Riprende l’appuntamento con il nostro esperto commentatore Andrea Pittaluga, il saggio decano dei portieri liguri.
Pitta, come immaginabile, è fluviale e incollerito. E’ allarmato dalla pochezza tecnico-tattica della squadra:
“Col Cagliari bisognerà salvare il salvabile, cercare ad ogni costo di muovere la classifica: le due partite successive (con Roma e Milan, ndr) saranno proibitive” – esordisce il Thomas Ravelli delle alture di Sestri.
Pittaluga, lo ricordiamo è un doriano doc, ma (ironia della sorte) quest’anno difenderà i pali del Little Club Genoa.
Il nostro commentatore torna sull’ultima disgraziata partita.
“Abbiamo dimostrato una sterilità epocale, un’assenza di qualità che fa venire i brividi. Eder è stato l’unico giocatore in grado di saltare l’uomo e di creare qualche pericolo alla difesa genoana. Il resto una pochezza micidiale.
Dubbi anche su Delio Rossi:
“Io l’ho sempre difeso e tutt’ora lo considero un grande allenatore. Ma, santo Iddio, come si fa a rinunciare a una punta centrale per tutta la partita? Piuttosto, in svantaggio, allarga Gabbiadini, tieni Eder a sinistra e inserisci Pozzi. Non si sa mai che qualcosa possa venire fuori..”
E la difesa?
“Errori da oratorio! Sul secondo gol sono riusciti a sbagliare in tre, tutti in ritardo. Regini su Vrsaljko, Palombo su Gilardino e, dulcis in fundo, Gastaldello su Calaiò. Per Gastaldello l’errore è preoccupante. Palombo fa quel che può. Regini, spiace dirlo, sulla fascia è disastroso, perennemente fuori posizione: bisogna cambiarlo!”.
Veniamo ora al portiere, il ruolo che osservi più attentamente data la tua esperienza nel settore. Un tuo giudizio su Da Costa
“Pessimo sulla prima rete, dove fa la cosa più difficile intercettando la palla. Poi però mette male la mano e difetta nella spinta. Tragico sul terzo gol di Lodi: una palla lenta, sul suo palo a mezza altezza.. Non si possono prendere gol così! Ha una preoccupante mancanza di fondamentali. Anche nel suo caso spiace dirlo, ma si sta confermando un portiere non adatto a questa categoria”.
Ora ci aspetta il Cagliari, a Trieste.
“Partita difficilissima – risponde Pittaluga. “Dovremmo lasciare il pallino del gioco in mano a loro e giocare di rimessa, in velocità, sfruttando gli spazi: l’unica arma che abbiamo. Sansone e Gabbiadini dovranno dare al massimo”.
Pitta però va controcorrente per quanto riguarda il cambiamento del modulo, scelta sostenuta da più voci di SampGeneration.
“A mio avviso, vista la criticità del momento, sarebbe meglio mantenere in campo il modulo più utilizzato fino ad ora. Cambierei piuttosto gli interpreti: sì a Bjarnason, sì a Barillà sulla sinistra. Sansone, che giocherà comunque per l’assenza di Eder, dovrebbe anche in futuro giocare di più. Ho letto che Delio Rossi potrebbe optare per un 4-3-2-1 con Bjiarnason dietro Gabbiadini. Onestamente mi viene da piangere pensando al vichingo dai piedi di marmo dietro la punta. Sarebbe un calcio trogloditico. Bjarnason deve fare il Gattuso (con le debite proporzioni) e magari cedere la palla a Maresca. Il quale, lautamente stipendiato, a dispetto di quanto si è sentito ieri sulla difficoltà di un suo reintegro, deve tornare assolutamente a giocare per il bene della squadra”.
1 commento
Profondo rispetto per quest’uomo. Ahhhh, quale onta per lui il dover portare sul cuore uno stemma a lui cosi inviso!!!