#L’artediperdere
Uomo Ragno versus Aeroplanino? Nient’affatto. Zenga, una volta raggiunto da Valerio Staffelli di Striscia la notizia per la consegna dell’arcinoto tapiro, ha dimostrato il fair play di un lord inglese. Indossando un sorriso sconsolato e con un’ottima dose di ironia ha incassato la sconfitta come pochi altri avrebbero saputo fare.
“Ho perso due città, proprio graziose” diceva Elizabeth Bishop ne la sua celeberrima poesia “L’arte di perdere” e proprio questo è successo a coach Z.: nel 2009, esonerato da uno Zamparini noto mangia-allenatori, ha perso Palermo e adesso ha perso Genova, la sua seconda piazza dopo la Milano interista ma soprattutto la sola città italiana dove abbia sia giocato sia allenato.
Alla Samp Zenga ha fallito tecnicamente. Ma umanamente non ha mai (o quasi) sbagliato un colpo: l’affetto nei confronti dei nostri colori ha radici lontane e Walter ha sempre dimostrato profondo rispetto e sincero attaccamento alla nostra maglia. I suoi errori sono stati puramente tecnici, ma la legge del calcio è questa: no gioco no party!
Il cambio di guardia sembra avere reso Cassano un uomo nuovo, molto probabilmente Walter Zenga gli aveva causato più di un mal di pancia (nel suo caso un mal di pancione). Del resto Montella, suo ex compagno di squadra prima alla Roma e poi alla Samp, potrebbe riuscire ad intercettare meglio i suoi (mal)umori, esattamente come – nella Maggica – finalizzava i suoi assist al goniometro.
#enjoyDubaiWalter, #restanelnostrohangarAeroplanino!!!
4 commenti
Ma sai anche io incasserei volentieri un ben servito. Me ne torno a dubai e guardo le partite sul divano in tranquillità, senza pressioni e ben pagato. Del resto non mi sembra sia stato un ambizioso guardando il tenore dei campionati in cui ha allenato. Un po co.e Delio Rossi, pensate gli dispiaccia subire esoneri?
Nulla da dire sul Walter Zenga uomo, sono certo che sia sinceramente affezionato ai nostri colori e che al tempo stesso abbia dato il 100% di se stesso per cercare di far bene, un sincero in bocca al lupo con la speranza di rivederlo presto una panchina… e col sollievo che non sarà di certo la nostra:-)
mi unisco agli auguri…ciao Walter!
No gioco no party è proprio la caratteristica che deve avere un buon giocatore (o ex ) e a lui non manca di certo!