Finalmente ci siamo. A cinque giorni di distanza dal “sacco di Roma”, la Sampdoria torna in campo con un miscuglio di sentimenti. Rabbia, per il pareggio dell’Olimpico sfumato a causa di un clamoroso torto arbitrale. Convinzione nei propri mezzi, dopo avere giocato meglio dei giallorossi per lunghi tratti del match. E voglia di stupire, dettata dalla sfrontatezza dei nostri tanti giovani.
L’avversario di stasera è il Milan. Una nobile decaduta, lontana parente della squadra capace di vincere cinque Champions League in meno di 20 anni. Come ci ha spiegato bene Maurizio Dall’O (qui), la squadra di Vincenzo Montella arriva a Marassi in un momento di confusione sotto il doppio profilo dei risultati e dell’organizzazione societaria, in via di trasformazione con l’arrivo dei cinesi.
Questa sera la Sampdoria può e deve vincere. Può perché è nelle sue possibilità. L’avversario ha una difesa raffazzonata e le rapide verticalizzazioni del gioco di Giampaolo possono tagliarla a fette. Deve per vendicare l’affronto dell’Olimpico, sfatare il tabù Milan (non lo battiamo dal 2012) e dimostrare di potere stare nella parte sinistra della classifica, il vero obiettivo di questa stagione.
Sarà una Sampdoria diversa dal solito, non nella filosofia di gioco ma negli interpreti. Pavlovic ha preso una botta al ginocchio e starà fuori, idem Dodò ma per ragioni tecniche. Sulla sinistra giostrerà Regini (atteso da un duello rusticano con Suso), mentre al centro ci sarà Skriniar.
Anche a centrocampo si attende un piccolo, grande cambiamento. Il “ragazzo di strada” Torreira, la più grande sorpresa di quest’anno, potrebbe accomodarsi in panchina per lasciare il posto a Cigarini. Staremo a vedere, mentre è sicuro di una maglia da titolare Praet.
La partita si deciderà a centrocampo. Il fraseggio rapido a cui ci ha abituati quest’anno la Samp potrebbe fare la differenza, considerando che nel Milan ci saranno Sosa, Bonaventura e Montolivo, giocatori che per motivi diversi non garantiscono la giusta combinazione di dinamismo e inventiva.
Il lavoro di Praet sulla trequarti sarà decisivo. I suoi movimenti saranno limitati da Montolivo, tutto fuorché un fulmine di guerra. Una ragione più che sufficiente per immaginare il talentino belga affacciarsi spesso in area di rigore, costringendo uno tra Romagnoli e Paletta a scalare per chiudergli lo specchio, lasciando così maggiore libertà di azione alle nostre bocche di fuoco.
Saranno importanti anche le corsie laterali. Regini e Sala sono attesi da un lavoro difensivo eccezionale, dati i frequenti pericoli che potrebbero correre dalle loro parti. Davanti avranno Suso e Niang, due giocatori che l’anno scorso ci hanno punito con altrettante doppiette: due bestie nere che bisognerà controllare con attenzione maniacale, soffocando sul nascere le loro iniziative.
Tuttavia, in proiezione offensiva, sia Regini che Sala avranno campo largo per provare l’affondo e magari il traversone: una caratteristica che si è vista abbastanza poco nella Samp di Giampaolo, ma che potrebbe rappresentare un’arma in più per mettere in difficoltà il Milan.
Centrocampo e fasce. Sarà in queste due porzioni di campo che ci giocheremo la partita, sperando di toglierci finalmente un sassolino dalla scarpa, battendo una grande (o una presunta tale) e confermandoci in questo modo come una delle realtà più interessanti del campionato italiano.
Montella permettendo…
ROBERTO BORDI
2 commenti
ecco li’….finita ora la partita….la solita ladrata condita con l’immancabile beffa dei minuti finali,oramai un vero incubo.un mix di sfiga e ladronerie che fanno venire il voltastomaco.una richiesta…..per favore azzoppate per 6 mesi skriniar.sta cominciando a rompere i coglioni
Partita che ci andava stretta se pareggiavamo, siamo riusciti a perderla, e continuiamo a buttare punti nel cesso ……potevamo avere tranquilli 8 punti.
Noi dopo l 85 minuto non segniamo mai, gli avversari nel 80% dei casi, ormai siamo a livelli di macumba!!!