A sei giornate dalla fine del campionato, la Sampdoria ha due grandi obiettivi: il nono posto e la valorizzazione di chi ha giocato meno. Alcune riserve reclamano spazio ed è probabile che Giampaolo, in questo finale di stagione, conceda loro qualche minuto in vista del mercato estivo.
In effetti, nel quadro del processo di costruzione della rosa dell’anno prossimo, bisogna liberarsi dei giocatori poco funzionali al gioco rapido, tecnico e verticalizzante del tecnico abruzzese. Ma per liberarsi dei rami secchi, è inevitabile dare loro quella visibilità che hanno avuto col lumicino.
Diversamente da altri, Giampaolo non crede molto nel turn-over. Analizzando le statistiche individuali e di squadra dell’annata in corso, sono soltanto 16 i giocatori della rosa che hanno totalizzato almeno 15 presenze in campionato. Un dato che fa riflettere sulle esigenze numeriche di Giampaolo per la prossima stagione: pochi giocatori ma bravi, supportati da qualche giovane.
Dodò, Alvarez e Budimir non sono più di primo pelo. Si tratta di calciatori con margini di crescita limitati o inesistenti, che alla Samp hanno fallito o che comunque non si sono rivelati adatti al progetto tecnico dell’allenatore e della società. Naturale che, a questo punto della stagione, Giampaolo stia pensando a far calpestare loro l’erba del “Ferraris” per attirare un po’ di attenzione.
Di chi? Ovviamente di potenziali compratori. Nonostante un rendimento inferiore alle aspettative, questi tre ragazzi hanno o possono avere mercato. A gennaio lo hanno dimostrato Alvarez, che ha rifiutato le avances del Celta Vigo, e Budimir, rimasto a Genova nonostante l’offerta del Crotone.
A proposito di Budimir, una suggestione personale. Domenica la Samp gioca proprio con il Crotone, la squadra dove l’attaccante croato è esploso lo scorso anno. Chissà che con un Quagliarella a mezzo servizio, rientrato in gruppo da pochi giorni a causa di un lieve affaticamento muscolare, il povero Ante non possa trovare spazio a partita in corso, andando a caccia del suo primo gol in campionato con la maglia blucerchiata e rilanciandosi per la prossima stagione.
Se Dodò, Alvarez e Budimir sono tre riserve con la ghigliottina che incombe sul loro capo, discorso diverso vale per Simic, Amuzie e Tomic. Tre giovani(ssimi) che potrebbero trovare spazio nelle battute finali del campionato per mettere alla prova il loro talento e testarne le potenzialità. Il più atteso è certamente Simic, che dopo quattro mesi di lavoro con il gruppo dovrebbe essere pronto.
Ma la priorità assoluta va ai “pesi morti” Dodò, Alvarez e Budimir. Che, parafrasando la famosa battuta di Amanda Sandrelli in “Non ci resta che piangere”, devono «giocare, giocare e giocare».
ROBERTO BORDI
2 commenti
Tre ravatti insieme ad un certo terzino che dovrebbe fare la riserva ai due centrali che non pronuncio perché non lo sopporto fanno quattro ravatti di cui cercherei acquirenti in fretta ma non so chi possa prenderseli…purtroppo.
Bah…io non capisco!
O meglio, capisco il discorso solo relativo a Budimir, in effetti se giocasse queste partite si potrebbe capire un pò meglio se è un giocatore che in serie A può starci o meno, ma Alvarez e Dodò?
Cosa c’è da capire su di loro?
Il loro valore e ciò che possono dare credo che ormai l’abbiamo compreso tutti, discorso diverso invece per i giovani che possono rientrare nei programmi futuri della società, un pò di minutaggio di certo non guasterebbe…