La proposta di Ferrero è caduta nel vuoto. Ariedo Braida saluta la Samp prima ancora di cominciare, ha ritenuto troppo stretto il ruolo che gli riservava Ferrero nella nuova Sampdoria. L’incontro di ieri non ha risolto un fico secco. Anzi, Braida ha ricevuto l’investitura dal nuovo presidente, ma non l’ha ritenuta consona al proprio valore e alla propria esperienza.
Ferrero, vipera factotum, vuole agire a 360 gradi, specie in fase di acquisto giocatori. Per Ariedone il compito sarebbe stato limitato più che altro alle cessioni. E, stando alle indiscrezioni, sul gran rifiuto di Braida ci sarebbe di mezzo anche la questione economica, che non ha trovato d’accordo l’ex dirigente rossonero.
Probabile che Ferrero, una volta limitati i compiti del vecchio volpone Ariedo, gli abbia anche limitato lo stipendio.
Detto questo, non bisogna allarmarci troppo.
Prima di tutto era lecito aspettarsi, una volta cambiato il presidente, che avvenissero cambiamenti radicali anche a livello dirigenziale.
Se Ferrero è deciso ad operare in prima persona sul mercato, dobbiamo fidarci di lui. I soldi, dopotutto, sono i suoi. Un ruolo fondamentale sulla scelta dei giocatori l’avrà anche Sinisa: c’è da fidarsi ancora di più.
Per quanto riguarda le sparate di Loris Boni su twitter (il discorso al limite del delirante sulle “cose irracontabili”), forse Boni si aspettava il pieno rispetto di un accordo fatto con la precedente dirigenza.
Ma le cose cambiano. Garrone se n’è andato da un momento all’altro, nessuno lo sapeva né lo sospettava (manco Sinisa). E queste sono le conseguenze.
Il calcio alla fine dà risposte chiare. Aspettiamo i risultati, le operazioni che porterà avanti Ferrero.
Poi lo potremo giudicare.
10 commenti
Perdiamo un fior di professionista, serio e competente, non e’ un buon inizio. Attendiamo le prime mosse ufficiali, ma l idea di Ferrero che tratta con Galliani, Marotta o Lotito mi lascia perplesso.
Cari amici, una volta c’era la holding con i genoani da allontanare, il commercialista pazzo che faceva operazioni di calcio senza capire di calcio, l’enfant-prodige che ci allontava un adorabile Iachini per far ridere Benitez… Insomma, all’ombra del grande cuore e della cristallina buona fede dei Garrone, abbiamo visto di tutto e di più.
Non metto in dubbio capacità, e soprattutto l’immagine nobile, di Braida.
Però, io ora mi metto sul fuoco i pop-corn, e mi godo quello che sarà, evidentemente, l’ ONE-MAN-SHOW di Gigi La Trottola. Che di volontà ed energie credo ce ne stia già mettendo più che abbastanza. Che magari, proprio grazie al fatto che non vuole passare per un Lord inglese o per il Signore dei Signori, ti tira giù un ulteriore duecentomila Euro dal prezzo, che male non fa. E’ comunque sicuro che si sta automaticamente assumendo la responsabilità diretta di tutto ciò che accade, e accadrà, in UC Sampdoria, acqua alle piante di Corte Lambruschini compresa. Se delega qualcosa, credo che siano le sue vecchie attività cinematografiche…
Io il futuro, bianco o nero, non lo conosco, ma è comunque una pagina ancora tutta da scrivere.
Finisco con una provocazione: quante volte la nostra dirigenza ha ricevuto complimenti da altre società o procuratori per come ha condotto trattative di mercato appena concluse? La cosa non vi ha mai messo qualche pensiero nella mente…?
“e se la luna, ci porterà fortuna, forse si vincerà parapappapà…”
Nel frattempo: belin fatece largo che passamo noi!!!
Sono sostanzialmente d’accordo. A me, onestamente, l’impeto di ferrero non mi dispiace. Poi come sono andate veramente le cose con braida non lo sapremo mai. Ma tanto quel che conta sono soltanto i risultati, come è scritto nell’articolo. Il giudizio arriverà dal mercato e dal prossimo campionato.. Forza Samp!!
