Nuovo giorno e nuovi problemi per Ferrero: dopo il deferimento per i gestacci (a suo dire scherzosi) contro alcuni giornalisti romani a cui intimava le più classiche attività di fellatio in seguito al gol di Praet, ieri è arrivata la notizia ben più grave della conclusione della vicenda Livingston. E’ stato infatti bocciato il ricorso presentato dagli avvocati del Viperetta contro il patteggiamento.
Per questo reato, secondo le regole Figc, Ferrero dovrebbe ora decadere da presidente.
Non tutto è deciso comunque, secondo un’interpretazione legale, che spiega oggi Il Secolo: “Ferrero potrebbe perdere solo i suoi poteri federali (che riguardano assemblee e votazioni) ma non essere costretto a rinunciare alla carica, essendo in assoluto la presidenza una carica civilistica”.
Restano comunque alcune perplessità sulle uscite di Romei che ha commentato ieri la vicenda.
Uscite di furbizia volpina: “Non è il mio ambito, non è la mia materia. Per noi il patteggiamento non è una condanna”, posizione che contrasta con quella della Figc che equipara patteggiamento a condanna.
Un altro elemento bizzarro è la metamorfosi di ruolo di Romei (che tra l’altro dichiara di essere tesserato o meno nella Samp a giorni alterni).
Prima è stato presentato come legale di Ferrero. Pochi mesi fa come iscritto alla Figc nella carica di “legale rappresentante della società”, carica che non dovrebbe prevedere il tesseramento come invece è stato affermato.
Infine, nella doppia veste di legale di Ferrero e della società, Romei non risponde sulla decadenza della Figc, quando invece il Viperetta avrebbe già dovuto comunicare e autodenunciare la decisione della Cassazione.
Il caso è aperto, ma il solito bailamme creato dalla società lascia molte perplessità, per usare un eufemismo.
2 commenti
calcio specchio della societa’ italiana e della politica
Bravo Cristiano c’e’ poco da commentare siamo in Italia,,,,,e povera Samp che figure di m…a che facciamo.