L’ennesima partita bivio di una stagione a dir poco altalenante.
L’unica stagione da anni in cui, dopo due mesi pieni di campionato, non conosciamo il valore della nostra squadra.
O meglio, la Samp è senza dubbio una rosa con alcune punte di diamante, tra centrocampo e attacco. Ma dispone, tra le sue fila, di giocatori col potenziale enorme ancora non del tutto definito, vedi i grandi classici Muriel e Correa.
I due attaccanti per qualità tecnica potrebbero ambire anche a calcare grandissimi palcoscenici internazionali.
Del resto, è giusto che siano messi sempre in campo, anche perché Cassano non è in condizione e gli altri attaccanti in rosa sono ancor meno decisivi.
Spiace comunque sentire tutti i commenti negativi su Correa, che ha sbagliato anche con l’Empoli un gol facile ma che per la giovane età deve essere sostenuto dai veri doriani.
Sarebbe meglio evitare ululati quando tocca il pallone, ma considerarlo un punto di forza della Samp, un campione in divenire per la nostra squadra. Punto.
Andiamo a Chievo, dopo il pareggio (minimo sindacale) ottenuto contro l’Empoli. Proprio l’ultimo risultato in casa ci costringe a puntare al bottino pieno, altrimenti verremmo risucchiati nel calderone delle squadre di media taglia, nella sagra della mediocrità. Onestamente meritiamo di più.
Se ne torna in panca Fantantonio, Zenga dovrebbe confermare in avanti Muriel-Eder-Carbonero. Centrocampo con Soriano-Fernando-Barreto, mentre Regini riprende il posto da terzino sinistro perso per infortunio nella gara infrasettimanale.
Fiducia a Walterone Zenga, non è un piacere criticarlo, anche perché il guascone è sempre simpatico.
La speranza è che Walter ci dia la possibilità di esaltarlo dopo una prova incoraggiante a Verona. Che almeno sia una bella Samp!
1 commento
è proprio ora che Z si svegli………………………
basta fare autogol dopo 4minuti come a bergamo…
basta sbagliare quei gol assurdi come con inter,frosinone,empoli……
basta giocare tutti dietro senza attaccanti…………..