“Sinisa a Genova si trova da Dio” – ci racconta Bosotin, figura mitica della tifoseria doriana. E per restare in tema di figure divine, aggiunge: “Speriamo in Gesù Cristo che Mihajlovic resti”.
“Una cosa è certa..” – continua Boso, intervistato da SampGeneration:
“Con il suo arrivo abbiamo vinto alla lotteria, è stato un cazzo di grande colpo di Edoardo Garrone” –
“Io Garrone lo conosco – ci racconta Bosotin- “l’ho anche accompagnato molte volte in moto al campo d’allenamento di Bogliasco, quando eravamo più giovani. So che è un grande tifoso e che investe i soldi che gli permette la sua famiglia. Lui è un buon presidente, uno che pur con pregi e difetti ci garantisce la serie A, escludendo lo scivolone di quell’annata disgraziata, poi subito recuperata. Dobbiamo tenercelo stretto”.
Poi il fondatore degli Ultras riprende il discorso su Sinisa.
“Da lui possiamo ripartire per costruire una grande squadra. Io so che si trova benissimo a Genova. Si trova da Dio.”
Ma quanto ha contato l’amicizia con Mancini sul suo arrivo alla Samp?
“Roby – ci dice Boso “è amico fraterno di Mihajlovic. Il Mancio mi aveva già detto che sarebbe arrivato il tecnico serbo a sostituire Delio Rossi quando le cose giravano male. Sinisa ha un temperamento guerresco, la Nazionale serba gli iniziava a stare stretta e aveva voglia di tornare a misurarsi in una squadra di club: dove trovare adrenalina giorno dopo giorno, dove ha l’obbligo di stare sempre sul pezzo. Quando è circolata l’ipotesi di un interesse di Garrone per Mihajlovic, sono sicuro che il nostro mister e Roby si sono parlati e che il Mancio gli ha dato una forte spinta per approdare alla Samp. Del resto Mancini è sempre interessato alle vicende doriane (non dimentichiamoci che ha i colori blucerchiati tatuati sulla pelle) ed era certo che Mihajlovic da noi avrebbe fatto grandi cose”.