Joaquin Correa è un grande giocatore, ha numeri d’ alta scuola. Certo, bisogna pazientare, come è giusto che sia, avendo a che fare con un ragazzo che ha appena compiuto 21 anni, ed è quasi raddoppiato fisicamente con una repentina crescita muscolare che meglio lo adatta al calcio che conta.
Correa, classe ’94, considerato da molti addetti ai lavori come la promessa maggiore del calcio argentino della sua leva, ha sbagliato ieri un gol clamoroso.
Sacrilegi verbali si sono levati in tutto lo stadio.
L’errore è grave, ma la storia finisce qui. Tanti fenomeni hanno sbagliato gol facilisimi, non è certo un errore a porta vuota che misura la statura di un calciatore.
Si sono sentiti diversi mugugni sulla prestazione di Joaquin. Alcuni (un po’ incredibilmente) mettono anche in dubbio che possa indossare la maglia numero 10.
Insomma, c’è davvero da trasecolare ad ascoltare certi giudizi tranchant, totalmente privi di senso della misura, riservati ad un ventunenne, che solo un orbo come una talpa non vede come potenziale campione.
Correa è stato insufficiente nella partita di Bergamo, dove si è incaponito in uno contro uno inconcludenti. Ma ieri l’apporto del nostro n.10 alla manovra d’attacco si è fatto sentire eccome.
Abituati ai lanci lunghi per Eder e Muriel, domenica abbiamo finalmente visto una manovra ben più ragionata, dove Correa schierato da esterno sinistro si è trovato quasi sempre nel vivo dell’azione.
Una volta uscito l’argentino è calato il sipario sulla nostra manovra offensiva.
Joaquin è calciatore dal dribbling facile, è uno di quelli che fanno sembrare semplici cose che ad altri risulterebbero alquanto complicate ( e questo è un elemento tipico del grande giocatore).
I tifosi doriani si aspettano tanto da lui, forse troppo, tenendo conto che sta iniziando a giocare con continuità soltanto adesso.
Non è pensabile che risolva le partite da solo, ma le sue qualità sono potenzialmente enormi, bisogna avere tempo e pazienza.
Ieri Correa era sempre presente nel vivo del gioco. Sull’azione del gol divorato era pronto e puntuale a chiudere la giocata.
Pensate se avessimo avuto ancora Okaka: l’avremmo probabilmente trovato a 20 metri dal pallone a grattarsi la testa e i suoi grossi testicoli d’ebano.
Dopo la gara con l’Atalanta in molti pensavamo che Correa non sarebbe stato schierato dal primo minuto.
Ha fatto benissimo Zenga a confermarlo, a puntare ancora su di lui.
Il tridente Eder-Muriel e Correa a sinistra è tanta roba: ora bisogna sostenere il giocatore perché Correa è il potenziale campione blucerchiato
7 commenti
Se contestiamo Correa per l’errore di ieri (chiaro che sul momento ti incazzi ma poi passa…) ci meritiamo solo gente come Okakone.
Questo con Muriel sono i talenti più Cristallini che abbiamo, dobbiamo pazientare, merito di Zenga di avergli dato ancora fiducia.
Correa e’ veramente uno che alla palla da del tu , alcune aperture e passaggi di prima con Eder e Muriel sono state una delizia , vedere giocare la Samp di prima come ieri e’ stato assolutamente molto piacevole , la qualita’ nel giocatore e’ indiscutibile , sbagliare un goal in questa maniera ovviamente fa incazzare , ma personalmente da come si e’ mosso reputo la sua prova molto positiva
E’ vero non si può crocifiggere un ragazzo di 21 anni per un gol clamorosamente sbagliato, deve giocare, giocare e giocare e prima o poi lo vedremo maturare ed essere propositivo e determinante: è solo questione di tempo.
Ricordo che, dopo pochi mesi, alcuni tifosi contestavano Seedorf, perché aveva il sedere basso, quindi non poteva giocare a pallone, poi ci siamo accorti tutti chi fosse Seederf, ma purtroppo non nella Sampdoria…
Adesso non facciamo lo stesso errore con Correa, questo e un campione, non ancora maturo, ma ha dei colpi da autentico fuoriclasse.
Lasciamolo maturare tranquillamente a breve ci farà divertire!!!
Fa bene Pino a ricordare certe cose….. Seedorf dai tifosi detto “cu bassu” e poi fu un grande giocatore ma…altrove. E se ricordo bene analogo trattamento di sfiducia fu riservato all’altrettanto grande Veron. Lasciamo perdere quindi i giudizi umorali ed estemporanei.
Correa è giovane ed errori ne farà ancora tanti. Ma ha bisogno di giocare, di acquisire sicurezza dei propri mezzi e di familiarizzare con un fisico in evoluzione e sviluppo. Si è fatto uomo e se manterrà la testa e rimarrà con i piedi per terra diventerà un grande. Senza andare troppo in là nel tempo e scomodare i Seedorf, ricordiamoci di Soriano che da promessa giovanile in cui tutti vedevano un futuro campione, qualche anno fa era diventato l’uomo in meno per la Samp sul terreno di gioco; La società ha avuto la pazienza di aspettarlo e Soriano ha poi ripagato società e tifosi con gol e prestazioni da incorniciare, non ultima quella con l’Inter. Incoraggiamo il ragazzo e sono sicuro che Correa ci ripagherà con gli interessi.
Vai tucu io sono con te, sono certo che li metterai tutti a tacere questi pseudo analisti del calcio che di calcio e di sampdoria non ne sanno nulla, ma parlano e parlano per dare aria ai polmoni!
genoa merda