44 gol fatti (2 in meno della Sampdoria) e 50 subiti, come i blucerchiati. Punti in classifica? Praticamente gli stessi, 44 contro i 47 della squadra di Giampaolo. Almeno nei numeri, l’Udinese assomiglia tantissimo alla Sampdoria. Per il resto, ci sono parecchie differenze, alcune evidenti.
Cominciamo dal modulo di gioco. Da quando c’è stato l’avvicendamento in panchina tra Iachini e Del Neri (entrambi vecchie conoscenze blucerchiate) l’Udinese ha giocato stabilmente con il 4-3-3. Due terzini che spingono fin troppo, centrocampo di quantità e attacco ben amalgamato tra la tecnica di De Paul, la fisicità di Zapata e la furbizia di Thereau le peculiarità della squadra friulana.
Tra le chiavi del gioco dell’Udinese, spiccano da un lato gli inserimenti – e le conclusioni dalla distanza – della mezzala sinistra Jankto, dall’altro le proiezioni offensive del terzino destro Widmer, costante spina nel fianco per la fascia sinistra avversaria. Soffermandoci sulle caratteristiche della difesa, bisogna sottolineare che i due centrali Danilo e Felipe sono calciatori di grande esperienza, ma dalla loro non hanno una grande velocità di base: Schick e Muriel proveranno ad approfittarne.
Tuttavia, il blocco difensivo friulano è tra i migliori del campionato. Lo dimostra il dato sulle parate complessive: i due portieri dell’Udinese Karnezis e Scuffet hanno compiuto appena 103 interventi in tutto il campionato. Significa che la retroguardia friulana non lascia grossi spazi agli attacchi avversari, come successo nel pareggio interno per 1-1 contro la Juve dello scorso 5 marzo. In quell’occasione, al cospetto di una potenza di fuoco devastante, l’Udinese subì soli 9 tiri totali.
Passando al centrocampo, come detto la quantità prevale sulla qualità. Non che Jankto, Badu, Hallfredsson e Kums siano giocatori incapaci di dare del tu al pallone, ma si tratta di calciatori che dopo l’arrivo di Del Neri hanno cominciato a regalare prestazioni importanti più sul piano del furore agonistico e del temperamento che non del gioco. Contro la Sampdoria peserà moltissimo l’assenza dell’infortunato Fofana, un carro armato che per 2/3 di campionato ha sovrastato ogni avversario.
Il reparto meglio costruito sembra l’attacco, che gira attorno alla classe e alle invenzioni di De Paul. Oggetto misterioso per tutto il girone di andata, nel 2017 il fantasista argentino si è trasformato da ranocchio in principe, illuminando le giocate offensive dell’Udinese con un’imprevedibilità di fondo che ricorda Erik Lamela ai tempi della Roma. Nel 4-3-3 di Del Neri, l’ex trequartista del Valencia gioca ufficialmente come esterno d’attacco sull’out di destra, ma spesso e volentieri sposta il suo raggio d’azione verso il centro per cercare la penetrazione in area o l’imbucata per i compagni.
Quale sarà il possibile 11 titolare dell’Udinese? In porta Scuffet sostituirà il titolare Karnezis, mentre a centrocampo giocherà il giovane serbo Balic. Perica in dubbio fino all’ultimo a causa di un problema muscolare, al suo posto ci sarà quasi certamente il “vecchietto” francese Thereau.
In base alle ultime indiscrezioni, ecco la probabile formazione friulana. Modulo 4-3-3: Scuffet; Gabriel Silva, Danilo, Felipe, Adnan; Balic, Hallfredsson, Jankto; De Paul, Zapata, Thereau.
ROBERTO BORDI