Il 17 febbraio 2008 va in scena un derby appassionante, godurioso, forse l’ultimo in cui si sono visti sprazzi di grande gioco, momenti tecnici di elevata intensità nella stracittadina.
Cassano era in forma strepitosa e regalò le migliori giocate che si sono viste a Marassi nell’ultimo lustro.
Ma fece i conti senza Maggio, a quei tempi ancora un caprone (prima di consacrarsi al Napoli e in Nazionale). I suoi piedi erano ferri da stiro dalla mira sbilenca.
Maggio si incaponiva, sbagliava tutte le palle gol, calciando a testa bassa, con la visione di gioco di un criceto in gabbia. Toppava, il terzino maledetto, da ogni posizione! Suscitava sentimenti di odio belluino..
Ma, infine, con un grandioso destro all’ottavo tentativo, lo stesso Maggio si faceva amare, come in una storia d’amore delle più folli. Segnava la rete decisiva, a tre minuti dalla fine, dopo l’ennesima prodezza di Cassano da stropicciarsi gli occhi. Vinciamo per 1-0 con una rete sotto la Sud attesa per tutta la partita, che fa letteralmente esplodere le rosse mura di Marassi.
GENOA-SAMPDORIA 0-1
GENOA:Rubinho; Konko, De Rosa, Criscito
M.Rossi (22’st Bovo), Paro, Juric, Danilo; Milanetto (19’st Lucarelli), Borriello, Di Vaio (4’st Figueroa).
In panchina: Scarpi, Vanden Borre, Fabiano, Leon.
Allenatore: Gasperini.
SAMPDORIA:Castellazzi; Campagnaro, Sala, Accardi; Maggio, Palombo, Delvecchio (23’st Volpi), Franceschini (38’st Bonazzoli), Pieri; Cassano (46’st Ziegler), Bellucci.
In panchina: Mirante, Zenoni, Lucchini, Ziegler, Sammarco.
Allenatore: Mazzarri.
ARBITRO:Rizzoli di Bologna.
RETE:42’st Maggio.
NOTE: spettatori 32.000
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noi per questa partita diciamo 1-1.