Secondo la Bibbia il “capro espiatorio” era il capro che gli antichi Ebrei sacrificavano nel Tempio di Gerusalemme per chiedere il perdono dei propri peccati. La figura del “capro espiatorio” ritorna quasi ossessivamente nella storia dell’uomo. Non c’è stata società che non abbia tentato di giustificare le proprie difficoltà facendo ricadere la colpa su qualcuno che non c’entrava nulla.
Non è questo il caso di Ricardo Alvarez. L’ex trequartista dell’Inter, arrivato alla Sampdoria via Sunderland nel gennaio scorso, è entrato nel mirino dei tifosi blucerchiati per le sue scialbe prestazioni. Non è il primo e non sarà l’ultimo. Di recente anche il povero Regini è stato preso di mira da molti per le sue altalenanti prestazioni. “Altalenanti”, per l’appunto: con alti e bassi.
Di Alvarez si ricorda un solo punto alto: il gol segnato l’anno scorso a Firenze. Un bel sinistro dai 20/25 metri entrato in rete grazie alla complicità del portiere viola Tatarusanu. E poi niente. Il nulla cosmico. Passi la scorsa stagione, quando la Samp non aveva una chiara identità di gioco, sballottata com’era tra la pessima gestione Zenga e l’altrettanto fallimentare esperienza di Montella.
Ma ora che è stato inaugurato il nuovo corso di Giampaolo, non ci sono più scuse. Il paragone tra Alvarez e Bruno Fernandes è impietoso. Quanto l’argentino è sterile, fiacco, prevedibile nei movimenti e nelle suo giocate in orizzontale, tanto il portoghese è capace di vivacizzare la manovra della squadra, bravo com’è a non dare punti di riferimento agli avversari e a segnare a ripetizione.
Esattamente il repertorio di colpi che ci si aspetta da un trequartista. E che Alvarez, in quasi un anno solare passato a Genova, non ha mai fatto vedere, instillando il germe del dubbio a chi, l’estate scorsa, gli ha rinnovato il contratto a cifre importanti: 900 mila euro all’anno fino al 2019. Urca!
Alvarez non è un capro espiatorio. Se i tifosi lo contestano una ragione ci sarà. Il suo bagaglio di doti tecniche è indiscutibile, altrimenti non sarebbe mai entrato nel giro della sua Nazionale. Ma forse gli mancano un pizzico di personalità e di cattiveria. Con il Cagliari partirà quasi certamente da titolare. Ricky, è la tua ultima chance. Dimostra di meritare la maglia più bella del mondo.
ROBERTO BORDI
3 commenti
Molto più semplicemente: non devi giocare. A meno che Fernandes non sia a pezzi. Meglio Bruno anche acciaccato, come probabilmente era ieri…
dispiace puntare il dito sempre contro Alvarez ma purtroppo e’ la dura realta’.posso solo difenderlo perché comunque si impegna al massimo e questo va riconosciuto,corre tantissimo,copre molte zone del campo ma da un trequartista,un ipotetico numero 10,ti devi aspettare il colpo,il guizzo,il tiro da fuori,il passaggio in profondita’ a metter l’uomo davanti alla porta……e invece……il nulla!!!!!oltretutto un ingaggio da big deve essere largamente ricompensato dalle prestazioni.la soluzione ideale sarebbe cederlo a gennaio o in prestito sperando che qualcuno si accolli il fardello del suo ingaggio
Tra i trequartisti che abbiamo a disposizione e sicuramente l’ultimo, ma fino ad ora è stato il primo nelle scelte di Giampaolo, come uno che faccia l’allenatore non veda quanto è nullo è scandaloso.
Temo che questo non se lo prenda nessuno.