tutti: Sensibile).
Detto questo, però, servirebbe una maggiore chiarezze nei ruoli: Ferrero deve lasciare che la campagna acquisti la faccia chi di dovere ed evitare di prendere Cassano nonostante svariati pareri contrari. Anche le uscite di quest’anno sono state troppo avventate (Duncan, Aqua e Objiang), e la difesa è stata fortemente indebolita. Zenga ha poagato colpe solo in parte sue