Da alcune settimane pubblichiamo le sue vignette taglienti, caustiche ed ispirate. Ma chi è davvero Ezio Ugo, già disegnatore degli Ultras e artista blucerchiato da più di quarant’anni?
Ezio, “calcisticamente”, nasce negli anni ’60, quando i Fedelissimi muovevano i primi passi e gli Ultras erano ancora un concetto in divenire. Il nostro geniale vignettista faceva già parte di una proto-tifoseria organizzata: i “Delfini” di Sampierdarena.
Vive in prima persona la nascita degli Ultras dando subito prova delle proprie raffinate capacità con la matita in mano. Bosotin “approfitta” del suo talento e gli commissiona alcuni dei disegni che faranno la storia del tifo blucerchiato.
E’ di Ezio Ugo l’Alex con pugnale che campeggia in gradinata. L’immagine apparve negli anni ’70 e suscitò da subito accese polemiche: Tuttosport, all’epoca un giornale serio, la definì con una certa esagerazione “un’immagine troppo violenta”. Ne fu proposta così, nello stesso periodo, anche una versione più edulcorata: stiamo parlando del ragazzo con sciarpa blucerchiata e capelli fluenti che ancora oggi brilla nella Sud. Sembrerebbe il ritratto di un eroe da cartone animato dell’epoca, un Capitan Harlock blucerchiato. In realtà, ci ha raccontato Ezio, l’immagine si ispirò a tal Franco Gasparri, oggi pressoché misconosciuto ma in quegli anni celeberrima star di caserecci fotoromanzi.
Il ragazzo con la sciarpa è stato poi protagonista di un episodio davvero incredibile: un megalomane genoano con manie di protagonismo – il tipografo a cui si rivolsero gli Ultras per stampare l’icona destinata a grande fortuna – millantò, a distanza di anni, di essere lui stesso l’autore del disegno. La storia ebbe a tal punto rilevanza da meritare anche un articolo sul Secolo XIX.
“Una solenne bufala – ci ha raccontato Ezio – l’autore sono io. Ancora oggi mi chiedo i motivi delle esternazioni di quel signore, che in più è anche genoano”.
Valli a capire questi genoani psicotici…
Oltre a questo episodio strampalato, tutta la carriera di Ezio è costellata di aneddoti blucerchiati: le prime trasferte di massa, l’incontro con i vari capi storici della nostra tifoseria organizzata, quello con Paolo Mantovani, le solenni derisioni ai danni dei cugini (la salvezza da una retrocessione oramai certa, ottenuta all’ultima giornata del campionato 72/73, fu festeggiata con una gigantesca lanterna mobile – opera di Ezio – che girava per la città facendo il gesto dell’ombrello davanti a tutti i club rossoblù).
In un derby fu anche esposto uno striscione gigante – farina del sacco di Ezio Ugo e Bosotin – in cui si facevano apprezzamenti non proprio da baronetti inglesi sulla moglie di Fossati (presidente genoano di allora). Fossati minacciò addirittura querela e si placò solo dopo l’intervento di Paolo Mantovani, salvifico anche in quell’occasione.
Il talento artistico di Ezio Ugo, però, non è solo frutto della sua inesauribile vena creativa: ha alle spalle un diploma conseguito all’Accademia Ligustica di Belle Arti e, parallelamente a quella di fumettista blucerchiato, vanta una brillante carriera di raffinato paesaggista e pittore astratto con all’attivo alcune mostre personali.
Se avete fortuna lo potete incontrare saltando su uno dei taxi che si muovono per la città… Qualche gagliardetto (indovinate di quali colori) è l’indizio che siete sull’auto del nostro grande vignettista.
4 commenti
Ricordo benissimo il braccio meccanico che girava per la città. Era l’anno del ripescaggio nostro ed il Genoa malinconicamente ultimo in classifica e retrocesso. Un fatto simile è di quelli da far ridere per….l’eternità. E a proposito di “quelli” ricordo una notizia apparsa recentemente su Repubblica e che purtroppo non ha avuto alcun commento in genere. Renzo Fossati (e moglie…) con tanto di super villa a Nervi (e personale vario – camerieri, giardinieri ecc..), avendo intestato tutto ai figli, e quindi risultante nullatenente, riceve(ricevono) dallo stato l’assegno di mantenimento o roba simile. E’ UNA NOTIZIA INCREDIBILE, MA NESSUNO PARLA! Fate qualcosa voi della Redazione. Roberto.
è vera sta cosa di Fossati??? Che schifo…..ci penso io.
Grande Ezio, illustre collega tassistico e calcistico! 😀
Bell’articolo! Forza Sampdoria!