Nel caos esistenziale della Sampdoria degli ultimi mesi, è sempre lucido il pensiero di Arnuzzo che ha analizzato la questione blucerchiata su Primocanale.
Il pensiero di Domenico Arnuzzo è piuttosto chiaro: inutile chiedere dosi eccessive di grinta e agonismo alla nostra squadra, che evidentemente non è in grado di metterle in campo.
“Il calcio è fatto di diversi aspetti – ha sottolineato Arnuzzo commentando l’ennesima sconfitta della stagione. “Non c’è solo la tecnica, serve cuore, grinta, dinamismo, concentrazione, capacità di leggere le partite, spirito agonistico e di squadra etc. E’ evidente che la Samp abbia una buona base tecnica ma anche fisiologiche carenze per quanto riguarda gli altri aspetti. La strada del gioco intrapresa da Montella, coi suoi difetti, sembra dunque l’unica percorribile, sulla base della rosa a disposizione, per conquistare la salvezza”.
Il pensiero è interessante.
In effetti per dare una scossa di agonismo alla Samp moribonda di quest’anno si potrebbero inserire giocatori più aggressivi, magari anche Palombo e Barreto, uniti al sempre agguerrito Ivan.
Ma, in mezzo a questo schifo, la presenza in campo di Palombo e Barreto potrebbe sancire la via più veloce e diretta verso il suicidio. Un harakiri lento e prolungato nel tempo, una sofferenza fino all’ultima giornata di campionato.
Restiamo dunque aggrappati alle decine di minuti positivi di San Siro. La speranza è che questa Samp, capace di costruire una mole di gioco significativa contro l’Inter, possa fare molto meglio in termini di risultati contro squadre enormemente più scarse (vedi Frosinone e Verona, solo per restare alle prossime due gare).
Ancora piena fiducia in Montella, bisognerà stringere i denti fino alla fine.
Resta l’idea che (vista la rosa a disposizione) l’impiego continuativo della coppia Cassano-Quagliarella in avanti possa portare qualche prezioso punto in più, in vista una salvezza che resta indiscutibilmente alla nostra portata.
Non conquistarla sarebbe il più grosso e mostruoso sacrilegio di Montella
4 commenti
Siamo in una fase forse involutiva, non ci sono progressi, si cè fraseggio ma l’attacco ora è piantato completamente, non riusciamo a tirare il porta.
Dietro siamo pietosi, ultima sofferenza abbiamo fatto resuscitare l’Inter che è in stato pietoso, arbitri contro a tutto andare…..mah ho veramente paura se non facciamo almeno 4 punti nelle prossime due partite, battendo Frosinone e cercando di non perdere a Verona (cosa non scontata visto la nostra pochezza assoluta).
inutile girarci intorno dipende solo da noi,la nostra salvezza si decide nelle prossime 4 partite.frosinone in casa,verona ed empoli che pare in caduta libera in trasferta e chievo in casa quasi tranquillo.8 punti in 4 partite e siamo fuori da questa merda.ma con i se e con i ma diceva qualcuno non si fanno punti.ora o mai piu’.in questo momento prima ancora che giocatori servono uomini veri,con le palle d’acciaio.non e’ questione ne’ di moduli ne’ di formazione
Segnare è difficile, ma riusciamo. Quello che non deve più accadere è prendere reti da polli.
Ranocchia garantisce uno svarione letale a partita. Montella deve risolvere questo rebus: come difendersi senza Ranocchia? Le squadre che incontreremo sono capaci di andare in gol compreso il resuscitato Verona, quindi blindarsi dietro è vitale quanto buttarla dentro davanti, ma in attacco qualche alternativa l’abbiamo. Dietro solo angosce come Moisander e incognite con Skriniar
In fase difensiva nervi saldi. La crisi di nervi con paura del pallone quando entra o sta per entrare nella nostea area di rigore sembra sempre sulla soglia. Siamo a rischio “Sampdoria Cesena” (gara simbolo della nostra ultima retrocessione). Non ci siamo ancora, ma un rischio c’é. E comunque lottare il doppio perché ci gira tutto male anche al di fuori dei nostri nervi.