Più che una proposta è un sogno, quello di Roberto Pittaluga, presidente della Sampierdarenese, intenzionato a mettere a disposizione lo storico campo Morgavi ad Antonio Cassano.
Alla stregua di un cane rabbioso, Antonio ha da poche ore collezionato anche il divieto di tornare a Bogliasco e allenarsi con la Primavera, squadra con cui i rapporti erano ottimali.
Entra in scena dunque Roberto Pittaluga che offre ad Antonio, il fu pibe di Bari, la possibilità di allenarsi al Morgavi di Belvedere, epico terreno di gioco sul quale molti giovani sampierdarenesi hanno sognato carriere vincenti e abbandonato tibie.
“Senza voler dare giudizi sui contrasti che negli anni hanno coinvolto la società Sampdoria e il calciatore Antonio Cassano, l’A.S.D. Unione Sampierdarenese sarebbe lieta di mettere a disposizione il proprio impianto per poter fare allenare il giocatore non potendone non apprezzare le straordinarie doti tecniche”, è il messaggio rilanciato dal presidente Pittaluga grande tifoso sampdoriano e ripreso da Settimana Sport.
Una scelta dettata dall’affetto per il giocatore, quella di Pittaluga, che potrebbe rappresentare una sorta di inatteso riscatto per Cassano, caduto calcisticamente in disgrazia.
Isolato a Bogliasco come Hannibal Lecter, costretto a condividere lo spogliatoio non con gli esseri umani ma con le ramazze di saggina, l’epilogo di Cassano in blucerchiato è stata una pagina malinconica per molti amanti del calcio.
Ferrero e Romei avrebbero fatto sicuramente meglio a non riprenderlo per poi trattarlo in seguito in questo modo barbaro.
Cassano, gallina vecchia senza brodo, è stato emarginato a causa di non precisati problemi comportamentali e perché avrebbe chiuso lo spazio in attacco a Schick (e passi) e persino ad Ante Budimir, non certo a Marco van Basten dunque.
In un campionato blucerchiato fatto di alti e bassi, diviso tra partite di grande soddisfazione e altre di mediocrità assoluta, il caso Cassano aleggiava negli ultimi mesi su Bogliasco con un susseguirsi di capitoli vicini all’assurdo: una storia sgangherata portata avanti da Ferrero con la raffinatezza e l’eleganza che avrebbe potuto avere Bombolo nell’esecuzione di un valzer viennese.
Ma, chiusa in questi giorni la parentesi in blucerchiato, Antonio ha ora la necessità di un campo su cui allenarsi e possibilmente di una squadra con cui giocare. L’obiettivo è arrivare a giugno in condizioni accettabili e poter chiudere la carriera dignitosamente, non solo per ordine di taluni parvenu del calcio.
Nasce così il sogno della Sampierdarenese di portare Cassano al Morgavi, un’ipotesi che sarebbe un clamoroso colpo di scena nella vicenda, conoscendo tutti lo stretto legame esistente tra il club doriano e i Lupi .
Antonio non può giocare all’Entella per non scendere in serie B.
Ma la soluzione Sampierdarenese supererebbe i confini delle categorie, andando ad ascriversi nella dimensione del calcio sano e agonistico di chi gioca sostanzialmente per pura passione. Un aspetto che Antonio, tra mille difetti, ha sempre mantenuto, dandosi nella vita due valori fondamentali: la famiglia e il calcio visto anzitutto come gioco.
A questo proposito fanno piuttosto tenerezza i commenti dei vari tecnici locali, con tutto il rispetto per Dordoni e altri, giocatori che hanno avuto un centesimo del talento del Barese e che emettono di continuo giudizi esistenziali sulla sua persona. Ascoltare loro e come ascoltare un pittore della domenica che, fra una crosta e l’altra, si lancia in giudizi sulla vita di Picasso. Esiste fra questi mondi un’incomprensione e un divario di fondo che non è sanabile.
Tornando al discorso Sampierdarenese, questa potrebbe essere per Cassano una scelta sentimentale che lo renderebbe a tutti gli effetti un eroe del pallone dei nostri tempi, in antitesi con le scelte dirigenziali solo votate al soldo e in strenua opposizione allo stuolo di mercenari di cui pullula il nostro calcio, che tra ipocrisia e spesso falso attaccamento alla maglia sono mossi dalla ricerca del maggior guadagno.
In questo quadro la possibile soluzione “proletaria” di Cassano sarebbe quanto meno affascinante.
Vedremo dunque se la chimera di Pittaluga prenderà forma o resterà soltanto il sogno di una notte di mezzo inverno.
7 commenti
Sampierdarena?
Troppo lontana per lui…
Vorrei vedere la sua faccia ad ogni mio rinvio sbilenco………
Vorrei non si parlasse piu’ di Cassano ma tante’ bisogna tirarlo fuori come il prezzemolo neanche fosse Claudia Shiffer guardiamo avanti se possibile parlare di questo signore non porta da nessuna parte.
questo signore ci porto’ praticamente da solo ad una finale di coppa italia,ad un preliminare di Champions e ci ha deliziato per 3 anni e qualche mese di giocate indescrivibili(basta ricordare il derby vinto 1-0 con gol di maggio e la giostra che ha dato da solo ai bibini) e credo di poter affermare che sia stato il piu’ forte calciatore che abbia mai visto nei miei 40 anni di stadio.ovviamente ne parlo solo da un punto di vista tecnico,della spettacolarita’ di colpi e della genialita’ e non del cervello.e’ chiaro che il personaggio fa parlare e divide i tifosi.per quanto mi riguarda cassano forever!!!!non e’ una polemica luigi ma di sicuro non si fanno articoli su Bentivoglio,piovaccari,berardi,casale,rodriguez o zamboni….(cito proprio a casaccio)ma cassano e’ stato un personaggio importante nella nostra storia recente e a me personalmente vedere che e’ stato trattato come una pezza da piedi fa girare le palle perché in mezzo ai tanti giovani bravi di quest’anno e come arma in piu’ da buttare dentro negli ultimi 20 minuti sarebbe stato perfetto.ho sempre elogiato la societa’ per l’operato svolto da quest’estate in tempi non sospetti quando in tanti prevedevano una retrocessione catastrofica ma sul caso cassano hanno toppato di brutto
Cassano odioso, ci sta! Ma meglio Lui
Che il gatto e la volpe!
Via la vipera ciociara da Genova!
Saluti al mio hermano in Canaria
Ma chi Cassano ? Quello che ” io con le pippe non gioco”? , Cassano quello che ” in serie A giocherebbe anche mio nonno”? Dai! Proprio lui che ha avuto offerte da mezza serie A?…
E comunque e’ andato via ringraziando solo Pedone e i ragazzi della Primavera. Nemmeno un pensierino a tutte le vedove che ha lasciato nella nostra tifoseria. Non me lo sarei mai aspettato da un uomo del suo spessore.