In rigoroso ordine alfabetico: Lucas Castro, Alberto Grassi e Simone Missiroli, con Valerio Verre leggermente defilato. Questi i nomi papabili per il centrocampo blucerchiato che, a maggior ragione dopo la definitiva rinuncia a Carbonero, va urgentemente rimpolpato a meno di due settimane dall’esordio in campionato della Sampdoria, che sarà domenica 21 agosto allo stadio “Castellani” di Empoli.
Castro, Grassi, Missiroli e Verre hanno tutti lo stesso profilo: mezzali, piede destro ma abili anche con l’altro piede, abituati a giocare in un centrocampo a 3. Sono loro i giocatori richiesti da Giampaolo per andare a colmare l’unica casella rimasta vuota del centrocampo titolare, che salvo sorprese sarà composto da Bruno Fernandes sul centrosinistra (arriverà a fine agosto) e Cigarini in cabina di regia.
Ma siamo così sicuri che uno vale l’altro? Davvero andrebbero tutti bene allo stesso modo? Non è proprio così. Senza dedicare a ognuno di essi un lungo ritratto personalizzato, ci si può fare un’idea delle differenze che ci sono tra di loro.
Partiamo da Lucas Castro, al Chievo dal 2015. Argentino, classe 1989, in patria Castro era abituato a giocare da attaccante aggiunto, essendo dribbling e velocità due doti fondamentali del suo bagaglio tecnico. Portato in Italia dal Catania nel 2012, Castro è stato impiegato a lungo da trequartista, prima di essere spostato da Maran in una posizione più intermedia, da cui partire in velocità per contribuire in prima persona alla manovra offensiva. È un giocatore forte fisicamente che dà del tu al pallone, senza eccellere in nessun fondamentale. Un buon calciatore che ha già raggiunto la maturità calcistica e da cui ci si può aspettare un buon rendimento.
Alberto Grassi è uno dei giovani più promettenti del calcio italiano. Classe 1995, Grassi è finito su tutti i giornali nel gennaio di quest’anno quando il Napoli lo ha acquistato dall’Atalanta per una cifra vicina ai 10 milioni di euro. 16 presenze in serie A, di Grassi colpisce l’intelligenza tattica, che lo porta ad occupare sempre la posizione migliore per lo sviluppo della manovra o per il recupero del pallone. 183 cm per 75 kg, l’ex Atalanta è tecnicamente una spanna sopra i suoi coetanei, dimostrando grande abilità nel giro palla e negli inserimenti al limite dell’area, da cui cerca senza paura la conclusione. Infortunato al menisco durante il suo primo allenamento con il Napoli, Grassi sarebbe forse il migliore acquisto possibile, trattandosi di un giocatore giovane, forte e già pronto per una grande. Con l’arrivo del collega di reparto Rog, Grassi faticherà ancora di più a trovare spazio in azzurro: ma la musichetta della Champions potrebbe convincerlo a rimanere sotto al Vesuvio.
Classe 1986, Simone Missiroli è tra i centrocampisti più forti del campionato. Strano a dirsi per un ragazzo che nella Reggina giocava seconda punta, prima del processo di progressivo arretramento della sua posizione in campo che lo ha portato a esprimere al massimo il suo potenziale, fatto di velocità, eleganza palla al piede e visione di gioco. Merito di Eusebio Di Francesco, il tecnico protagonista del miracolo Sassuolo, abile a trovargli il ruolo giusto per le sue corde. Missiroli è il punto di riferimento del centrocampo della squadra neroverde. Non occupa in mediana una posizione fissa ma svaria di continuo alla ricerca dell’uno-due e dell’inserimento in fase offensiva. Di lui colpisce l’altezza (191 cm), che non influisce minimamente sull’eleganza delle sue giocate e sulla sua corsa, rapida e intelligente. L’ex attaccante della Reggina sarebbe un colpo veramente importante per la Samp, ma difficile da mettere a segno a causa delle altissime richieste economiche del Sassuolo.
Infine Valerio Verre, di cui abbiamo già parlato qui (https://www.sampgeneration.it/visione-di-gioco-piedi-buoni-e-veroniche-ecco-chi-e-verre/). Una pista caldissima che negli ultimi tempi però è andata raffreddandosi per due ragioni: i 10 milioni sparati dal Pescara per venderlo (ma chi è, Paulinho del Livorno?) e l’interessamento dell’Inter, disposta a mandare in prestito in Abruzzo Gnoukouri a costo di mettere sotto contratto il centrocampista ex Perugia.
Il mercato della Sampdoria è in ebollizione e qualcuno arriverà. Di sicuro, con uno di questi quattro si cadrebbe in piedi: ma l’atterraggio più morbido, per i motivi sopra elencati, sarebbe con uno tra Missiroli e Grassi. Staremo a vedere.
ROBERTO BORDI
3 commenti
Prendano pure chi ritengano giusto per il nostro gioco uno dei 4 altrimenti diventiamo tutti tecnici ma la priorità è che si allestisca una squadra che ci faccia un pochino divertire e che non ci esponga a figure meschine come quelle del campionato scorso. Ps. Che Missiroli sia il più forte mi sembra azzardato almeno che la carriera non conti più nulla.
No, ecco, se Missiroli fosse stato tra i centrocampisti più forti del campionato italiano magari sarebbe anche stato convocato da Conte.
Se comunque è un “perno” del Sassuolo non vedo perché debbano privarsene a favore di una potenziale concorrente.
Grassi forse è da un anno che non gioca (o quasi) in partite ufficiali e se il Napoli ha speso 10 milioni non penso che ce lo possa vendere a meno di Verre. Non lo vedo inoltre come un giocatore “pronto”, come invece vuole – giustamente – il Mister.
Forse fra tutte, l’operazione più semplice può essere quella che porta Castro verso Genova. Ho sentito parlare ieri anche (addirittura) di Lucas Leiva ma mi pare più un’invenzione giornalistica.
Scusa mio omonimo: ” potenziale concorrente in cosa”? Forse dimentichi che il Sassuolo, pur avendo tanti tifosi come la Sestrese, ha un presidente con un potenziale economico enorme ed un’ottima squadra che mira molto in alto. Noi, col clown di basso profio economico, che sta facendo una campagna acquisti cessioni basata sul “fare plusvalenze” (cioè fare cassa) sarà già molto se ci salviamo……