Nel mio ultimo intervento su queste pagine presi le difese dell’osteggiato Angelo Da Costa, suscitando il disaccordo di alcuni lettori. Dopo la prestazione offerta domenica scorsa dal portiere brasiliano, molti di questi detrattori avranno pensato: “visto chi aveva ragione nel giudicare il nostro Tarzan?”…
Ebbene, per quanto riguarda l’ultima partita devo fare retromarcia!
Tuttavia, qualche precisazione è necessaria:
PRIMO GOL
Si è sentito dire, da Pegli al monte Fasce, che Da Costa fosse mal piazzato, specie perchè avrebbe dovuto stare più avanti e più a centro porta. Assolutamente no! Oramai, se si decide di non uscire (specie sui calci piazzati), occorre piazzarsi quanto più vicini alla linea di porta, in modo tale da avere più tempo a disposizione per fare la parata. Guardatevi qualche video di Marchetti, che in questo movimento è un mostro di bravura: noterete che spesso finisce il gesto tecnico con i piedi ben dentro la porta stessa e le braccia protese in avanti. Quindi, sul primo gol, l’unico rimprovero da muovere a Tarzan è la consueta mancanza di esplosività e spinta: un deficit che oltre a suscitare l’ira del tifoso medio, rende il povero n° 1 blucerchiato incapace di fare il cosiddetto “miracolo”.
SECONDO GOL
Qui casca l’asino (e, per quelli over trenta come me, anche una Coppa dei Campioni!). Se riguardate le immagini, al momento del tiro Da Costa, forse inebriato dal gatorade bevuto nell’intervallo, fa una saltello brasileiro e, come naturale, appena riappoggiati i piedi per terra, spinge per effettaure la parata. Morale? Non arriva per poco su quello che è sì un bel tiro ma che parte dal quartiere di Nettuno. Il riferimento alla Coppa dei Campioni è per il mio vecchio idolo Pagliuca che, benchè sia stato più che un grande portiere, fece lo stesso errore in quella maledetta finale di Wembley. Se salti, sei fritto!
TERZO GOL
Naturalmente Angelo è incolpevole perchè prova ad opporsi alla fiondata di Destro da pochi passi buttandosi da una parte, nella speranza di essere centrato. Risultato, 3 a 0 e buonanotte a tutti. Ma questo movimento, classico di noi numeri uno quando siamo praticamente spacciati, dovrebbe invece far apprezzare la parata di Tarzan nel primo tempo su Strootman (detto la Lavatrice dal proprio allenatore, a voi scoprire il perchè). Il nostro n. 1 resiste alla tentazione di andare per margherite alla sua destra o alla sinistra, chiedendo agli dei di essere colpito dal pallone, e resta in piedi fino all’ultimo, riuscendo ad opporsi al tiro. Parata che sembra semplice, ma che in realtà presenta ben più di una difficoltà e che ci tiene, fino a quel momento, sul risultato di parità.
In conclusione, agli acerrimi antagonisti di Da Costa chiedo di fare una riflessione: è più grave (e decisivo) l’errore di Tarzan sul secondo gol (e, se volete, il consueto “mancato miracolo” sul primo) o la libertà di colpire (a morte) la nostra squadra lasciata da Regini a Destro in entrambe le circostanze???
4 commenti
Con la Roma non ci salvava neppure Dasaev (per chi non lo ricorda causa gioventù digiti su Youtube…), quindi Da Costa c’entra poco, il problema è che andrebbe bene ad una partita di calcetto, sempra il portiere di marmo nel senso è fermo, uscite anche nell’area piccola zero (ma è un problema di quasi tutti i portieri attuali) se la palla passa da oltre 1 metro è sempre goal.
Fà il compitino da 6-, il convento passa questo ma mi piacerebbe se magari arriviamo tranquilli (e mi tocco facendo questa affermazione…) le ultime 3-4 partite vedere Fiorillo, che ora avendolo dato per meta alla Juve (boh nn lo capita questa…) si potrebbe trasformare in un fenomeno!!
Ottima analisi! Grazie per i chiarimenti. Per me Da costa è un oportiere mediocre, comunque è anche vero che campioni non ne abbiamo neanche in mezzo al campo. Quindi rispecchia i valori di una squadra che deve salvarsi o poco più.. facciamocelo andare bene
E sì, proprio gran portiere. Oggi si è visto. Perdonami ma se fai il paragone con Marchetti sei proprio fuori argomento. Sarà anche che la reattività di Marchetti gli permette di poter stare sulla linea. Da Costa proprio non deve stare lì. Anzi io lo vedrei proprio fuori dalla linea. Ma anche in tribuna.
Ed è anche inutile prendersela con l’arbitro. Non è colpa sua se da Costa non è uscito in occasione dell’azione che ha portato al calcio d’angolo del secondo gol