“Bizzarri chi è, il portiere dell’Udinese?” dice Bosotin, intervistato dal blog dopo l’uscita infelice di Luca Bizzarri a Palazzo Ducale.
“Lo so chi è Luca Bizzarri, quello che ha lo sguardo da pinscher davanti alla macchinetta del caffè. Ma sì, scusiamolo – aggiunge Boso, il mitico fondatore degli Ultras. “Lui è un comico e vuole far ridere. Ma quelli che fanno sempre ridere sono i tifosi rossoblù. Prima dicono che sono inglesi, poi fanno il derby con il Boca, poi adesso c’hanno la cantera ispanica. E non hanno mai vinto un cazzo.
“Pinuccio Brenzini – aggiunge Bosotin, “il rappresentante di Recco prestato al giornalismo, dice che è contento che sua mamma lo abbia fatto genoano. Noi siamo ancora più contenti di non averlo fra i nostri. Quando è uscito dal Ferraris l’altra volta sembrava ‘Rocky 1’. Solo che belin, non gridava Adriana, ma Enrico. Cosa posso aggiungere? Fra noi e loro c’è la differenza che esiste tra chi esce con la Hunziker e chi esce con Susanna Camusso”
“Comunque – conclude Bosotin “Tornando all’argomento Bizzarri, io non me la prendo con l’attore ma con la politica che ha affidato un ruolo importante ad una persona di questo tipo. I Sampdoriani sapranno chi votare alle prossime elezioni. Mi chiedo, questi genoani cosa vogliono fare da grandi? C’ hanno 180 anni di storia, non hanno mai vinto nulla. Belin anche i brontosauri alla fine sono spariti”.
1 commento
La reazione alle parole di Bizzarri è stata forse un po’ troppo brusca, ma ben venga, perché è sempre un bene sottolineare la loro tendenza a voler fare i simpatici infilando battute calcistiche dove non c’entrano nulla, e che comunque non fanno per niente ridere. Perdono il confronto persino con gli sfottò macabri e politici che ci sono a Roma, se non altro quelli sono creativi e non sempre uguali ed autocompiaciuti sulle solite tre battute smorte ripetute alla nausea. Unica squadra, ciclismo, Sampierdarena. Wow che ridere.
Poveretti. Vita grama. Il clacson lo suonano non per festeggiare un trofeo, ma perché noi retrocediamo o perdiamo una finale. E questa non è una battuta, ma una tragica realtà, per loro. Ripeto, poveretti e non è una battuta.