Giorni fa avevamo parlato di una voce di mercato riguardante Gianni Munari. Il centrocampista sarebbe stato richiesto dal Parma, in cambio di un conguaglio economico e del cartellino del giovane di belle speranze (e figlio d’arte) Alessandro De Vitis, classe ’92, reduce da un paio di stagioni in B tra Modena e Padova.
La trattativa per Munari era anche stata parzialmente confermata da Osti nel corso di un’intervista: il diesse, però, puntualizzò che, prima di poter concludere l’accordo, il Parma avrebbe dovuto risolvere la posizione di alcuni giocatori “in esubero”. Nessun riferimento a De Vitis, il quale sembrava destinato al Carpi neopromosso in B, una piazza “ideale” per lanciare senza troppe pressioni un giovane promettente.
Ora, invece, manca solo l’ufficialità: Munari passerebbe definitivamente in gialloblu con un contratto quinquennale, in cambio di un conguaglio economico in via di definizione e del cartellino di De Vitis, esattamente come era stato ipotizzato la settimana scorsa. Con una leggera differenza: proprio per la giovane età e per la necessità di giocare, De Vitis rimarrebbe per un anno in prestito al Carpi, anziché arrivare subito a Genova.
La cessione di Munari era nell’aria da tempo: il centrocampista aveva trovato poco spazio con Delio Rossi, benché il suo apporto, quando richiesto, sia stato sempre all’altezza della situazione e sia sempre stato caratterizzato da estrema professionalità, in allenamento e sul campo. L’età del giocatore e l’esigenza della società di abbassare il costo del lavoro, però, hanno preso il sopravvento. Nato il 24 giugno del 1983 a Sassuolo, Munari arrivò a Genova nel gennaio 2012, proveniente dalla Fiorentina, quando la squadra boccheggiava a metà classifica in Serie B e la promozione sembrava una chimera; grazie al carattere e alle indubbie capacità tecniche (già mostrate nella massima serie ai tempi del Lecce), fu protagonista dell’imperiosa rimonta che portò gli Iachini boys ad un’insperata rimonta, culminata con il ritorno in A via playoff. Nella scorsa stagione, invece, fu utilizzato con regolarità (27 presenze), poche volte, però, da titolare (14): nonostante questo, riuscì a mettersi in evidenza, siglando tre reti contro Roma, Inter e Palermo.
La società invece non ha intenzione di mollare Angelo Da Costa. La voce riportata dalla Gazzetta secondo cui il portiere brasiliano sarebbe stato richiesto dal Cagliari è stata seccamente smentita da Osti: nessuna trattativa, non abbiamo intenzione di lasciarlo partire; potremmo farlo solo nel caso in cui lui stesso lo chiedesse, ma allo stato è improbabile, anche perché Angelo si trova bene ed è molto affiatato con Romero. Inoltre, Osti aggiunge una postilla: nel caso Da Costa dovesse andar via, la società dovrebbe trattenere Fiorillo, che, invece, “ha bisogno di giocare”. Per il ragazzo di Oregina, quindi, talentoso ma discontinuo, si profila un’altra stagione in prestito, probabilmente al Livorno o al Lanciano. Il quarto portiere Tozzo potrebbe finire in prestito a Cittadella, Carpi o ancora Lanciano.
Torna a circolare il nome di Niang per l’attacco, sempre nell’ambito dell’affare Poli. Il tecnico del Milan Allegri sarebbe rimasto favorevolmente impressionato dalle qualità di Andrea, al punto che avrebbe chiesto alla dirigenza rossonera di fare un ulteriore sforzo per acquistare anche la seconda metà del cartellino. La proposta del Milan sarebbe di offrire alla Samp un conguaglio di 1 milione di € più la metà del cartellino del giocatore francese.
Menzione finale per il ballon d’essai che ha fatto credere per un paio d’ore al pubblico blucerchiato che la società avesse ingaggiato lo svizzero Emeghara; a quanto sembra, sarebbe stato il Siena, nel tentativo di far cassa, ad aver proposto diverse volte l’attaccante ad Osti, ricevendo sempre un secco rifiuto.