Vittoria netta, vittoria convincente, il Catania è stato asfaltato.
Eder, in grande spolvero, e Gabbiadini gonfiano la rete e firmano il 2-0 finale nella delicatissima sfida salvezza. La Sud alla fine è una bolgia: tutti a gridare: Sinisa, tira la bomba!!
E Sinisa l’ha tirata la sua bomba dalla panchina: arriva la prima vittoria in campionato del serbo, dopo il furto con scasso della Lazio, con la beffarda rete di Cana al 95′.
Ma oggi contro il Catania abbiamo dominato il gioco e il punteggio è senz’appello.
Gli etnei, in crisi nera, sono falcidiati dalle assenze e si presentano a Marassi con un catenaccio d’altri tempi. Anzi, un catenaccio tipico dei tempi di Delio, il vecchio rimbamba, il vecchio pugile suonato. I giocatori di De Canio fanno la parte della Sampdoria di Rossi di qualche settimana fa: barricate e contropiede sbilenchi, con lanci curvilinei e imprecisione continua nei passaggi. Il primo tempo a onor del vero è di una bruttezza rara. Qualche conclusione dalla distanza di Gabbiadini, qualche incursione di Eder che non trova mai il tiro pericoloso e poco altro. Il gioco è continuamente spezzettato, soprattutto a causa dell’ostruzionismo catanese: falli, falletti, giocatori per terra in continuazione. Obiang rilancia i palloni con ritardi di un quarto d’ora. E quando rilancia, sbaglia con implacabile costanza.
Nella ripresa partiamo col piglio giusto. Si teme il copione della prima frazione, ma per fortuna quasi subito (al 54‘), troviamo il vantaggio: discesa rocambolesca di De Silvestri, che si trasforma in una ruspa e avanza a testa bassa, tornando la macchina da guerra porno-stantuffante che era un tempo: cross a centro area e tuffo da spiaggia di Eder che si lancia come una scimmia dall’albero, alla cieca. Colpisce la palla di piena fronte e gonfia la rete : 1-0! Mihajlovic esulta furente, arriva il gol che aspettavamo!
Nel Catania entrano subito in campo Keko e l’ ex Maxi Lopez, non più fluente di chioma, ma alquanto ingrassato e con un ciuffo maldestro in testa.
All’ ingresso in campo di Maxi, all’inizio della partita, era partito l’applauso dello stadio nei suoi confronti. Probabilmente un applauso di pietà, dopo la vicenda Wanda e le corna d’alce piovute sulla sua capoccia.
L’argentino è gettato nella mischia dopo il vantaggio blucerchiato, ma non combina nulla.
Noi chiudiamo benissimo le iniziative catanesi e ripartiamo in contropiede. Al 76′ c’è la sventagliata stranamente azzeccata di Palombo che lancia Manolo Gabbiadini. Manolo parte dalla destra, si accentra e dal vertice dell’area lascia partire un sinistro fenomenale, da campione, che si insacca nell’angolo alla destra del portiere. Magia di Gabbiadini! E’ 2-0!
Gli ultimi minuti trascorrono nell’esaltazione generale. Gabbia sfiora la terza rete, Soriano (buona la sua prova) si esibisce in una “sorianata” delle sue: lanciato dalle retrovie, è solo davanti al portiere ma effettua uno strambo colpo di testa dai 25 metri… Fa niente! Lo stadio esulta, da Cagliari arriva la notizia che Sau ha siglato la rete del 2-1 al 92′.. La fortuna gira, porco mondo!
Stringiamo i denti, ma stasera, per la prima volta dopo settimane, siamo fuori dalla zona retrocessione. Sinisa, tira la bomba e facci sognar!!
1 commento
Ed ora, se non si perde a Verona, si potrebbe anche inanellare una discreta striscia positiva. Rispetto ai tempi del “valore aggiunto” (sic!) sembra quasi di sognare. Riguardo ai giocatori che tornano da avversari, se non sono stati fetenti (vedi certi ex blucerchiati che tutti conosciamo, soprattutto uno che mai ha giocato a Marassi…) io sono sempre per l’applauso, e per la sportività che mai deve mancare. E per il Maxi Lopez che non è scarso, tuttaltro, così almeno è il mio giudizio, ma sta attraversando un periodo delicato, anche per le note vicende, è giusto l’applauso. E per le corna è sempre arduo dare giudizi anche perchè sono una lama che può cadere sul collo di chiunque e fanno più male quando arrivano come NEMESI….