L’angolo dell’infamia questa volta coinvolge l’arcinoto critico televisivo Aldo Grasso. Personaggio preparatissimo, certo. Ma che non perde occasione di far vedere quanto i suoi giudizi siano intrisi di snobbismo e moralismo. Oggetto del suo ultimo intervento sul Corriere, ovviamente, l’arrivo di Ferrero sui nostri amati lidi blucerchiati.
Visto che il signor Grasso è critico e pure moralista, non poteva farsi sfuggire l’occasione di canzonare il nostro nuovo presidente, che è personaggio sicuramente molto eccentrico.. E ad un certo tipo di “intellighenzia” italica non può andare giù.
Così ha scritto Aldo Grasso:
“Con ogni probabilità il logo e le maglie della Sampdoria verranno presto cambiate. Al posto del Baciccia (la caricatura del marinaio) figurerà una mozzarella e al posto della croce di San Giorgio (incastonata all’interno della fascia blucerchiata) apparirà la figura di un serpentello”.
E’ strana l’ironia di questo tipo di intellettuali.. E’ la tipica ironia che un tempo si sarebbe definita “lo spirito di patata”, quello che non fa ridere nessuno.
Poi, in questo caso, Aldo Grasso usa delle tecniche comiche da bambino di sei anni. La mozzarella nel logo? Ma cosa vuol dire? Se uno commercia formaggi deve essere preso in giro?
Se il suo impero si basa sulla caciotta è giusto che se ne vanti. La caciotta è un formaggio meraviglioso.
Iniziamo a rispettare il nostro nuovo presidente, che è personaggio eccentrico ma forse è anche capace. Saranno altri i metri di valutazione, non il fatto che venda o meno formaggi.
E Aldo Grasso lasci stare i nostri simboli per fare della facile ironia.
Come facemmo per Mughini… Anche Aldo Grasso lo mettiamo dietro la lavagna: Aldo Grasso, sei un asino!
6 commenti
Ben detto, basta spalare letame sui simboli Samp! Si giudichi, anche con forza, Ferrero dai fatti come presidente Samp, basta pregiudizi sterili (caciotte, anello, capelli).
Bravissimi! Avete fatto bene a riprendere queste stupidate di Grasso… Io non lo sopporto, sempre pronto a fare moralismo, dall’alto di non si sa che!
Ma chi sei?? Ma credi di essere un giornalista?
Evidentemente per scrivere queste bambinate non sei in grado o non ti danno la possibilità di poter scrivere il vero giornalismo ….vai a fare dell’altro.
Scrivere articoli e ben altro …
Aldo Grasso e’ solo uno dei tantissimi paraculati di questo paese chiamato Italia: non ha mai fatto un cazzo tutta la vita, anzi fa il CRITICO TELEVISIVO, dico il CRITICO TELEVISIVO!!!! Il Nulla assoluto. Ed ovviamente insegna all’universita’ il nulla assoluto ad altre nullita’ come lui. Come si dice a Milano, va a laura’ barbun!
E Toro merda….
Dall’alto di quale posizione ti permetti di insultare una personalità così importante che ha dato dignità a ciò che viene trasmesso nel medium per eccellenza, la televisione?! Certo, è normale essere discordi nei riguardi di molte sue critiche ma non per questo una “nullità” (cit.) come te dovrebbe insultarlo né tantomeno insultare chi studia presso la sua facoltà…rispondo, non tanto perché mi senta punta o per partito preso a questo volgare ed inutile commento, quanto per dare voce al mio pensiero e ribattere garbatamente a colui che ha deliberatamente offeso chi studia – non solo – materie come “storia della televisione” (storia al pari di quella che si studia a scuola, tanto è stata la portata della tv).
Ossequi
Sapete che vi dico? All’inizio sono rimasto stupito da tutte le reazioni alla conferenza stampa, poi ho capito che queste persone fanno solo il loro lavoro. Giorni e giorni senza nulla su cui scrivere, poi arriva un personaggio come Er Viperetta che si pone al grande pubblico (il calcio è la cosa più popolare che eista)… è una manna, ti freghi le mani prima di metterti alla tastiera. Quindi non stupiamoci se un giornalista fa il giornalista.
Il pensiero, al limite, va a quei concittadini che godono perchè dicono che siamo come loro (si lo so, son tipi strani), che prefigurano disgrazie e fallimenti, mentre per parte loro si sta cercando di rifilare a qualche stolto un pacco pieno di debiti. Ecco, a questi si che avrò il piacere di rinfacciare qualcosa.