Dispiace senza dubbio perchè Braida è un dirigente navigato, onesto, capace e serio, che avrebbe apportato valore aggiunto alla causa Samp in sede di mercato (ma Garrone lo voleva in stile Marotta). Ma lo scrissi giorni fa in un altro commento: non poteva lavorare a stretto contatto con quel tornado di Ferrero (che oggi è volato pure a Londra, chissà a far cosa…leggete il suo tweet): troppo diversi nei ruoli e negli atteggiamenti. Ferrero l’avrebbe pure tenuto ma con stipendio tagliato e con operatività limitata (magari consigliere o cose cosi, praticamente inutile quindi). Spero che Braida non faccia storie sul contratto, ma credo sia un Signore. Ferrero che tratta di prima persona va benissimo invece perchè non regalerà neanche 10 euro: “volete Okaka? 10 milioni o ve pio a capocciate!”. Per me, ora si occuperà lui di mercato in accordo con Sinisa, ma non è detto che possa chiamare un DG in un secondo tempo (un Leonardi per esempio, già suo amico).
Ragazzi, i vostri commenti non fanno una piega, probabilmente sono io ad essere troppo diffidente. Sara’ che tutto lo show fatto di conferenze stampa da avanspettacolo, lampeggianti blu, fallimenti e patteggiamenti, inni da cambiare e tweets di propaganda mi fa venire in mente i vari Gaucci, Prez, Cecchi Gori e Ciarrapico. Cose alle quali da tifoso Samp da ormai trent anni non sono stato abituato
E’ un film che avevamo visto in altre società, ora tocca a noi, prepariamoci al peggio e consoliamoci pensando agli anni di Paolo Mantovani, alla fortuna che abbiamo avuto ad averlo come Presidente negli anni della nostra giovinezza, una fortuna che paragonerei a quella dei tifosi del Chelsea e del Manchester City, con la differenza che Lui era anche tifoso. Non è poco.
Giacomo
Non si può neanche vivere perennemente nel passato, ragazzi, seppur relativamente recente e glorioso come il nostro. I tempi di Mantovani sono passati, ne abbiamo tutti un ricordo bellissimo e indelebile, quando la Samp era tra le grandi d’Europa. Tutti lo abbiamo un pò nel cuore. Il sampdoriano non rimesta tristemente nel passato, quello lo facciamo fare agli altri, a quelli là insomma, che vincevano scudetti negli anni ’20 quando lo scudetto non c’era o era alla stregua di un torneo estivo. Diamo tempo al tempo, guidichiamo i fatti, lo farò io per primo. Infine, voglio citare Bertoli “affronterò la vita a muso d’uro, con un piede nel passato, ma lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.
Mi auguro di tutto cuore, che Ferrero si metta vicino qualcuno che conosca l’ambiente calcio, per fare mercato. Sono felice che, come sembra, sia entusiasta, e voglia partecipare in prima persona; ma sappiamo tutti che è un ambiente di squali, dove contano moltissimo le conoscenze, e le amicizie. Spesso non basta essere capaci e scaltri nel proprio ramo, per fare bene in quel mondo, e voler fare da soli, è un bel rischio. Comunque vedremo. Ovviamente siamo tutti con te “Viperetta”, buon lavoro, e occhio a chi stringi la mano, che chiunque può fotterti l’orologio!
Paolo Mantovani è la nostra storia più bella, ma appunto è storia, e rimpiangerlo oggi non ha senso. Semplicemente, oggi quella Samp è irripetibile, anche volendola replicare. Non ci sono più le “bandiere”, non si può dire neanche “buon-giorno” a un calciatore senza passare prima dal suo procuratore, figuriamoci accordarsi direttamente con lui invitandolo a prendere un caffè in sede. Forse nel calcio di oggi Mantovani lascerebbe, perchè schifato dai tira-molla, dai procuratori squali che fanno sentire Campioni i loro assistiti solo dopo mezza stagione positiva, e via dicendo. Sarebbe impossibilitato ad agire come gli veniva meglio, secondo principi e valore della parola data anche senza bisogno di un contratto e una firma. Ma che comunque il calcio stesse cambiando, e che quella Samp era destinata a finire, ebbe modo di notarlo anche lui, quando decise di vendere Vialli per soldi + vari giovani che avrebbero dovuto rappresentare il nostro futuro… E contro il volere dei tifosi, andai anche io quella sera a Nervi. Sono anche convinto che un Riccardo Garrone, ai tempi di Paolo Mantovani, avrebbe potuto fare cose molto positive.
Sembra che la cosa non sia completamente chiusa, last news!!!