Sabato sera, sulla Lanterna, è comparsa l’effigie del Marinaio.
Mentre qualcun altro in città festeggiava un vetusto anniversario, riempiendosi la bocca di glorie lontanissime, incartapecorite, per non pensare ad un presente traballante (vero, Joker?), i Fedelissimi hanno salutato l’avvio di stagione con una festa alle pendici della Lanterna.
Insieme a loro, Angelo Palombo, campione ormai ritrovato dopo un periodo tribolato. Il centrocampista si è detto “felice di tornare qui in mezzo ai nostri tifosi; ho già partecipato in passato a questa grande festa e sono tornato più che volentieri”.
Angelo sa perfettamente cosa rappresenta il derby: combattimenti all’ultimo sangue, esaltanti per i vincitori e spietate per i vinti. In undici anni in blucerchiato (a parte l’ingloriosa parentesi interista), Palombo ne ha prese e ne ha date insieme ai compagni; le sue parole sono poche e chiare, ma sono sufficienti a dare la carica ai tifosi e a spronare i compagni, soprattutto coloro che assaporeranno per la prima volta l’atmosfera della stracittadina (vedi Gabbiadini o Bjarnason). “Ci stiamo preparando al meglio per il derby, non vogliamo assolutamente sbagliare questa partita”.
Palombo grande protagonista, Flachi grande assente. Un contrattempo con l’auto ha impedito al paninaro fiorentino di partecipare alla festa di ieri sera, ma l’ex n.10 ha assicurato la sua presenza domenica prossima, nella Sud, come già accadde la scorsa stagione. Il Flachi Day, di cui tanto si è parlato in passato, non sembra lontano: se ne potrebbe parlare già nei prossimi giorni, al rientro del Presidente Garrone dalle ferie.