Se trovano conferma le voci che circolano in queste ore, secondo cui Antonio Cassano sarebbe davvero vicino al Parma – che batterebbe (e grazie a Dio) la presunta concorrenza del Genoa – allora è probabile che il club ducale acquisti il barese non prima avergli ridotto, e non di poco, l’ingaggio. Stando alle parole del presidente Garrone, ciò che separava Fantantonio da un ritorno alla sua agognata maglia blucerchiata erano proprio i 3 milioni che spettano per contratto a Cassano: troppi per il tetto stabilito dalla nostra società. Ma i contratti, si sa, possono essere limati, specie se il giocatore versa in cattive acque (come al solito), paludose come sempre. Walter Mazzarri, infatti, ancor prima di arrivare all’inter ha fatto sapere: “Cacciatelo dalla mia vista!”.
Pesano ancora tra i due gli scontri avvenuti nella stagione blucerchiata, quella della finale di coppa Italia, in cui pare che Mazzarri e Cassano non si siano più rivolti la parola negli ultimi tre mesi di campionato.
Nuovamente pericolante, Fantantonio, pare al solito bivio di carriera: ridimensionarsi o finirla lì. Non l’aiutano i ben noti problemi fisici e l’ennesimo litigio, fresco nella memoria (seppure in questo caso non sembra così colpevole), con Andrea Stramaccioni. Se non altro Fantantonio è democratico: rompe con tutti.
Ciò che lo salva sempre, facendone un personaggio da letteratura e scornando ripetutamente i suoi detrattori – vedremo se ci sarà una nuova appendice nella prossima stagione – è il suo talento immenso e innato: compralo e sarai sicuro che ti salverai; fallo giocare e il pubblico si divertirà. Ma con un corollario di guai e mezzi guai che chi non è disposto ad accettare l’irrazionale o l’imprevisto difficilmente potrà digerire.
Edoardo Garrone aveva già chiuso preventivamente le porte a Fantantonio. L’ingaggio troppo alto del giocatore è stato probabilmente lo scudo dietro il quale proteggersi per evitare grattacapi. Chissà se pesa ancora la sceneggiata con il patriarca Riccardo. Chissà se pesa ancor di più la quasi ingestibilità del giocatore (va ricordato, comunque, che Delio Rossi, appena arrivato aveva dato piena disponibilità ad allenarlo, manifestando anche un certo desiderio a farlo). Fatto sta che le ripetute richieste di Cassano a Garrone jr. sono cadute nel vuoto.
Nell’ultima notte di afa sono piombato in un sonno pesante e ho fatto un sogno: sognavo la coppia d’attacco doriana del prossimo anno: Cassano-Zaza. Sognavo Zaza che faceva 20 gol e l’anno successivo lo vendevamo dove diamine voleva a milionate, carriolate di milioni…
Poi, d’un tratto, il risveglio. Speriamo che Gabbiadini sia forte, va…