Le stagionate chiappe di Delio sopra un vassoio d’argento. E’ questa l’orrenda immagine che può concretizzarsi nello sciagurato caso di un altro passo falso a Livorno.
Al “Picchi” ci aspetta una squadra con il coltello fra i denti, temibile in casa, con un tridente pericoloso. Come abbiamo scritto ieri, non pensiamo che i toscani ci siano superiori, almeno sulla carta.
Tirando fuori gli opportuni attributi e con una buona disposizione in campo possiamo dire la nostra. Ci affidiamo ancora a Delio e all’asse di giocatori su cui, comunque, lui ha puntato: si chiamano Da Costa, Regini, Sansone e Gabbiadini, voluti dal tecnico romagnolo e dal timido Osti. Pensiamo ancora che Delio Rossi sia indispensabile per la nostra salvezza, che gli tocchi fare le nozze con fichi secchi, di rara secchezza… Ma anche la nostra fiducia sta scricchiolando, a furia di sconfitte e pareggini rocamboleschi.
Ci vuole allora una prestazione convincente, che bissi il primo tempo con il Torino (prima di un deludente secondo tempo, in cui – escludendo l’ignoranza grassa di Gervasoni – i granata stavano legittimando la vittoria).
Ci presentiamo con la formazione che sta dando maggiori certezze: confermate le notizie di ieri che indicano Regini centrale di difesa e Sansone, Eder e Gabbiadini in attacco. Mati Rodriguez in campo, per fortuna, sarebbe solo un abbaglio della stampa locale (De Silvestri è stato tenuto a riposo precauzionale in partitella, perché arrivato stanco dopo la settimana in Nazionale).
Intanto… hallelujah! Da Corte lambruschini arrivano voci che Edoardo stia per prendere in mano la disgraziata situazione con una certa energia. Anche Osti traballa e un’ulteriore striscia di assenza di vittorie sancirebbe la fine non solo di Delio, ma anche dello stesso Osti, autore di una campagna di mercato da tunnel degli orrori.
Per concludere, restando in tema di Orrori… Forza Delio: o i punti in classifica o le chiappe sul vassoio!